Richard Jewell (RECENSIONE DI CATELLO MASULLO )
USA – 2019
Sinossi e credits da cinematografo.it ed Antonio Genna.net
Sinossi : La vera storia di Richard Jewell, che nel 1996 fu vittima di una tragica disavventura che ne avrebbe segnato per sempre l’esistenza: avendo scoperto una bomba all’Olympic Park di Atlanta, durante le Olimpiadi estive, prese l’iniziativa di far evacuare l’intera zona, incassando i complimenti di tutti. Pochi giorni dopo però gli venne intentato un vergognoso processo mediatico in cui veniva accusato di essere stato lui stesso ad aver piazzato la bomba, con tutte le ricadute del caso sulla sua vita personale e professionale. Nemmeno la scoperta del vero colpevole, Robert Rudolph, e la caduta di ogni accusa a suo carico avrebbero riparato al danno che Jewell subì. Morì nel 2007 a soli 45 anni.
- Regia:
- Attori:
PERSONAGGI | INTERPRETI | DOPPIATORI |
RICHARD JEWELL | Paul Walter Hauser | FABRIZIO VIDALE |
WATSON BRYANT | Sam Rockwell | CHRISTIAN IANSANTE |
BARBARA ‘BOBI’ JEWELL | Kathy Bates | VITTORIA FEBBI |
AG. FBI TOM SHAW | Jon Hamm | MASSIMO BITOSSI |
KATHY SCRUGGS | Olivia Wilde | LAURA LENGHI |
NADYA LIGHT | Nina Arianda | DANIELA CALO’ |
AG. FBI DAN BENNET | Ian Gomez | ANDREA WARD |
AG. SPEC. FBI BRUCE HUGHES | Dylan Kussman | ROBERTO CERTOMA’ |
BRANDON WALKER | Mike Pniewski | |
RON MARTZ | David Shae | ANDREA METE |
DOTT. W. RAY CLEERE | Charles Green | GIANNI GIULIANO |
DAVE DUTCHESS | Niko Nicotera | RAFFAELE CARPENTIERI |
BILL MILLER | Alan Heckner | ALESSIO CIGLIANO |
MAX GREEN | Alex Collins | MAURIZIO FIORENTINI |
MIKE SILVER | Desmond Phillips | MARCO GIANSANTE |
WILL JONES | Grant Roberts | MAURO MAGLIOZZI |
ZOELLER | Brian Brightman | LUCA CIARCIAGLINI |
TIM BARKER | Billy Slaughter | MAURO GRAVINA |
ALUNNO | Brandon Scott Stanley | LEONARDO LUGNI |
- Soggetto: Marie Brenner – (articolo)
- Sceneggiatura: Billy Ray
- Fotografia: Yves Bélanger
- Montaggio: Joel Cox
- Scenografia: Kevin Ishioka
- Costumi: Deborah Hopper
- Altri titoli:
American Nightmare
The Ballad of Richard Jewell
- Colore: C
- Genere: DRAMMATICO
- Tratto da: articolo “American Nightmare – The Ballad of Richard Jewell” di Marie Brenner pubblicato su Vanity Fair nel febbraio 1997
- Produzione: CLINT EASTWOOD PER MALPASO, TIM MOORE PER IMPERATIVE ENTERTAINMENT, LEONARDO DICAPRIO, JONAH HILL, JENNIFER DAVISSON KILLORAN, KEVIN MISHER PER APPIAN WAY, MISHER FILMS, 75 YEAR PLAN PLAN PRODUCTION
- Distribuzione: WARNER BROS. ITALIA
- Data uscita 16 Gennaio 2020
NOTE
– DISPONIBILE ON DEMAND SULE MIGLIORI PIATTAFORME DIGITALI TV (2020).
(RECENSIONE DI CATELLO MASULLO ): Di Clint Eastwood non si può dire che sia una sorpresa. Arrivato alla reverenda età di 90 primavere, con invidiabile regolarità, continua a sfornare un capolavoro dietro l’altro. E’ una garanzia. Quindi, tutt’altro che una sorpresa. Ed invece riesce sempre a sorprenderci, in qualche modo. “Richard Jewell” e’ ancora un ritratto, ancora una volta di un personaggio reale, ancora una volta di un eroe americano che e’ una persona comune. La cui storia si fa potentissima metafora e paradigma di una feroce critica al sistema mediatico. Capace di costruire una narrazione tale da poter essere accettata dalla opinione pubblica. Ancorché totalmente falsa. Un sistema perverso che risponde alla richiesta, quasi alla necessità, di semplificazione del grande pubblico di massa. Che non accetta sfumature di grigio, ma vuole sentirsi raccontare e vuole credere solo alla nettezza del bianco e del nero. Questa storia e’ un po’ lo “Sbatti il mostro in prima pagina” in salsa USA. L’indole forcaiola della massa e’ la stessa da ambo le sponde dell’oceano. Il film, però, non sorprende solo per la conclamata abilità di scegliere i soggetti per i suoi film, ma per la straordinaria capacità di Clint Eastwood di mettere in scena, di raccontare. In definitiva di fare cinema. Che sperimenta sempre vie nuove, pur nell’uso di linguaggi tradizionali, largamente accessibili a tutti gli spettatori. Tutto e’ perfetto, tutto e’ credibile. Non ci sono errori, ne’ sbavature. Mai sopra le righe. Con pregevoli raffinatezze stilistiche, come la cura della luce nelle inquadrature, con le parti di contorno della immagine oscure, a dirci della opacità del sistema mediatico, che e’ sempre pronto a divorare la verità di quello che racconta. A travisare, nascondendo con le sue ombre i dettagli, le complessità che sono della vita reale, per far emergere solo la propria semplificata e distorta “verità” costruita. Completano il capolavoro le ineguagliabili interpretazioni di Kathy Bates, premio Oscar per “Misery non deve morire” e Sam Rockwell (Oscar per “Tre manifesti a Ebbing, Missouri”) nella parte di Watson Bryant l’amico avvocato, e, nel ruolo di Richard Jewell, uno straordinario e sorprendente Paul Walter Hauser. Impreziosiscono l’eccellente cast Jon Hamm e Olivia Wilde. Menzione speciale, infine, per la precisa, perfetta sceneggiatura, firmata da Billy Ray, che ha scritto film del calibro di “Gemini Man” e “Terminator – Destino Oscuro”. .
Valutazione sintetica : 9