Giovedì 12 settembre debutta online la prima web serie diretta da Christian Marazziti, il regista di Sconnessi : In famiglia all’improvviso – Combattiamo insieme il tumore del polmone che, come si evince dal sottotitolo, è lo strumento principale dell’omonima campagna di informazione e sensibilizzazione sul tema promossa da Salute Donna onlus, Salute Uomo e WALCE onlus con il contributo non condizionato di MSD al fine di far conoscere il percorso diagnostico e terapeutico del tumore del polmone, attraverso una web fiction e altre attività. 10 puntate per raccontare con leggerezza e ironia, ma non senza momenti di commozione e riflessione, l’impatto della malattia nella vita di una famiglia, e quanto possa essere importante un percorso che porti, insieme, ad una nuova consapevolezza del male stesso, dei valori e delle priorità della vita. Nel cast, oltre allo stesso Christian Marazziti, troviamo come protagonista nel ruolo del paziente Federico Tocci ( Sulla mia pelle, Suburra La serie, Solo, La Squadra, Squadra Antimafia), e poi Maurizio Mattioli ( A mano disarmata, Sconnessi, Immaturi, Tutta colpa di Freud), Andrea Amato ( I nostri ragazzi, Il nome del figlio, Zeta, I Cesaroni), Silvia Mazzotta ( Don Matteo 10, Ris 5, I liceali 2, Ebola), la youtuber Angelica Massera ( Il bello delle donne qualche anno dopo), Diego Tricarico ( Cattivi ragazzi), il duo comico Pablo e Pedro ovvero Nico Di Rienzo e Fabrizio Nardi ( Ciao Brother), Pierluigi Stella ( Scomparsa, Distretto di Polizia), Gianluca Brundo ( Un posto al Sole, The fool). In famiglia all’improvviso sarà pubblicata sul sito infamigliallimprovviso.it (online dal 12 settembre sera) a cadenza settimanale.
“Ce l’abbiamo messa tutta per essere pesanti, leggeri e credibili al punto giusto – rivela Federico Tocci – abbiamo fatto in modo di sdrammatizzare. Ho perso mio padre sette anni fa proprio per un timorre al polmone“.
“ Ho smesso di fumare e mi controllo spesso – racconta Maurizio Mattioli – per esperienze familiari ci vivo con l’angoscia del tumore ai polmoni”.
” Avevo già trattato l’alzheimer e la disabilità, così mi sono chiesto come poter arrivare a tutti e ho deciso di raccontare una storia vera e sincera con un mix tra commedia e dramma – dice Christian Marazziti – La sfida è stata quella di informare e coinvolgere il pubblico sull’impatto del tumore del polmone in una famiglia e condensare contenuti educazionali importanti nel formato di una web fiction Dovevamo affrontare un tema ostico, complesso e anche doloroso e al tempo stesso utilizzare un linguaggio in grado di non allontanare gli spettatori. Per trattarlo, abbiamo pensato a una formula di “cinema nel cinema”: un gruppo di attori che riceve l’incarico di girare un documentario su una famiglia borghese, salvo scoprire che il capofamiglia convive con un tumore del polmone. Il documentario diventa il racconto di questa esperienza, un viaggio di reciproca scoperta e avvicinamento tra i due gruppi – la famiglia e gli attori – sempre più coinvolti nelle tappe del percorso di cura del tumore del polmone, giocato su una serie di contrasti: il contrasto tra due classi sociali, quella borghese della famiglia e popolare della troupe, tra il dramma e la comicità, tra il disinteresse e l’entusiasmo, tra il distacco e l’umanità. Mi auguro che con questo progetto siamo riusciti a raccontare i principali aspetti del tumore del polmone con la giusta delicatezza, rispettando il tema e il profilo di tutti i personaggi, con un’ironia priva di sottolineature macchiettistiche. Grazie all’empatia con i personaggi, lo spettatore si immedesima, segue le loro vicende nell’arco di tutti i 10 episodi, e in questo modo riceve i messaggi fondamentali sulla prevenzione, la diagnosi, le varie fasi della cura del tumore del polmone.
In termini cinematografici – continua Marazziti – il linguaggio del web è molto diverso da quello dei film destinati al grande schermo. Sul web i tempi e l’attenzione sono molto diversi da quelli del cinema: tutto è più veloce, bisogna saper raccontare una storia in pochi minuti, cercando di catturare da subito l’interesse del pubblico. Per questo occorrono attori bravissimi ed espressivi, in grado di centrare il personaggio già nei primi passaggi, primi piani, dialoghi rapidi e incisivi. Inoltre sul web il pubblico è più giovane e questo rappresenta una sfida ulteriore quando si tratta di affrontare temi molto difficili come il tumore del polmone. Pur tenendo conto di tutti questi aspetti, abbiamo voluto pensare in grande e ci siamo posti di fronte a questo progetto come di fronte a un vero e proprio prodotto cinematografico per mettere tutta la forza del linguaggio visivo al servizio dell’informazione e del coinvolgimento del pubblico”.