Buñuel – Nel labirinto delle tartarughe (RECENSIONE DI ANNA PICCINI )
Buñuel – Nel labirinto delle tartarughe
Buñuel en el laberinto de las tortugas
SPAGNA, OLANDA, GERMANIA – 2019
Dopo l’amara delusione in seguito allo scandalo suscitato da L’Age D’Or (1930) Luis Buñuel prende le distanze dal suo amico e collaboratore Salvador Dalì per cercare altre strade. La fortunata vincita alla lotteria dell’amico scultore Ramón Acín permette a Buñuel di partire per un nuovo progetto: documentare la vita a Las Hurdes, una delle zone più povere della Spagna, al confine con il Portogallo.
- Regia:
- Sceneggiatura: Eligio R. Montero
- Musiche: Arturo Cardelús
- Montaggio: José Manuel Jiménez
- Scenografia: José Luis Ágreda
- Effetti: Xavier Martin
- Durata:80′
- Colore:C
- Genere:ANIMAZIONE, BIOGRAFICO, DRAMMATICO
- Tratto da:graphic novel di Fermín Solís
- Produzione:ÁLEX CERVANTES, MANUEL CRISTÓBAL, BRUNO FELIX, JOSE MARIA FERNANDEZ DE VEGA, FEMKE WOLTING
- Distribuzione:DRAKA DISTRIBUTION
- Data uscita5 Marzo 2020
NOTE
– VOCI DELLA VERSIONE ORIGINALE: JORGE USÓN (LUIS BUÑUEL), FERNANDO RAMOS (RAMÓN ACÍN), LUIS ENRIQUE DE TOMÁS (PIERRE UNIK), CYRIL CORRAL (ELI LOTAR), JAVIER BALAS (LUIS BAMBINO)
– VINCITORE EFA 2019: MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE
RECENSIONE DI ANNA PICCINI : Di grandissimo interesse cinefilo e documentario questo “Buñuel– Nel labirinto delle tartarughe”, tratto dal graphic novel di Fermín Solís. Un film molto raffinato, che si e’ aggiudicato l’European Film Award per il miglior film d’animazione, che alterna il racconto in animazione con spezzoni originali del documentario etnografico”Terra senza pane”, girato da Buñuel nel 1932 nella poverissima Las Hurdes, in Spagna. Seppure la animazione risulti poco fluida e tendente al didascalico, il film offre intriganti momenti surreali tra sogno e realtà. Il film ci racconta un momento importante del processo artistico e creativo di uno dei maestri della cinematografia, in un momento moto difficile della sua carriera, reduce dalle polemiche suscitare dal suo “L’Age d’or”. In ”Terra senza pane”, Buñuel mise tutta il suo talento provocatorio di abilissimo scuotitore di coscienze. Arrivando a perpetrare delle vere crudeltà nei confronti degli animali ripresi, pur di ottenere l’effetto provocatorio voluto. Il film all’epoca venne immediatamente censurato con la motivazione: “disonora la Spagna e denigra gli spagnoli”. Il governo franchista ne accettò la proiezione a prezzo di un commento finale che illustrasse gli sforzi che si stavano facendo per migliorare le condizioni di vita di quella popolazione. Questo “Buñuel– Nel labirinto delle tartarughe”, in definitiva, e’ un film imperdibile per i cinefili.
Valutazione sintetica : 7