Final Account (Recensione di Catello Masullo )
GRAN BRETAGNA – 2020
Sinossi e credits da cinematografo.it
VENEZIA 77 : Candidato al “Sorriso Diverso Venezia Award”
Sinossi : Realizzato in oltre un decennio, il documentario è un ritratto dell’ultima generazione di tedeschi ancora in vita che hanno fatto parte del Terzo Reich di Adolf Hitler: una riflessione diretta e personale su come esseri umani ambiziosi, ma per il resto assolutamente comuni, abbiano preso parte a uno dei più efferati crimini contro l’umanità. Testimonianze dettagliate, inedito materiale di repertorio e inquietanti filmati contemporanei fanno emergere quanto velocemente le regole morali possano svanire, mettendo in evidenza i pericoli legati all’autorità, al conformismo, all’identità nazionale e ai miti creati in nome dell’ideologia.
- Regia:
- Soggetto: Luke Holland
- Musiche: Dirac Sea
- Montaggio: Stefan Ronowicz
- Durata: 90′
- Colore: C
- Genere: DOCUMENTARIO
- Produzione: LUKE HOLLAND, JOHN BATTSEK, RIETE OORD PER ZEF PRODUCTIONS, PASSION PICTURES PRODUCTION
NOTE
– FUORI CONCORSO ALLA 77. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2020).
(RECENSIONE DI CATELLO MASULLO ): Luke Holland ha cominciato a girare questo documentario nel 2008, e ci ha messo più di 10 anni a rintracciare i nazisti, ancora in vita, che avevano fatto parte delle elite militari create da Adolf Hitler. Realizzato in maniera convenzionale, montando insieme una nutrita serie di interviste, rischia, a tratti, di perdere l’attenzione dello spettatore. Si tratta in ogni caso di un documento di grande valore storico. Nei tanti film documentari sull’olocausto sono state riportate le testimonianze dei sopravvissuti ai campi di sterminio e/o alle persecuzioni. La originalità di questo lavoro sta invece nell’indagare il punto di vista dei carnefici di allora, invece che di quello delle vittime. Le tesi sono diverse e divergenti. Si va dal negazionismo puro circa lo sterminio di ebrei e minoranze varie, al mancato pentitismo, fino ad arrivare al sincero pentimento. Uno degli ex nazisti che ha preso coscienza dell’orrore commesso, e’ stato ripreso mentre si confronta in una scuola con degli adolescenti. E’ la scena più agghiacciante del film. Mentre l’anziano dichiara di vergognarsi profondamente di quanto avesse fatto in quello sciagurato passato, uno dei ragazzi lo ha violentemente contestato, con raggelanti argomentazioni in puro stile neo-nazista. Il vero pericolo, oggi, e’ in questi ragazzini fanatici. Come scriveva Primo Levi, in una frase posta significativamente ad esergo iniziale del film: “I mostri esistono, ma sono troppo pochi per essere pericolosi. Sono più pericolosi gli uomini comuni, disposti ad eseguire ordini senza pensare”.
Valutazione sintetica : 7