ROMA XIV (2019) : Honey Boy (recensione di Assunta Masullo)
(credits e sinossi da cinematografo.it)
Honey Boy
USA – 2019
Quando Otis, dodicenne, inizia a riscuotere il successo come star televisiva per bambini a Hollywood, suo padre, ex pagliaccio appena ripreso dalla dipendenza da eroina, tenta di riconciliare i rapporti. Ma quando Otis non è sul set trascorre le sue giornate con suo padre in un motel, ai margini della città, e deve sopportare i suoi abusi, le sue prepotenze. Honey Boy segue due fili del tempo, guardando il rapporto conflittuale di padre e figlio e i loro tentativi di riparare al male subito…
- Regia:
- Attori:
– James Lort,
– Otis Lort,
– Sandra,
,
– Otis, giovane,
,
– Tom,
– Pam,
– Craig,
– Twyla
- Soggetto: Shia LaBeouf
- Sceneggiatura: Shia LaBeouf
- Fotografia: Natasha Braier
- Musiche: Alex Somers
- Montaggio: Dominic Laperriere, Monica Salazar
- Scenografia: Jc Molina
- Arredamento: Tatiana van Sauter
- Costumi: Natalie O’Brien
- Effetti: Roger Matsuo
- Suono: Brent Kiser
- Durata:93′
- Colore:C
- Genere:BIOGRAFICO, DRAMMATICO
- Specifiche tecniche:ALEXA MINI
- Produzione:ANITA GOU, BRIAN KAVANAUGH-JONES, CHRIS LEGGETT, DANIELA TAPLIN LUNDBERG PER AUTOMATIK, DELIRIO MOVIES, STAY GOLD FEATURES
NOTE
– PRODUTTORE ESECUTIVO: FRED BERGER.
– PRESENTATO ALLA XIV EDIZIONE DELLA FESTA DEL CINEMA DI ROMA (2019) | SELEZIONE UFFICIALE
Recensione di Assunta Masullo:
In tutti i festival e manifestazioni di cinema si finisce con il trovare un fil rouge che, magicamente, lega più’ di uno dei film della selezione. Pur non essendoci, in genere, tra i selezionatori nessun intento programmatico di scegliere più’ film su uno stesso soggetto. Per la passata edizione della Festa di Roma, il tema scottante, presente con prepotenza in almeno 4 film, era il razzismo verso la gente di colore. Questo anno un tema che ricorre spesso e’ il cinema come terapia psicoanalitica. Il soggetto e la sceneggiatura di questo “Honey Boy”sono , infatti, firmati da Shia LaBeouf , ispirati alla sua infanzia, dolorosa e travagliata, passata con un padre certamente non esemplare, ex clown da rodeo. Shia LaBeouf, che ha scritto questo film mentre si trovava in riabilitazione a seguito di una condanna per guida in stato d’ebbrezza, figura anche tra i protagonisti, interpretando, egregiamente, proprio il ruolo di suo padre. Il film e’ credibile, intenso e partecipato. Conferma l’alto livello qualitativo dei film della festa di Roma.
Valutazione sintetica : 7.5