Martedì 29 settembre, alle ore 18, verrà presentato alla Casa del Cinema di Roma il volume di Felice Laudadio Ritratti e autoritratti. Cinema teatro tv e la battaglia delle idee, edito da CSC e Rubbettino. Il libro raccoglie interviste e interventi pubblicati dal Presidente del CSC tra il 1974 e il 1983, quando lavorava come critico e cronista di cinema e di televisione al quotidiano «l’Unità»: infatti alla presentazione, oltre allo stesso Laudadio, saranno presenti due vecchi suoi colleghi di quel giornale, David Grieco e Alberto Crespi, coordinati da Enrico Magrelli. L’elenco degli intervistati, in rigoroso ordine di apparizione, comprende Franco Cristaldi, Roberto Benigni, Marco Ferreri, Giorgio Strehler, Jurij Ljubimov, Carla Gravina, Vittorio Gassman, Elio Petri, Mariangela Melato, Ugo Gregoretti, Mario Monicelli, Renzo Arbore, Ugo Tognazzi, Duccio Tessari, Francesco Maselli, Claudia Cardinale, Rodolfo Sonego, Lea Massari, Alberto Lattuada, Ansano Giannarelli, Catherine Spaak, Flavio Bucci, Tino Buazzelli, Monica Vitti, Luigi Zampa, Dino Risi, Giuliano Montaldo, Gian Maria Volonté, Nino Manfredi, Sylvano Bussotti, Stefania Sandrelli, Ettore Scola, Luigi Comencini, Marcello Mastroianni, Cesare Zavattini, Paolo Villaggio, Gigi Proietti, Marco Bellocchio, Federico Fellini, Alessandro Blasetti, Lilla Brignone, Katharine Hepburn, Bernardo Bertolucci, Georges Wilson, Laura Morante, Monica Guerritore, Giuliana De Sio, Ingrid Thulin, Franco Brusati, Alberto Sordi, Jeanne Moreau, Margarethe von Trotta. A queste interviste si aggiungono alcuni articoli su “casi” culturali e politici dell’epoca, legati alla messa in onda quasi contemporanea di Mistero buffo di Dario Fo e del Gesù di Nazareth di Franco Zeffirelli, al lavoro in tv di Carmelo Bene e Maurizio Costanzo, fino alle prime avvisaglie di quella che diventerà la terribile vicenda di Enzo Tortora. Emerge dalla “rilettura” di questi articoli la loro sorprendente (e angosciosa) attualità, come scrive Laudadio stesso nella sua introduzione: «Nelle cicliche crisi del cinema italiano – “crisi”: parola ricorrente che ascolterò molte volte dalle bocche di decine dei cineasti intervistati nelle pagine che seguono –, quella degli anni Settanta-Ottanta del XX secolo è tristemente somigliante, per ragioni ovviamente del tutto diverse da quelle di allora, alla gravissima crisi nella quale stanno oggi precipitando, ovunque, il cinema e tutto il mondo dell’audiovisivo ma anche del teatro, della musica, delle arti, dell’editoria. In qualche modo se ne uscirà – certo – ma sarà durissima».
Il volume, in vendita al prezzo di 18 euro, ha la prefazione di Walter Veltroni.
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Alberto Crespi