Recensione di Catello Masullo
Esordio alla regia di Riccardo Trentadue, già valente attore, con un film ben congegnato, che denota una buona padronanza del mezzo espressivo. Apparentemente Solo riesce sapientemente a “ingannare” lo spettatore fino al colpo di scena finale, portando nelle sue corde uno degli elementi fondamentali per la riuscita di un film, e in special modo di un film corto: la capacità di sorprendere.
Il film tratta un tema di sempre maggiore attualità, quello della solitudine, che assurge vieppiù a emergenza sociale, in quanto spesso ci si trova ad affrontarla ogni giorno, nel silenzio e nell’indifferenza. La storia, raccontata con piacevoli atmosfere tra il fantastico e il surreale, ci porge una confortevole dose di speranza, e cioè che le tante situazioni di solitudine che abbiamo accanto, spesso nascoste da sorrisi e buonumori che non ci indurrebbero a pensare a disagi e stati di tristezza, possono essere superate con l’appello a una coscienza forte; con un confronto con se stessi che può anche essere aspro, ma che può condurre al superamento dello stato di depressione spesso associato alla solitudine.
Un messaggio di speranza e di sprone per tanti che si sono rinchiusi in una condizione di isolamento solo apparentemente di conforto, ma che nasconde pericoli insidiosi. La scena finale sembra gridare allo spettatore: “Leggi meglio nei tuoi occhi, fidati di loro; c’è scritto molto, tutto quello che ti serve!”.
Valutazione sintetica : 8
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TITOLO | Apparentemente Solo | |
DURATA | 8’ | |
DATA DI REALIZZAZIONE | Agosto 2019 | |
REGIA | Riccardo Trentadue | |
ETÀ | 45 | |
GENERE | Drammatico | |
PRODUZIONE | Treduevideo | |
PRODUTTORE | Indipendente | |
NAZIONALITÀ PRODUTTORE | Italiana | |
OPERA PRIMA | Sì | |
LINGUA ORIGINALE | Italiano | |
COLORE | Colori | |
SCENEGGIATURA | Riccardo Trentadue | |
SOGGETTO | Riccardo Trentadue | |
CAST ARTISTICO |
Nome e Cognome
1. Roberto Rizzoni 2. Francesco Trentadue |
Ruolo
1. Protagonista 2. Protagonista |
CAST TECNICO | Nome e Cognome
1. Riccardo Trentadue 2. Gabriel Cash 3. Sandro Chillemi e Max Crocetti |
Ruolo
1. Regia, soggetto, sceneggiatura 2. Fotografia 3. Fonica e Musica
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SINOSSI | La solitudine. Spesso si pensa di essere soli anche se non lo si è, e a volte l’unica soluzione per uscirne è interrogare se stessi. Sentirsi soli può equivalere a sentirsi diversi. | |
NOTE |
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