Gemini Man (Recensione di Anna Piccini)
(Credits e sinossi da cinematografo.it, doppiatori dal sito di Antonio Genna)
Gemini Man
CINA, USA – 2019
Henry Brogan, un assassino d’élite, viene improvvisamente preso di mira e perseguitato da un misterioso giovane agente che sembra in grado di predire ogni sua mossa.
- Regia:
- Attori:
PERSONAGGI | INTERPRETI | DOPPIATORI |
HENRY BROGAN | Will Smith | SANDRO ACERBO |
JUNIOR | Will Smith | SANDRO ACERBO |
DANNY ZAKAREWSKI | Mary Elizabeth Winstead | GEMMA DONATI |
CLAYTON ‘CLAY’ VERRIS | Clive Owen | FABIO BOCCANERA |
IL BARONE | Benedict Wong | SIMONE MORI |
DEL PATTERSON | Ralph Brown | STEFANO DE SANDO |
JANET LASSITER | Linda Emond | CINZIA DE CAROLIS |
JACK WILLIS | Douglas Hodge | FRANCO MANNELLA |
MARINO | E.J. Bonilla | JACOPO VENTURIERO |
YURI KOVACS | Ilia Volok | RINAT KHISMATOULINE |
KITTY | Theodora Miranne | VALENTINA STREDINI |
AGENTE | Tim Connolly | ACHILLE D’ANIELLO |
MESSAGGERO IN BICICLETTA | David Shae | RAFFAELE CARPENTIERI |
MADRE DI HENRY | Lilla Banak | MATTEA SERPELLONI |
PADRE DI HENRY | Diego Adonye | CARLO SCIPIONI |
ANIKO | Alexandra Szucs | CARMEN IOVINE |
CAPO MITCHELL | EMILIO MAURO BARCHIESI |
- Soggetto: David Benioff, Darren Lemke
- Sceneggiatura: David Benioff, Billy Ray, Darren Lemke, Andrew Niccol, Stephen J. Rivele, Christopher Wilkinson
- Fotografia: Dion Beebe
- Musiche: Marco Beltrami
- Montaggio: Tim Squyres
- Scenografia: Guy Hendrix Dyas (Guy Dyas)
- Arredamento: Zsuzsanna Sipos, Victor J. Zolfo
- Costumi: Suttirat Anne Larlarb
- Suono: Steven Visscher– (montaggio), Philip Stockton – (supervisione)
- Colore:C
- Genere:AZIONE, DRAMMATICO, FANTASCIENZA
- Specifiche tecniche:(1:1.85), 4K, PRORES 3.2K, DUAL-STRIP 3-D
- Produzione:FOSUN GROUP FOREVER PICTURES
- Distribuzione:20TH CENTURY FOX
- Data uscita10 Ottobre 2019
NOTE
– TRA I PRODUTTORI ESECUTIVI: ANDRÉS CALDERÓN, DON MURPHY, CHAD OMAN.
Recensione di Anna Piccini :
Il 65enne regista taiwanese Ang Lee, negli Usa del 1978 ha avuto una carriera fulminante, il suo primo film “Pushing Hands”, al Festival internazionale del cinema di Berlino nel 1992 e premio per il miglior film all’Asian-Pacific Film Festival, è il primo film della trilogia denominata ‘Father Knows Best’, di cui fanno parte anche “Il banchetto di Nozze” (Orso d’oro a Berlino 1993 e candidato agli Academy Award e ai Golden Globe per il miglior film in lingua straniera) e “Mangiare bere uomo donna” (scelto per la serata di apertura della Quinzaine des Réalizateurs al Festival del cinema di Cannes nel 1994 e nominato sia all’Oscar che al Golden Globe). Seguono nel 1995 “Ragione e sentimento”, Orso d’oro a Berlino nel 1996, è candidato a sette Academy Award, tra cui quello per il miglior film, e vince il premio per il miglior adattamento (del romanzo di Jane Austen, curato da Emma Thompson). “Tempesta di ghiaccio” (1997), premio per la miglior sceneggiatura al Festival di Cannes, segue nel 2000 “Cavalcando col diavolo”. Nel 2000 vince l’Oscar per il miglior film in lingua straniera con “La tigre e il dragone” (girato in cinese mandarino), nonche’ miglior musica a Tim Yip, miglior colonna sonora originale a Tan Dun, miglior fotografia a Peter Pau. Dopo”Hulk” (2003), arriva il secondo Oscar per “I segreti di Brokeback Mountain” (2005) per la miglior regia, il Leone d’Oro alla 62. Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, tre Golden Globe, tra cui miglior regia e miglior film drammatico, un Independent Spirit Award per il miglior film e tre BAFTA, compreso quello per il miglior film. Lee e il protagonista del film Jake Gyllenhaal ricevono anche lo Human Rights Campaign Equality Award. Due anni dopo ancora una volta Leone d’Oro a Venezia con “Lussuria – Seduzione e tradimento”. Nel 2009 gira “Motel Woodstock”, presentato in concorso al 62° Festival di Cannes. Altri Oscar nel 2013 per “Vita di Pi”: fotografia, colonna sonora originale e effetti speciali. Non finisce mai di sorprendere. E lo vediamo qui alla regia di un action movie classico. Con strabilianti effetti digitali che, grazie alla motion capture in HFR 3D+ a 120 frame per secondo, ci fanno vedere Will Smith lottare con se stesso più giovane di 20 anni abbondanti. Film adrenalinico. Molto coinvolgente. Di grande intrattenimento, senza disdegnare molteplici letture su diversi piani, con i temi del doppio e dello specchio, cari alla cinematografia del maestro Alfred Hitchcock. Forse deluderà i fan dell’Ang Lee prima maniera e sempre a caccia di Oscar, Leoni ed Orsi, ma non tutti gli altri.
Valutazione sintetica : 7.5