LACCI (Recensione di Rossella Pozza )
(credits e sinossi da cinematografo.it )
ITALIA – 2020
Sinossi : Napoli, primi anni Ottanta: il matrimonio di Aldo e Vanda entra in crisi quando Aldo si innamora della giovane Lidia. Trent’anni dopo, Aldo e Vanda sono ancora sposati. Un giallo sui sentimenti, una storia di lealtà ed infedeltà, di rancore e vergogna. Un tradimento, il dolore, una scatola segreta, la casa devastata, un gatto, la voce degli innamorati e quella dei disamorati.
- Regia:
- Attori:
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- Soggetto: Domenico Starnone – (romanzo)
- Sceneggiatura: Domenico Starnone, Francesco Piccolo, Daniele Luchetti
- Fotografia: Ivan Casalgrandi
- Montaggio: Daniele Luchetti, Aël Dallier Vega
- Scenografia: Andrea Castorina
- Arredamento: Marco Martucci
- Costumi: Massimo Cantini Parrini
- Effetti: David Quadroli – (montaggio)
- Suono: Carlo Missidenti – (fonico)
- Altri titoli:
The Ties
- Durata: 100′
- Colore: C
- Genere: DRAMMATICO
- Tratto da: omonimo romanzo di Domenico Starnone (Einaudi, collana Super ET), 2016
- Produzione: BEPPE CASCHETTO PER IBC MOVIE, CON RAI CINEMA
- Distribuzione: 01 DISTRIBUTION
- Data uscita 1 Ottobre 2020
NOTE
– FILM APERTURA, FUORI CONCORSO, ALLA 77. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2020).
– PRODUTTORE ASSOCIATO: VALENTINA MERLI PER MISIA FILM.
– SVILUPPO PROGETTO: ANASTASIA MICHELAGNOLI.
– PRODUTTORE ESECUTIVO: RITA ROGNONI PER OPLON FILM.
(RECENSIONE DI ROSSELLA POZZA ): La Mostra di Venezia ci ha abituati a partenze brucianti. Con film potenti, che si impongono sin dal primo giorno. La 77esima edizione della Mostra, negli ultimi anni il primo festival di cinema al mondo, per qualità della selezione, e’ il primo dei grandi festival mondiali a ripartire con la modalità classica, “in presenza”. Ma tutti aspettano di vedere se la chiusura globale delle produzioni cinematografiche possa aver avuto negative influenze su questa particolarissima edizione post covid19. Il film di apertura lascia ben sperare. Un film importante, peraltro italiano, “Lacci” di Daniele Luchetti. Tratto dall’omonimo romanzo di Domenico Starnone, che e’ anche co-sceneggiatore, a sei mani con Francesco Piccolo e lo stesso Luchetti . Una storia sui rapporti di coppia, sulle dinamiche familiari, sui sentimenti, sulla imprevedibilità degli innamoramenti., sulle cose dette, e, soprattutto, sulle cose non dette. Un film non facile, ne’ da scrivere, ne’ da dirigere per la (relativa) facilità di poter scivolare nello stereotipo, nel melodramma a tinte forti. Il film e’ invece un miracolo di equilibrio: mai banale, sempre credibile e coinvolgente, con atmosfere che sfiorano quelle del thriller dell’anima, che tengono lo spettatore incollato alla poltrona. Una bella partenza per la Mostra, con un film da non perdere.
Valutazione sintetica : 7.5/8