Il paradiso probabilmente
It Must Be Heaven
FRANCIA, CANADA – 2019
Viaggio in diverse località trovando parallelismi inaspettati con la Palestina.
- Regia: Elia Suleiman
- Attori: Ali Suliman– Mad man, Elia Suleiman, François Girard
- Soggetto: Elia Suleiman
- Sceneggiatura: Elia Suleiman
- Fotografia: Sofian El Fani
- Arredamento: Elise de Blois, Rabia Salifiti
- Costumi: Alexia Crisp-Jones
- Effetti: Emilien Lazaron– (supervisione)
- Durata:97′
- Colore:C
- Genere:COMMEDIA
- Data uscita:5 Dicembre 2019
Recensione
Elia Suleiman crea una commedia surreale sul genere de “Un piccione seduto su un ramo” di Roy Andersson, ma dal sapore orientale. Il regista è anche il protagonista muto, in tutto il film dice una sola battuta, e stralunato del film, guarda fisso la telecamera senza stupirsi, è spettatore passivo dal suo balcone di Nazareth della prepotenza dei più forti, delle corse dei piccoli ladri inseguiti dalla polizia, del faticoso lavoro delle donne. Ma quando va a Parigi si accorge che, nonostante la polizia sia più tecnologicamente avanzata e le donne più eleganti, la violenza è la stessa anche nelle corse per accaparrarsi una sedia davanti alla fontana del parco. Dappertutto la gente sta perdendo la propria umanità, la guerra è nella quotidianità anche nei paesi in pace, a New York tutti portano un fucile sulle spalle per difendersi dall’altro che è sempre un nemico. E’ divertente la sequenza iniziale, è spietata ed intelligente l’analisi della società e dei luoghi comuni come la scena della sorpresa del tassista di avere un palestinese a bordo o quella del produttore che gli rifiuta il soggetto del film perché poco palestinese. Un film, che ha vinto il premio della critica a Cannes, sicuramente da vedere anche se i lunghi silenzi e le inquadrature fisse sul primissimo piano del protagonista sono un po’ dure da digerire.
Luciana Burlin