VENEZIA 76 : Mio fratello rincorre i dinosauri (recensione di Catello Masullo)

Mio fratello rincorre i dinosauri

VENEZIA 76 : RECENSIONE DI Catello Masullo (2 sett 19)

CANDIDATO AL PREMIO DI CRITICA SOCIALE SORRISO DIVERSO VENEZIA 2019

(Credits e sinossi da cinematografo.it )

 

Mio fratello rincorre i dinosauri

ITALIA, SPAGNA – 2019

Jack fin da piccolo ha creduto alla tenera bugia che i suoi genitori gli hanno raccontato, ovvero che Gio, suo fratello, fosse un bambino “speciale”, dotato di incredibili superpoteri, come un eroe dei fumetti. Con il passare del tempo Gio, affetto dalla sindrome di Down, per suo fratello diventa un segreto da non svelare. Con questo sentimento nel cuore, trascorre il tempo delle scuole medie. Quando Jack conosce il primo amore, Arianna, la presenza di Gio, con i suoi bizzarri e imprevedibili comportamenti, diventa per lui un fardello tanto pesante da arrivare a negare ad Arianna e ai nuovi amici del liceo l’esistenza di Gio. Ma non si può pretendere di essere amati da qualcuno per come si è, se non si è in grado per primi di amare gli altri accettandone i difetti. Sarà proprio questo l’insegnamento che Jack riceverà da suo fratello grazie a quel suo originale punto di vista sul mondo e quando riuscirà a farsi travolgere dalla vitalità di Gio comincerà a pensare che forse è davvero un supereroe.

  • Regia: 

Stefano Cipani

  • Attori: 

Alessandro Gassman

– Davide,

Isabella Ragonese

– Katia,

Rossy de Palma

– Zia Rock,

Francesco Gheghi

– Jack,

Gea Dall’Orto

– Chiara,

Maria Vittoria Dallasta

– Alice,

Lorenzo Sisto

– Gio,

Roberto Nocchi

– Vitto,

Saul Nanni

 

– REALIZZATO IN ASSOCIAZIONE CON IMPREBANCA SPA AI SENSI DELLE NORME SUL TAX CREDIT, CON IL SOSTEGNO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA E DELLA REGIONE LAZIO-FONDO REGIONALE PER IL CINEMA E L’AUDIOVISIVO, PROGETTO COFINANZIATO DALL’UNIONE EUROPEA.

– EVENTO SPECIALE ALLE GIORNATE DEGLI AUTORI (VENEZIA, 2019)

 

RECENSIONE : Opera prima di Stefano Cipani, un esordio più che promettente. Tratta dal romanzo omonimo e autobiografico di Giacomo Mazzariol. Sempre presente sul set per una preziosa consulenza continua sulla verità da riprodurre. Cipani ha messo in atto una efficace regia istintiva. Con una eccellente direzione di attori in gran forma. Tutti, anche i non attori, esordienti. Una bella storia di integrazione sociale. Meritevole e meritoria.

Curiosità, ho chiesto al regista : “questo film e’ una storia importante ed alta di integrazione sociale di persone svantaggiate. Avete fatto ricerche particolari sul tema, oppure vi siete ispirati solo alla vicenda reale della famiglia Mazzariol, davvero esemplare ed edificante?”. Questa la risposta di Stefano Cipani : “mi sono basato sulle mie esperienze. Sul set abbiamo trattato tutti allo stesso modo. Senza privilegi. Siamo tutti diversi. E’ una esperienza nuova e costante,  e’ un inno alla diversità ed alla imperfezione. In epoca di istagram in cui cerchiamo di essere il più perfetti possibile. E fare come il nostro Lorenzino che era un ribelle”.

 

VALUTAZIONE SINTETICA COMPLESSIVA : 7/10