La Rabbia (RECENSIONE DI ROSSELLA POZZA )
(credits e sinossi da cinematografo.it )
ITALIA – 2007
Sinossi : Un giovane regista sta cercando disperatamente i fondi per girare un film che, attraverso la creazione di un racconto per immagini, sia segno tangibile del suo passaggio sulla terra. Tuttavia, ogni sforzo da lui compiuto risulta vano poiché i produttori con cui entra in contatto non si dimostrano interessati al suo progetto. Delusione e rabbia gli vengono suscitate anche dal vecchio regista che si è proposto come suo mentore. Per autofinanziarsi decide infine di rapinare una banca. Con il denaro rubato realizza finalmente la sua opera, ma il calvario iniziale si ripropone quando si mette alla ricerca di un distributore…
- Regia:
- Attori:
– Madre,
– Mentore,
– Regista,
– Produttore intellettuale,
– Produttore commerciale,
– Nonno,
– Spazzino,
– Attore,
– Produttore erotico,
– Sceneggiatore,
– Sceneggiatore,
– Donna Cics,
– Segretaria del distributore,
– Orientale,
– Distributore,
– Segretaria,
– Lucilla,
– Lucilla
- Soggetto: Louis Nero
- Sceneggiatura: Louis Nero, Timothy Keller
- Fotografia: Louis Nero
- Musiche: Teho Teardo, Luis Bacalov (Luis Enríquez Bacalov) – (canzone originale) – La canzone “La rabbia” è di Luis Bacalov.
- Montaggio: Louis Nero
- Durata: 104′
- Colore: C
- Genere: DRAMMATICO
- Produzione: L’ALTROFILM
- Distribuzione: L’ALTROFILM (2008)
- Data uscita 29 Febbraio 2008
NOTE
– CANDIDATO AL DAVID DI DONATELLO 2008 PER LA MIGLIOR CANZONE ORIGINALE.
(RECENSIONE DI ROSSELLA POZZA ): Per questo suo quarto film Louis Nero e’ regista, produttore, direttore della fotografia e montatore. Lo stile e’ quello solito, delle masturbazioni mentali, del cerebralismo a tutti costi, della ricerca estetizzante, delle colorazioni molto decise e molto improbabili, delle recitazioni monocordi, dell’autorialità autoreferenziale, e così via. Alternanza tra titoli di testa in colore rosso, praticamente illeggibili, una bimba inquietante che sembra plagiata da “Toby Dammit”, la voce di Arnoldo Foa’ per doppiare un barboncino nero, stereotipi in ordine sparso sulla perversione mefistofelica di produttori e distributori, sulla mancanza di differenza tra fondare e rapinare una banca, affermazioni apodittiche, e chi più ne ha, più ne metta. Anche questo e’ cinema, se vi piace.
Valutazione sintetica : 6.5