IL CINECLUB “VITTORIO DE SICA” ALLA 76^ MOSTRA D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA E’ da ventitre anni che il CINECLUB “VITTORIO DE SICA” di Rionero – fondato nel 1995 – fra le sue diverse attività di cultura cinematografica, conduce decine di propri aderenti alla Mostra d’arte cinematografica di Venezia, ed anche in questa 76^ edizione dal 28 agosto al 7 settembre prossimi. Dall’area del Vulture (Rionero, Barile, Lavello, e Matera) saranno presenti associati ed appassionati: in centinaia sono stati coinvolti in questi decenni dall’Associazione che propone, fra le diverse attività, anche quella di seguire da vicino la più prestigiosa ed antica Mostra cinematografica del mondo. Quindi, insieme ad altre decine di cultori e critici provenienti da altre regioni, aderiscono alle proposte del CINIT CINEFORUM ITALIANO, mediante apposito accredito: oltre che alla visione dei film nelle diverse rassegne, anche alle inclusive proposte del Festival mediante nostri accrediti, forniti da CINIT Cineforum Italiano – Venezia – di cui Armando Lostaglio – fondatore del De Sica – è vicepresidente nazionale.Un lungo percorso che ha visto il De Sica al Lido di Venezia fra i protagonisti e promotori di opere e pubblicazioni nate in seno alle proprie peculiari attività e fermenti.
Nella scorse edizioni della Mostra di Venezia il De Sica ha presentato all’Excelsior (cuore pulsante della Mostra del Cinema) il libro “Sequenze” (di Armando Lostaglio, La Nuova del Sud, 2007) e l’anno successivo il documentario VULTOUR – Le tracce del sacro (2008) prodotto dal De Sica – per Culture in Loco – diretto da Fulvio Wetzl, e scritto insieme ad Armando Lostaglio, lanciando la proposta di candidare l’Abbazia di Monticchio e l’area lacustre quale patrimonio dell’Unesco: ampie le adesioni di registi ed intellettuali, da Ermanno Olmi a Pasquale Squitieri a Piergiorgio Odifreddi e Giovannino Russo ed ancora Tinto Brass, Citto Maselli, Daniele Vicari, Edoardo Weanspear, Wilma Labate, peraltro ospitati a Rionero in distinti eventi di cinema. Nel 2010 a Venezia il De Sica presenta il libro “Schermi riflessi, tra cinema e televisione” (di Armando Lostaglio, edito da ErmesEditrice). Nelle successive edizione della Mostra, è stato proiettato il documentario “Albe dentro l’imbrunire” (di Armando Lostaglio – riprese e montaggio con Pino Di Lucchio, 2011) – imperniato sulla terza età nella Casa di Riposo di Rionero; il documentario è stato presentato l’anno dopo anche a Parigi, nell’ambito di una rassegna promossa da Michèle Gesbert e Nicola Guarino dell’Università Paris XII, con il giornale web “Altritaliani”. Durante la 69^ Mostra di Venezia, il De Sica ha promosso una iniziativa altrettanto importante, volta alla promozione di Matera Capitale della Cultura 2019 con il compianto scrittore Giovannino Russo, il critico Davide Rossi, Antonio Zeccola produttore e diffusore di cinema in Australia, originario di Muro Lucano. Presente anche l’allora assessore regionale alla Cultura, Viti. Nel 2013 il De Sica ha presentato all’Excelsior nello spazio di Cinemadamare diretto da Franco Rina il documentario “La strada meno battuta – a cavallo sulla Via Herculia” – diretto da Armando Lostaglio – coprodotto con FamilylifeTv e EquiturismoItalia, con una relazione critica del Rettore dell’Università IUAV di Venezia, Amerigo Restucci. Il documentario lo scorso anno è stato pure presentato durante la Settimana lucana di Firenze, alla presenza del direttore della Galleria degli Uffizi Eike Schmidt.
Alla 71^ edizione della Mostra – pure nello spazio CinemadaMare il De Sica ha presentato il documentario “Genio Contro” di Armando Lostaglio sul Cinema d’Avanguardia, ispirato a Guy Debord, mentre alla 73^ Mostra ha portato in visione della critica il documentario Cinema&Blues prodotto dal De Sica con Vibrazioni lucane montato con Pino Di Lucchio coprodotto da BasilicataCinema e Cinit. Durante la passata edizione della Mostra, il De Sica è stato invitato a presentare in Sala Pasinetti del Palazzo del Cinema il film “Aspettando i barbari” (Attentand les barbares) scritto diretto ed interpretato dalla giovane parigina Prescillia Martin. Ad accompagnare il film, insieme ai produttori Francesco Di Silvio (parigino e lucano di origine) c’è stato anche l’intellettuale Oreste Scalzone, il quale fa parte attiva del film con il proprio racconto degli anni della contestazione giovanile in Italia scaturita dal Maggio francese del 1968. In questa 76^ Mostra, il De Sica, con il suo presidente Lostaglio, è chiamato a far parte del Premio Sorriso Diverso Venezia 2019 promosso da Tulipani di Seta Nera in collaborazione con la Mostra del Cinema. Il Premio verrà assegnato all’opera che valorizzi al meglio i temi sociali e umani.
Ufficio Stampa Rionero in V. 24.08.2019