Francesco RECENSIONE DI CATELLO MASULLO

FESTA DEL CINEMA DI ROMA 15 / 25 OTTOBRE 2020

Sinossi e credits da cinematografo.it

Francesco RECENSIONE DI CATELLO MASULLO

USA, REPUBBLICA CECA – 2020

Sinossi : Attraverso la figura e il lavoro di papa Francesco, il film ci mostra un percorso per tentare di comprendere quali azioni compiere per lasciare un futuro migliore alle generazioni a venire, soprattutto sulle sfide più urgenti del nostro secolo: il cambiamento climatico, il fenomeno delle migrazioni e dei rifugiati, la ricerca della pace e della tolleranza tra le religioni, la giustizia di genere e di identità, la salute e l’uguaglianza sociale ed economica. Con interviste esclusive a Sua Santità Papa Francesco, Sua Santità Papa Emerito Benedetto XVI, Mark Kennedy Shriver, Suor Norma Pimentel, Juan Carlos Cruz e molti altri.

  • Regia:

Evgeny Afineevsky

  • Durata: 118′
  • Colore: C
  • Genere: DOCUMENTARIO
  • Produzione: EVGENY AFINEEVSKY, DEN TOLMOR, ERIC ESRAILIAN TERI SCHWARTZ PER AFINEEVSKY-TOLMOR, UCLA SCHOOL OF THEATER, FILM AND TELEVISION, PFX POSTPRODUCTOIN, VISUAL EFFECTS STUDIO, IN ASSOCIAZIONE CON DIAMOND DOCS

NOTE

– EVENTO SPECIALE ALLA XV FESTA DEL CINEMA DI ROMA (2020).

RECENSIONE DI CATELLO MASULLO:

Ha ragione Laura Delli Colli, Presidente della Fondazione Cinema per Roma, con una delle sue battute più azzeccate, alla conferenza stampa di chiusura della Festa ha detto che questa eccezionale e straordinaria 15esima edizione e’ stata illuminata da due “Francesco”, Totti e Papa Bergoglio, se l’accostamento non possa essere percepito come irriguardoso, perché in effetti non lo e’. Per costruire questo ritratto del Santo Padre, ad Evgeny Afineevsky ci sono voluti 3 anni di ricerche e di duro lavoro. Il risultato e’ davvero stupefacente. Un capolavoro. Ne esce un gigante mondiale. In un’epoca in cui le leadership mondiali traballano, Papa Bergoglio svetta su tutti per autorevolezza, per coraggio, per capacità di incidere e cambiare (in meglio) la realtà che lo circonda. Per indirizzare le politiche mondiali verso un mondo migliore, e sostenibile per le nuove generazioni. In cui al centro sia l’essere umano, senza distinzioni di razza, religione, censo, orientamento sessuale. Ma con la dignità dell’essere umano, da preservare come bene supremo. Emergono, rifuggendo da ogni agiografia, vere e proprie rivoluzioni copernicane nella dottrina della Chiesa cattolica. Dalla pietra tombale messa una volta per tutte sugli abusi sessuali perpetrati dai religiosi, senza tolleranze, senza insabbiamenti, senza ipocrisie. Alla considerazione dei gay come persone così create da Dio, amate da Dio per come sono e che meritano rispetto e considerazione e meritano di fare famiglia (senza mai, accuratamente, però, pronunciare la parola “matrimonio”). Parole definitive sul genocidio egli armeni. Presa di posizione chiara e senza infingimenti a difesa degli ultimi, dei deboli, dei perseguitati, indipendentemente dalla loro fede, razza, ecc. (il caso degli islamici Rohingya, e di tutti i rifugiati, a cominciare di quelli di Lampedusa, non a caso, prima visita del suo pontificato). Il film si apre e si chiude sulla immagine, potentissima, che e’ andata sulle tv di tutto il mondo, del Santo Padre che, da solo, attraversa a piedi, faticosamente, una piazza S. Pietro spettralmente vuota, di notte, in pieno lockdown, con un selciato livido di pioggia. Un dimostrazione di forza sovraumana e di empatia universale per il dolore del mondo. Da non perdere.

   VALUTAZIONE SINTETICA : 9