Quo Vadis, Aida? (Recensione di Catello Masullo )
Sinossi e credits da cinematografo.it
VENEZIA 77 : Candidato al “Sorriso Diverso Venezia Award”
Quo Vadis, Aida?
BOSNIA-ERZEGOVINA, AUSTRIA, ROMANIA, OLANDA, GERMANIA, POLONIA, FRANCIA, NORVEGIA, TURCHIA – 2020
Sinossi : Bosnia, 11 luglio 1995. Aida lavora come interprete alle Nazioni Unite nella città di Srebrenica. Quando l’esercito serbo prende il controllo della città, la sua famiglia è tra le migliaia di cittadini che cercano rifugio nell’accampamento delle Nazioni Unite. Per il suo ruolo, Aida ha accesso a informazioni cruciali che necessitano di traduzione. Inizia così a domandarsi se la sua famiglia e le altre persone si salveranno e quali mosse mettere in atto…
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- Sceneggiatura: Jasmila Zbanic
- Fotografia: Christine A. Maier
- Musiche: Antoni Komasa-Lazarkiewicz
- Montaggio: Jaroslaw Kaminski
- Scenografia: Hannes Salat
- Costumi: Malgorzata Karpiuk, Ellen Lens
- Suono: Igor Camo
- Durata: 103′
- Colore: C
- Genere: DRAMMATICO
- Specifiche tecniche: (1:1.85)
- Produzione: DAMIR IBRAHIMOVIC, JASMILA ZBANIC PER DEBLOKADA, IN COPRODUZIONE CON COOP99 FILMPRODUKTION, DIGITAL CUBE, N279 ENTERTAINMENT, RAZOR FILM, EXTREME EMOTIONS, INDIE PROD, TORDENFILM, TRT, ZDF ARTE, ORF, BHRT
NOTE
– IN CONCORSO ALLA 77. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2020).
– PRODUTTORI: DAMIR IBRAHIMOVIĆ, JASMILA ¿BANIĆ, BRUNO WAGNER, BARBARA ALBERT, ANTONIN SVABODA, CRISTIAN NICOLESCU, ELS VANDEVORST, ROMAN PAUL, GERHARD MEIXNER, EWA PUSZCZYŃSKA, NICOLAS ESCHBACH, MARGOT JUVÉNAL, SIMON GABRIELE, INGUNN SUNDELIN, ERIC VOGEL, IBRAHIM EREN.
(RECENSIONE DI CATELLO MASULLO ): Una della pagine più nere della storia (peraltro più volte non esaltante anche in altre situazioni) dei caschi blu dell’ONU, quella di Srebrenica, del luglio del 1995, quando gli abitanti della città, bosniaci mussulmani, per sfuggire alla avanzata delle armate serbe del generale Mladic, si erano rifugiati nella sede ONU. Dove avevano trovato promesse solenni di sicurezza. Salvo essere invece consegnati alle truppe serbe, che, divisi donne e bambini da uomini e ragazzi adolescenti, hanno trucidato questi ultimi a sangue freddo, in un numero superiore alle ottomila unità, in uno dei pogrom di “pulizia” etnica più atroci e vergognosi del secolo scorso. Il film, scritto e diretto dalla regista di Sarajevo Jasmila Žbanić, già vincitrice dell’Orso d’Oro a Berlino con l’esordio “Il segreto di Esma” nel 2006, di grande sforzo produttivo, con il concorso di ben 9 paesi (BOSNIA-ERZEGOVINA, AUSTRIA, ROMANIA, OLANDA, GERMANIA, POLONIA, FRANCIA, NORVEGIA, TURCHIA), e’ potentissimo. Un vero cazzotto nello stomaco. Atroce, agghiacciante, toccante e coinvolgente. Senza scivolare mai nel retorico, e’ sempre vero e palpitante. Con una protagonista che buca lo schermo ad ogni fotogramma, Jasna Đuričić, già in odore di Coppa Volpi. Da non perdere.
Valutazione sintetica : 8