VENEZIA 76 : MADRE (recensione di Catello Masullo)

MADRE

VENEZIA 76 : RECENSIONE di Catello Masullo (30 agosto 19)

(credits e sinossi dal sito della Biennale)

MADRE

Orizzonti

 

Regia: Rodrigo Sorogoyen
Produzione: Malvalanda (María del Puy Alvarado Landa), Caballo Films (Eduardo Villanueva), Arcadia Motion Pictures (Ibon Cormenzana), Amalur Pictures (Ignasi Estapé), Noodles Production (Jérôme Vidal), Le Pacte (Jean Labadie)
Durata: 129’
Lingua: spagnolo, francese
Paesi: Spagna, Francia
Interpreti: Marta Nieto, Jules Porier, Àlex Brendemühl, Anne Consigny, Frédéric Pierrot, Guillaume Arnault
Sceneggiatura: Rodrigo Sorogoyen, Isabel Peña
Fotografia: Álex de Pablo
Montaggio: Alberto del Campo
Scenografia: Lorena Puerto
Costumi: Ana López Cobos
Musica: Olivier Arson
Suono: Fabiola Ordoyo, Nicolas Mas, Nicolas de Poulpiquet
Effetti visivi: María José Martí

SINOSSI

Sinossi

Sono trascorsi dieci anni da quando il figlio di Elena, di sei anni, è scomparso. L’ultima volta che lei lo ha sentito è stato con una telefonata, in cui il bambino le diceva di essersi perso in una spiaggia in Francia e di non riuscire a trovare il padre. Oggi Elena vive su quella stessa spiaggia, dove gestisce un ristorante. Sta finalmente iniziando a emergere dalla tragedia che l’ha colpita quando conosce un ragazzo francese che le ricorda il figlio perduto. I due cominciano un rapporto che seminerà caos e sfiducia intorno a loro.

COMMENTO DEL REGISTA

Commento del regista

Con il lungometraggio Madre, ero interessato ad allontanarmi dagli aspetti da thriller del cortometraggio che lo ha preceduto per esplorare la storia intima di una madre anni dopo che ha perso il figlio. La sua vita di dolore e lo sforzo di emergere dal tunnel buio in cui era piombata. Cosa accadrebbe se Elena incontrasse un adolescente che le ricorda il figlio? Sa che non è lui, ma vuole che sia lui e vuole conoscerlo. Madre è una storia d’amore. Un amore speciale, quello di una madre per il figlio nel corso del tempo. Una madre che non ha potuto salutare il figlio e che ora è pronta a farlo. È anche un viaggio dal buio verso la luce. Dalla morte alla vita. Dalla colpa al perdono. Dalla paura all’amore.

PRODUZIONE/DISTRIBUZIONE

PRODUZIONE 1: María del Puy Alvarado Landa – MALVALANDA SL
Urb Montenebros II N77
28400 – Collado Villlaba-Madrid, Spain
Tel. 91 521 75 01
info@malvalanda.com
http://www.malvalanda.com

PRODUZIONE 2: Eduardo Villanueva – CABALLO FILMS
Calle Relatores 6
28012 – Madrid, Spain
Tel. + 34 686 61 31 63
eduardo@caballofilms.com

Home

PRODUZIONE 3: Ibon Cormenzana – ARCADIA MOTION PICTURES
Calle Ciutat de Granada 45
08005 – Barcelona, Spain
Tel. +34 93 414 30 71
info@arcadiamotionpictures.com
http://www.arcadiamotionpictures.com

PRODUZIONE 4: Ignasi Estapé – AMALUR PICTURES AIE
Calle San Vicente 8
48001 – Bilbao, Spain
Tel. +34 93 414 30 71
amartinez@arcadiacapital.es

ALTRE COPRODUZIONI:
Jérôme Vidal – NOODLES PRODUCTION 38 rue Dunois
75647 Paris cedex 13 – FRANCE
Tel. +33 1 86 95 85 35
contact@noodlesproduction.com
Jean Labadie – LE PACTE 5 rue DARCET
75017 PARIS – France
Tel. +33 1 44 69 59 59

DISTRIBUZIONE INTERNAZIONALE: Nathalie JEUNG – Le Pacte
5 rue DARCET
75017 – Paris, France
Tel. + 33 1 44 69 59 55
Mob. + 33 6 60 58 85 33
n.jeung@le-pacte.com
http://www.le-pacte.com

DISTRIBUZIONE ITALIA: StefanoJacono – MOVIES INSPIRED
+39 349 2461767
stefano.jacono@moviesinspired.com

UFFICIO STAMPA ITALIANO E INTERNAZIONALE:
US Ufficio Stampa – Alessandro Russo
Via Giovanni Pierlugi di Palestrina 47
00193 Roma, Italy
Tel. + 390688655332
Mob. +39 349 3127219
alerusso@alerusso.it

Federico Biagioni
+39 320 7440489
Digital@us-ufficiostampa.it

 

RECENSIONE :  Film dalle ambizioni alte. Spiazzante. Perché non fornisce allo spettatore niente di quello che si aspettava dopo la iniziale sparizione del bimbo. Nessuna notizia delle inchieste fatte. Nessuno sviluppo di questo filone drammaturgico. Il film si concentra invece sul percorso, lento e faticoso, che la madre protagonista cerca di fare per uscire da un tunnel nel quale non si intravede alcuna luce. E della ossessione che si ingenera in lei quando incontra un adolescente che, potenzialmente, potrebbe essere suo figlio 10 anni dopo. Le ambizioni vengono, in parte, tradite. Ed il film sembra scappare dal controllo del regista. Peccato.

Curiosità : ho chiesto al regista: “quando comincia il rapporto tra la protagonista ed il giovane ragazzo, nello spettatore si va ad insinuare un progressivo senso di disagio, a causa del comportamento di Elena, che e’ sempre meno adeguato e sempre più inappropriato. Questo disagio indotto era nelle intenzioni programmatiche del film? E, se si, era per immergere lo spettatore nello stesso disagio che prova Elena per la lacerante e dolorosa perdita , mai superata?”. Il regista Rodrigo Sorogoyen mi ha così risposto : “non era stato programmato di mettere lo spettatore in disagio. Non era nemmeno auspicato. Abbiamo scritto e rielaborato la storia, per noi la storia era così. Lo spettatore può avere una reazione del genere”.

VALUTAZIONE SINTETICA COMPLESSIVA : 6.5/7/10