The Disciple (RECENSIONE DI ASSUNTA MASULLO )
(sinossi e credits da cinematografo.it)
INDIA – 2020
Sinossi : Sharad Nerulkar ha deciso di consacrare la sua vita a diventare un interprete di musica classica indiana, un’impresa faticosa, con una tradizione millenaria, in cui solo pochi riescono. Ad iniziarlo è stato suo padre e lui, con sincerità e disciplina, giorno dopo giorno si impegna incondizionatamente nel percorso artistico per inseguire il proprio sogno. Con grande sforzo per raggiungere i massimi livelli, Sharad riesce a farsi strada nei misteri e nei rituali sacri delle leggende musicali del passato. Tuttavia, con il passare degli anni, dovrà confrontarsi e scendere a compromessi con la complessa realtà della Mumbai contemporanea e con il percorso che ha scelto. Un difficile cammino che lo porterà a trovare la sua voce autentica, nella musica e nella vita.
- Regia:
- Attori:
– Sharad,
– Guruji,
– Maai,
– Sneha,
– Padre di Sharad,
– Tejas,
– Ajji,
– Kishore,
– Shaswati Bose,
– Rajan Joshi
- Sceneggiatura: Chaitanya Tamhane
- Fotografia: Michal Sobocinski
- Musiche: Aneesh Pradhan
- Montaggio: Chaitanya Tamhane
- Scenografia: Pooja Talreja, Ravin D. Karde
- Costumi: Sachin Lovalekar
- Effetti: Pawasut Chatmaleerat
- Suono: Anita Kushwaha, Naren Chandavarkar
- Durata: 128′
- Colore: C
- Genere: DRAMMATICO
- Specifiche tecniche: DCP. 4K (1:2.39)
- Produzione: VIVEK GOMBER PER ZOO ENTERTAINMENT PVT.
NOTE
– PREMIO PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA ALLA 77. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2020).
– TRA I PRODUTTORI ESECUTIVI FIGURA ANCHE ALFONSO CUARÓN.
(RECENSIONE DI ASSUNTA MASULLO ):. Chaitanya Tamhane aveva messo in mostra il suo talento di fine osservatore del costumi indiani nel suo precedente “The Court”. Con questo “The Disciple”alza la sua asticella dell’ambizione, andando ad approfondire temi alti, come l’essenza dell’arte, il talento, l’apprendistato. Di nuovo e’ la dimensione umana il suo focus. Dal suo film precedente deve essere stato fulminato il grande Alfonso Cuaron, che e’ diventato il mentore del giovane regista indiano, fino a produrre questo suo ultimo film. Di assoluto interesse sociologico ed antropologico. Anche se rischia, a tratti, di perdere il contatto con l’attenzione dello spettatore occidentale, lontano da quella cultura.
Valutazione sintetica : 7/7.5