Mainstream (Recensione di Rossella Pozza )
(credits e sinossi da cinematografo.it )
Mainstream
USA – 2020
Sinossi : Frankie, una ragazza sui vent’anni, vive appena oltre Hollywood Boulevard. La giovane sta cercando di capire chi vuole essere. Con il pensiero della morte del padre che ancora non la abbandona, Frankie è consapevole di voler fare qualcosa di significativo, ma non sa in che modo. In un mondo che ruota attorno alla soddisfazione e al narcisismo, è difficile non fare confronti e non cadere preda della disperazione. Intrappolata, insieme al suo migliore amico Jake, nel lavoro di barista in un cabaret di quartiere, Frankie mette in discussione ciò cui la gente oggi attribuisce realmente valore. E quando avrà una serie di discussioni epocali con il misterioso Link, un uomo che sembra vivere la vita al di sopra delle regole, Frankie troverà l’ispirazione per filmarlo e mettere in rete le sue invettive contro il conformismo. Con l’aiuto di Jake, questo improbabile gruppo di outsider otterrà la fama su internet. Tuttavia è difficile conservare la lucidità quando la pressione aumenta e nuovi personaggi, come il manager Mark, iniziano a spingere affinché le entrate diventino più cospicue. A complicare ulteriormente le cose, Frankie e Link iniziano a essere sentimentalmente coinvolti. Frankie resta a guardare mentre Link diventa la personificazione di tutto quello che un tempo condannava. Sarà solo quando Link umilierà pubblicamente una giovane fan, Isabel, e Jake abbandonerà la squadra, che Frankie inizierà a chiedersi se anche lei non stia diventando il mostro che ha contribuito a creare.
- Regia:
- Attori:
– Frankie,
– Link,
– Jake,
– Mark,
– Isabel,
- Sceneggiatura: Tom Stuart, Gia Coppola
- Fotografia: Autumn Durald Arkapaw
- Musiche: Devonté Hynes
- Montaggio: Glen Scantlebury
- Scenografia: Nathan Parker
- Costumi: Jacqui Getty
- Effetti: Michael Viscione – (visivi)
- Suono: Pete Horner
- Durata: 95′
- Colore: C
- Genere: COMMEDIA, DRAMMATICO
- Produzione: FRED BERGER PER AUTOMATIK, MICHAEL MUSANTE, GIA COPPOLA PER AMERICAN ZOETROPE, SIENA OBERMAN PER ARTEMIS, JACK HELLER PER ASSEMBLE, ENRICO SARAIVA, FRANCISCO REBELO DE ANDRADE, ALAN TERPINS PER TUGAWOOD, ANDREW GARFIELD, ZAC WEINSTEIN
NOTE
– IN CONCORSO ALLA 77. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2020), SEZIONE ‘ORIZZONTI’.
(RECENSIONE DI ROSSELLA POZZA ): La nipotina del grande Francis Ford Coppola, Gia Coppola, che nel 2013 aveva esordito alla regia con “Palo Alto”, basato su alcuni racconti di James Franco e presentato nella sezione “Orizzonti” della settantesima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, ci torna con questo “Mainstream”, che indaga sul fenomeno mediatico di grande attualità dei cosiddetti “influencer”. Lo fa al limite del cinema sperimentale, con un linguaggio originale, raccontando con lo stile frenetico della comunicazione online di oggi che rende i giovani (e non solo) oramai schiavi permanenti del loro smart phone. A tratti può risultare un po’ disturbante per lo spettatore tradizionale. Non si può pero’ negare un importante interesse sociologico e perfino antropologico dell’opera.
Valutazione sintetica : 6.5/7