VENEZIA 76 :J’ACCUSE (L’UFFICIALE E LA SPIA) (recensione di Catello Masullo)

J’ACCUSE (L’UFFICIALE E LA SPIA)

VENEZIA 76 : RECENSIONE DI CATELLO MASULLO (30 agosto 19)

CANDIDATO AL PREMIO DI CRITICA SOCIALE SORRISO DIVERSO VENEZIA 2019

 

(Credits e sinossi dal sito della Biennale)

J’ACCUSE (L’UFFICIALE E LA SPIA)

Venezia 76 Concorso

Regia: Roman Polanski
Produzione: Legende Films (Alain Goldman), RP Productions, Eliseo Cinema, Rai Cinema, Gaumont, France 2 Cinéma, France 3 Cinéma, Kinoprime Foundation, Kenosis, Horus Movies
Durata: 132’
Lingua: francese
Paesi: Francia, Italia
Interpreti: Jean Dujardin, Louis Garrel, Emmanuelle Seigner, Grégory Gadebois
Sceneggiatura: Robert Harris, Roman Polanski
Fotografia: Pawel Edelman
Montaggio: Hervé Deluze
Scenografia: Jean Rabasse
Costumi: Pascaline Chavanne
Musica: Alexandre Desplat
Suono: Lucien Balibar
Effetti visivi: CGEV

SINOSSI

Il 5 gennaio 1895 il capitano Alfred Dreyfus, giovane e promettente ufficiale dell’esercito francese accusato di essere un informatore dei tedeschi, viene degradato e condannato alla deportazione a vita nell’Isola del Diavolo nell’Oceano Atlantico, al largo delle coste della Guyana francese. Tra i testimoni della sua umiliazione c’è Georges Picquart, promosso a capo dell’unità di controspionaggio che lo ha accusato. Quando però Picquart scopre che le informazioni riservate continuano a essere passate ai tedeschi, viene attirato in un pericoloso labirinto di inganni e corruzione, che minaccia non soltanto il suo onore, ma la sua stessa vita.

COMMENTO DEL REGISTA

Il film è basato sull’affaire Dreyfus, argomento cui penso da molti anni. In questo scandalo di vaste proporzioni, forse il più clamoroso del diciannovesimo secolo, si intrecciano l’errore giudiziario, il fallimento della giustizia e l’antisemitismo. Il caso Dreyfus divise la Francia per dodici anni, causando una vera e propria sollevazione in tutto il mondo, e rimane ancora oggi un simbolo dell’iniquità di cui sono capaci le autorità politiche, nel nome degli interessi nazionali.

PRODUZIONE/DISTRIBUZIONE

PRODUZIONE 1: Alain Goldman – LEGENDE FILMS
28, rue Marbeuf
75008 – Paris, France
Tel. + 33153891900ù
agoldman@legende.fr
http://www.legende.fr

PRODUZIONE 2: RP PRODUCTIONS
102, avenue des Champs Elysées
75008 – Paris, France
33156892400
piraud@rpproductions.fr

ALTRE COPRODUZIONI: ELISEO CINEMA, RAI CINEMA, GAUMONT, FRANCE 2 CINEMA, FRANCE 3 CINEMA, KINOPRIME FOUNDATION, KENOSIS, HORUS MOVIES

DISTRIBUZIONE INTERNAZIONALE: François YON – PLAYTIME
5, rue Nicolas Flamel
75004 – Paris, France
Tel. + 33153103399
Mob. + 33603496500
fry@playtime.group
http://www.playtime.group

DISTRIBUZIONE ITALIANA: 01 DISTRIBUTION
Piazza Adriana 12
00193 – Roma, Italy
Tel. + 390633179601
annalisa.paolicchi@raicinema.it

UFFICIO STAMPA ITALIA: Paola Papi – Way to Blue
Via Rodi 4
00195 – Roma, Italy
Tel. + 390692593199
Mob.+ 393382385838
paola.papi@waytoblue.com

UFFICIO STAMPA: Christelle Randall – Way to Blue
Elsley Court, 20-22 Great Titchfield Street
W1W8BE – London, United Kingdom
Tel. + 4402037588631
christelle.randall@waytoblue.com

LA SALA

RECENSIONE :  Questo capolavoro di film di Roman Polanski e’ la migliore dimostrazione della insensatezza del condizionare il giudizio su di un’opera d’arte sulla scorta delle (supposte) qualità umane e comportamentali dell’artista che l’ha prodotta. Sarebbe come negare il genio assoluto dei dipinti del Caravaggio, perché il pittore non era, notoriamente, uno stinco di santo. Mi pare, quindi, davvero inaccettabile che si debba ancora oggi, a distanza di 42 anni da una controversa vicenda penale per la quale peraltro la vittima ha da tempo ritirato la denuncia, nutrire riserve preventive sui film di Polanski. A maggior ragione se a farlo e’ la presidente della Giuria principale del concorso della Mostra, con una dichiarazione pubblica in conferenza stampa. Ma forse, e’ il caso di tornare a parlare di cinema. “J’accuse” (dal celeberrimo titolo di un atto di accusa ai vertici militari e governativi da parte dello scrittore Emile Zola) e’ un film che andrebbe portato in tutte le scuole di cinema per mostrare come si racconta una storia sul grande schermo. Nonostante lo scandalo sia stato uno dei maggiori del secolo scorso e che, quindi le vicende sono largamente conosciute, il film tiene gli spettatori incollati alle poltrone per oltre due ore. Con atmosfere da thriller, l’incalzare incessante nello sviluppo della storia. Con colpi di scena a ripetizione, sapientemente dosati. Con una ricostruzione storica minuziosa della discriminazione sociale di Dreyfus in quanto ebreo, e della lunga e faticosa lotta per la reintegrazione sociale dello stesso. Impianto scenografico portentoso. Confezione superlativa. Attori superlativi, splendidamente diretti. Imperdibile.

VALUTAZIONE SINTETICA COMPLESSIVA : 9