Laila In Haifa (RECENSIONE DI ASSUNTA MASULLO )
(sinossi e credits da cinematografo.it ed Antonio Genna.net )
Laila In Haifa
ISRAELE – 2020
Sinossi: Nel corso di una notte, attraverso una serie di incontri e situazioni, si intrecciano le storie di cinque donne, che nelle loro relazioni e identità personali sfidano ogni categoria e classificazione. Un film drammatico tinto di un pungente umorismo ambientato in una notte in un locale della città portuale di Haifa. Un’immagine sensibile e molto umana della vita in quell’area, un luogo di incontro, un momento di dialogo, in una regione che altrimenti soffre di odio e violenza cronici. E ci pone una serie di domande: come possono le arti creare uno spazio in cui le persone siano in grado di esprimere le loro differenti identità, cercando tuttavia modi che assicurino una pacifica convivenza? Come può il linguaggio cinematografico, accostando frammenti di storie, creare un tessuto umano comune?
- Regia:
- Attori:
– Laila,
– Khawla,
– Bahira,
– Naama,
– Gil,
Makram J. Khoury (Makram Khoury)
– Kamal,
– Tom,
– Hanna
- Sceneggiatura: Amos Gitaï, Marie-José Sanselme
- Fotografia: Éric Gautier
- Musiche: Alexej Kochetkov
- Montaggio: Yuval Or
- Scenografia: Arie Weiss
- Suono: Ronen Nagel, Michel Kharat – (mix)
- Durata: 97′
- Colore: C
- Genere: COMMEDIA, DRAMMATICO
- Produzione: CATHERINE DUSSART, LAURENT TRUCHOT PER AGAV FILMS, CDP, IN COPRODUZIONE CON UNITED KING FILMS, IN BETWEEN PRODUCTIONS SA, IN ASSOCIAZIONE CON LASER S. FILM, NESS FAMILY OFFICE, BROWNSTONE FOUNDATION
NOTE
– IN CONCORSO ALLA 77. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2020).
(RECENSIONE DI ASSUNTA MASULLO ):. Amos Gitai, architetto, ma , soprattutto, grande cineasta israeliano, non e’mai banale. In questo suo ultimo film in una unità di luogo, un locale di Haifa, con annessa galleria d’arte, ci presenta uno spaccato della società di quel luogo. Analizzando diversi caratteri. Con una macchina da presa che sembra danzare da un personaggio all’altro, quasi a darsi un ideale testimone. Sembra far tesoro di “La Terrazza”, del nostro grande Ettore Scola. Film di attori. Tutti davvero rimarcabili. Rischia, a tratti, la verbosità e la ripetitività. Ma il grande mestiere di Gitai sa come catturare di nuovo l’attenzione dello spettatore che l’avesse (momentaneamente) smarrita.
Valutazione sintetica : 7