Mary Poppins (recensione di Catello Masullo)
USA – 1964
(Credits e sinossi da cinematografo.it ed Antonio Genna)
In casa Banks regna grande confusione perchè la governante dei due piuttosto vivaci fratellini si è licenziata. Il padre, non molto ottimista sulle possibilità di successo dei tentativi della sua ingenua moglie, si assume il peso di trovare una soluzione al problema e fa pubblicare un annuncio sul “Times”. Mentre una lunga fila di aspiranti attende di venir esaminata dal signor Banks, richiamata da una bizzarra petizione dei due piccoli scende dal cielo una ragazza che si presenta al capo di casa e, dopo averlo sottoposto a delle domande, senz’attendere di essere a sua volta interrogata, gli comunica che metterà alla prova tutta la famiglia per una settimana, dopo di che deciderà se accettare o no il posto. Durante il periodo di prova, con grande gioia dei due bambini, ai Banks capita ogni sorta di disavventura: il signor Banks viene persino licenziato. E ben presto la famiglia impara quale sia il giusto tono della quiete e della serenità: tutto si sistemerà nel migliore dei modi e Mary Poppins tornerà da dove è venuta.
- Regia:
Robert Stevenson, Hamilton Luske – (animazione)
- Attori:
PERSONAGGI |
INTERPRETI |
DOPPIATORI |
MARY POPPINS | Julie Andrews | MARIA PIA DI MEO (voce) TINA CENTI (canto) |
BERT | Dick Van Dyke | ORESTE LIONELLO |
GEORGE BANKS | David Tomlinson | GIUSEPPE RINALDI |
WINIFRED BANKS | Glynis Johns | ROSETTA CALAVETTA |
JANE BANKS | Karen Dotrice | LILIANA SORRENTINO |
MICHAEL BANKS | Matthew Garber | SANDRO ACERBO |
ELLEN, la cameriera | Hermione Baddeley | DHIA CRISTIANI |
SIG.RA BRILL, la cuoca | Reta Shaw | LYDIA SIMONESCHI |
TATA KETTY | Elsa Lanchester | RENATA MARINI |
SIG. DAWES PADRE | Dick Van Dyke | ORESTE LIONELLO |
SIG. DAWES FIGLIO | Arthur Malet | LAURO GAZZOLO |
AG. JONES | Arthur Treacher | ARTURO DOMINICI |
AMMIRAGLIO BOOM | Reginald Owen | GIORGIO CAPECCHI |
SIG. BINNACLE | Don Barclay David Tomlinson (voce) |
GINO BAGHETTI |
ZIO ALBERT | Ed Wynn | BRUNO PERSA |
SIG. TOMES | Lester Matthews | OTELLO FELICI |
SIG. MOUSLEY | Clive Halliday | ANGELO PIZZUTI |
SIG. GRUBBS | Cyril Delevanti | LEO GARAVAGLIA |
VECCHIETTA DEI PICCIONI | Jane Darwell | MARIA SACCENTI |
PERSONAGGI ANIMATI |
DOPP. ORIGINALI |
DOPP. ITALIANI |
USIGNOLO | Julie Andrews | TINA CENTI |
VOLPE | Dallas McKennon | GIANFRANCO BELLINI |
MUCCA | Marc Breaux | |
CAVALLO | Paul Frees | |
OCA | Marni Nixon | |
MANICO D’OMBRELLO | David Tomlinson | LUIGI PAVESE |
GIUBBA ROSSA | J. Pat O’Malley | MANLIO GUARDABASSI |
PINGUINI CAMERIERI | Daws Butler Peter Ellenshaw Richard M. Sherman David Tomlinson |
- Soggetto: L. Travers– (romanzi)
- Sceneggiatura: Bill Walsh, Don Da Gradi (Don DaGradi)
- Fotografia: Edward Colman
- Musiche: Irving Kostal, Robert B. Sherman– (canzoni), Richard M. Sherman – (canzoni) – La canzone “Cam-caminì” (“Chim Chim Cher-ee”) dei fratelli Sherman è interpretata da Dick Van Dyke.
- Montaggio: Cotton Warburton
- Scenografia: William H. Tuntke, Carroll Clark
- Arredamento: Emile Kuri, Hal Gausman
- Effetti: Peter Ellenshaw, Eustace Lycett, Robert A. Mattey, Hamilton Luske
- Suono: Robert O. Cook
- Durata:140′
- Colore:C
- Genere:FANTASY
- Specifiche tecniche:PANORAMICA TECHNICOLOR
- Tratto da:omonima serie di libri di Pamela Lyndon Travers
- Produzione:WALT DISNEY, BILL WALSH
- Distribuzione:BUENA VISTA INTERNATIONAL ITALIA – WALT DISNEY HOME VIDEO
- Riedizione1995
NOTE
– CO-PRODUTTORE: BILL WALSH.
– OSCAR 1964 PER: MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA (JULIE ANDREWS), COLONNA SONORA, MONTAGGIO, CANZONE (“CAM-CAMINÍ”), MIGLIORI EFFETTI SPECIALI VISIVI. ERA CANDIDATO ANCHE PER: MIGLIOR FILM, REGIA, SCENEGGIATURA NON ORIGINALE, FOTOGRAFIA (A COLORI), SCENOGRAFIA (A COLORI), COSTUMI (A COLORI), SUONO E COLONNA SONORA.
– IL FILM E’ STATO CAMPIONE D’INCASSI NEGLI STATI UNITI NEL 1965.
RECENSIONE DI CATELLO MASULLO : “Mary Poppins”, a distanza di oltre 55 anni si vede e si rivede, senza stancarsene mai. E’ uno dei film “eterni”, che non invecchiano mai. Ne sono testimonianza gli incassi, record all’uscita del film (campione di incassi negli USA nel ’65), e che si sono puntualmente ripetuti ogni volta che il film e’ stato riportato nelle sale, anche decenni dopo. Un trionfo assoluto di leggerezza, di gioiosità, di inventiva visionarietà, di fantasia. Che finiscono con il prevalere sul senso comune di una vita basata sui valori del denaro e della accumulazione. Il messaggio del film non e’ però quello secondo il quale la migliore vita possibile sia una vita spensierata , senza regole, al limite dell’anarchismo. Mary Poppins insegna, infatti, sia ai piccini, che ai più grandi, che delle regole da osservare sono necessarie, ma regole che non perdano mai di vista i valori fondanti, della comprensione, dell’amore, dell’accoglienza, che possano garantire una esistenza serena, felice ed armoniosa. Per entrare al meglio nello spirito di questo film, occorrerebbe recuperare la pellicola che nel 2013 la Disney realizzò proprio sulle origini di questo film, “Saving Mr. Banks”, diretto da John Lee Hancock, e della battaglia dei diritti che Walt Disney ha dovuto affrontare con la scrittrice del libro P. L. Travers. Dalla quale il grande Walt ottenne finalmente i diritti cinematografici, solo quando capì che Mary Poppins non era arrivata con la missione di salvare i bambini dalla educazione repressiva ed oppressiva loro impartita da Mr. Banks, bensì per salvare quest’ultimo da sé stesso. La più grande trasformazione che avviene e’, infatti, proprio nel padre dei bambini. Ed e’ il vero trionfo dello spirito disneyano. La metafora della leggerezza del vento e del volo e’ potentissima, e vincente sulla pesantezza del sistema basato sulle banche (non a caso la famiglia si chiama “Banks”, per l’appunto, “banche”). Idee vincenti sono state l’aver realizzato scene di coesitenza tra personaggi animati e attori in carne ed ossa, ed i pezzi musicali. Le canzoni si sono subito imposte per la loro immediata orecchiabilità e la loro irresistibile freschezza ed originalità. Composte dai fratelli Richard M. e Robert B. Sherman, in collaborazione con Irving Kostal, che fecero guadagnare al film l’Oscar per la migliore colonna sonora e quello per la migliore canzone, “Cam-caminì” (“Chim Chim Cher-ee”) interpretata da Dick Van Dyke. In effetti furono composte oltre 30 canzoni che non trovarono poi posto nel film. Ma che furono incise dagli autori e sono tuttora ascoltabili e piacevolissime. Un film imperdibile, dai 2 ai 102 anni.
Valutazione sintetica : 9