Stagione 19/20 – Cafarnao – Caos e miracoli (recensione di Pietro Murchio)
Cafarnao – Caos e miracoli
di Nadine Labaki
ATTORI: Nadine Labaki, Zain Alrafeea
GENERE: Drammatico
PAESE: Libano, Francia, USA
ANNO: 2018
DATA USCITA: 11 aprile 2019
DURATA: 123 Min
DISTRIBUZIONE: Lucky Red
“Capharnaüm” significa caos ed è un termine usato nella letteratura francese con questo significato. Il film è stato premiato al Festival di Cannes, ha ottenuto candidature a Premi Oscar e a Golden Globes. Come ci racconta la stessa regista, l’idea alla base del film, è questa: “A conti fatti quei bambini pagano un prezzo altissimo per i nostri conflitti, le nostre guerre, i nostri sistemi e le nostre stupide decisioni e governi. Ho sentito il bisogno di parlare di questo problema e ho pensato: “se questi bambini potessero parlare, cosa direbbero? Cosa direbbero a noi, a questa società che li ignora?”
La regista /attrice firma un dramma sociale di spessore di cui si fa avvocatessa, ritagliandosene anche il ruolo. Si tratta del primo film apertamente drammatico della regista, che fino a ora aveva affrontato anche temi religiosi e politici, sotto forma di commedia. Il piccolo protagonista, Zain Al-Rafeea, è un profugo siriano, rifugiato in Libano. Zain è un bambino che ne ha viste tante, così tante da voler denunciare i genitori per averlo messo al mondo, infatti è uno dei bambini che crescono nelle baraccopoli libanesi e nel suo cuore alberga la voglia di volersi ribellare a un destino ingiusto. Se poi alla denuncia si affianca il pathos di una storia carica di umanità che sa toccare ed emozionare profondamente, allora il film diventa indimenticabile, obbligandoci costantemente a porci domande. Per coloro che accettano senza deprimersi la rappresentazione realistica della miseria materiale e sociale che pervade il mondo contemporaneo, il film è imperdibile.