Sola al mio matrimonio  (RECENSIONE DI CATELLO MASULLO)

 

Sola al mio matrimonio  (RECENSIONE DI CATELLO MASULLO)

Sola al mio matrimonio

Seule à mon mariage

BELGIO – 2018

Pamela, giovane Rom insolente, spontanea e piena di ironia, non assomiglia a nessun’altra ragazza della sua comunità. Vive con sua nonna e la sua bambina, ma sogna la libertà e mondi da esplorare. Rompendo con le tradizioni che la soffocano, parte alla volta dell’ignoto con tre sole parole di francese, un bagaglio e la speranza di un matrimonio in Belgio per cambiare il suo destino e quello di sua figlia. Per conoscere il mondo ed essere libera e indipendente.

  • Regia: 

Marta Bergman

  • Attori: 

Alina Serban

– Pamela,

Tom Vermeir

– Bruno,

Rebecca Anghel

– Bébé,

Marie Denamaud

– Poliziotta,

Marian Samu

– Marina,

Viorica Tudor

– Nonna,

Johan Leysen

– Padre di Bruno,

Karin Tanghe

– Madre di Bruno,

Jonas Bloquet

– Jean-Loup

Alone at My Wedding

  • Durata:122′
  • Colore:C
  • Genere:DRAMMATICO
  • Produzione:YVES ROUBIN E CASSANDRE WARNATUS
  • Distribuzione:CINECLUB DISTRIBUZIONE
  • Data uscita5 Marzo 2020

– COPRODUZIONE: CAROLINE BONMARCHAND E SOPHIE LECLERCQ

 

RECENSIONE DI CATELLO MASULLO : Il film ha un taglio decisamente documentaristico. La macchina da presa insegue da presso la protagonista e la osserva. Quasi a volersene farsi sorprendere. Quasi senza interferire. Un film intriso di realismo. Interessante. Con una protagonista strepitosa, la cui performance non e’ adeguatamente valorizzata da una certa asetticita’ della messa in scena , con scarsità di un coinvolgimento emotivo che avrebbe giovato alla qualità complessiva dell’opera.

Curiosità : ho chiesto alla regista : “anche se il film racconta la comunità rom, c’e’ anche Bruno, un co-protagonista forte. Che e’ anaffettivo, non prende un giorno di ferie, continua a uscire con gli amici. Volevi raccontare i difetti dei belgi, oppure e’ solo un personaggio?”. La risposta di Marta Bergman : “non volevo raccontare i belgi. Ho voluto creare un personaggio che avesse un vuoto interiore, che ha qualcosa di rotto dentro, e che ha bisogno di avere una persona piena di vita che lo possa cambiare. E’ come gli uomini che ho visto intorno a me”.

Valutazione sintetica : 7