RIALTO
VENEZIA 76 : RECENSIONE DI ANNA PICCINI (2 sett 19)
(Credits e sinossi dal sito della Biennale)
RIALTO
Orizzonti
Regia: | Peter Mackie Burns |
Produzione: | Cowtown Pictures (Alan Maher, John Wallace), The Bureau (Tristan Goligher, Valentina Brazzini) |
Durata: | 90’ |
Lingua: | inglese |
Paesi: | Irlanda, Regno Unito |
Interpreti: | Tom Vaughan-Lawlor, Tom Glynn-Carney, Monica Dolan, Sophie Jo Wasson, Scott Graham, Michael Smiley |
Sceneggiatura: | Mark O’Halloran |
Fotografia: | Adam Scarth |
Montaggio: | Tim Fulford |
Scenografia: | Sarah Finlay |
Costumi: | Allison Byrne |
Musica: | Valentin Hadjadj |
Suono: | Joakim Sundström |
Effetti visivi: | Technicolor London |
INOSSI
Colm ha circa quarantacinque anni, è sposato e ha due figli adolescenti. Ancora addolorato per la perdita del padre, una figura devastante per la sua vita, egli ha a sua volta difficoltà nel rapporto con il figlio, e il suo lavoro è minacciato da un recente cambio di proprietà. Incapace di condividere con la moglie le proprie vulnerabilità, Colm vede il proprio mondo sgretolarsi intorno a lui. In piena crisi, chiede a un giovane, Jay, di fare sesso con lui. L’incontro e la crescente infatuazione che prova hanno un effetto dirompente su Colm. In Jay trova un conforto che nessun altro sa dargli.
COMMENTO DEL REGISTA
Volevo esplorare un breve periodo della vita di un uomo comune sprofondato in una crisi dopo la morte del padre. La perdita spinge il protagonista a mettere in dubbio profondamente la propria vita e le proprie relazioni. Volevo un film vero, bello e ricco di suspense, che non si tirasse indietro dagli aspetti problematici di un personaggio impantanato nella bugia, nella colpa e nella negazione. Il film parla di padri e figli, e di donne che devono affrontare una mascolinità aggressiva che provoca danni intergenerazionali e vergogna. Per il protagonista, un barlume appare alla fine del film, quando trova il coraggio di affrontare le proprie azioni e il danno che ha causato.
PRODUZIONE/DISTRIBUZIONE
PRODUZIONE 1: Alan Maher, John Wallace – COWTOWN PICTURES
2nd Floor, 6 Exchequer Street
D02 X304 – Dublin, Ireland
Tel. 353 86 8554393
office@cowtownpictures.ie
https://www.cowtownpictures.ie
PRODUZIONE 2: Tristan Goligher, Valentina Brazzini – THE BUREAU
2nd Floor, 42 Glasshouse Street
W1B5DW – London, United Kingdom
Tel. + 44 207 398 257
Mob. +44 7779 307252
hello@thebureau.co.uk
http://www.thebureaufilms.com
WORLD SALES: Clémentine Hugot – THE BUREAU SALES
3, passage Gustave Lepeu
75011 Paris, France
Tel. +33 1 40 33 33 80
sales@lebureaufilms.com
http://www.thebureaufilms.com
UFFICIO STAMPA: Rupert Goodwin- Premier
Rupert.Goodwin@premiercomms.com
Tel. +44 7583 012 678
Paul.Ockelford@premiercomms.com
Tel. +44 7904 855 604
RECENSIONE : Se pensate che il film sia ambientato a Venezia ed in particolare sul ponte di Rialto, siete totalmente fuori strada. Il film e’ stato invece grato a Dublino, in Irlanda, dove c’e’un quartiere che si chiama, appunto, Rialto, e dove abita la madre del protagonista. Il film racconta la spirale di deriva che coglie un uomo di 46 anni, alla morte del padre. L’analisi psicologica e’ corretta. Anche se i 90 minuti di durata appaiono interminabili. E questo e’ un difetto non da poco per un’opera cinematografica. Peccato.
VALUTAZIONE SINTETICA COMPLESSIVA : 6/10