La vérité
VENEZIA 76 : RECENSIONE DI ASSUNTA MASULLO (28 agosto 19)
(Credits e sinossi da cinematografo.it)
La vérité
FRANCIA, GIAPPONE – 2019
Fabienne (Catherine Deneuve) è una star del cinema francese circondata da uomini che la adorano e la ammirano. Quando pubblica la sua autobiografia, la figlia Lumir (Juliette Binoche) torna a Parigi da New York con marito (Ethan Hawke) e figlia. L’incontro tra madre e figlia si trasformerà velocemente in un confronto: le verità verranno a galla, i conti saranno sistemati, gli amori e i risentimenti confessati.
- Regia:
- Attori:
– Catherine,
– Juliette,
– Ludivine,
,
- Sceneggiatura: Hirokazu Kore-Eda, Léa Le Dimna– (adattamento)
- Fotografia: Éric Gautier, Eric Baraillon– (riprese)
- Scenografia: Riton Dupire-Clément
- Altri titoli:
The Truth
- Colore:C
- Genere:DRAMMATICO
- Produzione:MURIEL MERLIN PER 3B PRODUCTIONS, COPRODUTTORI MIYUKI FUKUMA, MATILDE INCERTI. COPRODUZIONE 3B PRODUCTIONS BUNBUKU & M.I MOVIES, FRANCE 3 CINÉMA, CON LA PARTECIPAZIONE DI FRANCE TÉLÉVISIONS, CANAL+, CINÉ+, LE PACTE, WILD BUNCH, GAGA CORPORATION
- Distribuzione:BIM
NOTE
– PRODUTTORE ESECUTIVO: MURIEL MERLIN.
– FILM D’APERTURA IN CONCORSO ALLA 76. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2019).
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RECENSIONE : Vedendo questo notevole film di apertura della 76esima Mostra di Venezia, mi e’ venuto un pensiero impertinente : cosa avrebbe detto il belga Jaco Van Dormael di questo film? Probabilmente, parafrasando la battuta più divertente ( e forse anche più velenosa…) che mette in bocca al protagonista del suo “Mr. Nobody” : “per avere un film francese notevole ed in cui avvenga qualcosa di significativo, occorre che il regista non sia francese!”. Il 57enne giapponese Hirokazu Kore-Eda, Palma d’Oro a Cannes nel 2018, con il suo precedente “Un Affare di Famiglia”, porta sul grande schermo un suo lavoro teatrale, prima ancora di rappresentarlo dal vivo. Ne ricava un film magnifico. Con battute fulminanti. Con le quali sembra togliersi tanti sassolini dalle scarpe. Prendendo in giro, non senza una punta di veleno, le tante mode del mondo del cinema. Quello delle riprese mosse che fanno venire il mal di mare (“ma costerà così tanto un cavalletto?” fa dire a Catherine Deneuve), dei film cerebrali, ma senza poesia , della spasmodica ricerca della “verità” (”la verità non e’ appassionante”, dice sempre la Deneuve), del lanciarsi sul sociale e nella politica da parte di attori quando hanno fallito al cinema, e così via. Questo “La Verite’” e’ soprattutto cinema : una grande messa in scena di grandissimi attori. I duelli al fioretto delle monumentali Catherine Deneuve e Juliette Binoche valgono da sole il prezzo del biglietto. Fatti di semplici sguardi, impercettibili movimenti dei muscoli del viso, infinitesimali ammiccamenti o accenni gutturali senza parole. Magnifiche!
VALUTAZIONE SINTETICA COMPLESSIVA : 8/10