FESTA DEL CINEMA DI ROMA 15 / 25 OTTOBRE 2020
(Sinossi e credits da cinematografo.it)
Il discorso perfetto RECENSIONE DI ROSSELLA POZZA
Le discours
FRANCIA – 2020
Sinossi : Una lunga e snervante cena in famiglia, con discussioni “entusiasmanti” che vertono su un portatovaglioli a forma di gallo, sui vantaggi del riscaldamento a pavimento e sui più classici luoghi comuni. Chi non ha mai sentito il bisogno in una situazione del genere di perdersi nei suoi pensieri? Adrien si isola e aspetta. Aspetta che Sonia risponda al suo sms e metta fine alla “pausa” che gli ha concesso da un mese. Ma proprio in questo momento Ludo, il suo futuro cognato, gli chiede di fare un “semplice discorsetto” per il suo matrimonio! Adrien va nel panico. E se invece proprio questo discorso fosse alla fine la cosa migliore che poteva capitargli e gli permettesse di rimettersi in gioco?
- Regia:
- Attori:
– Adrien,
– Sonia,
– Ludo,
– Sophie,
– Padre,
– Madre,
,
,
,
,
,
,
- Soggetto: Fabrice Caro – (romanzo)
- Sceneggiatura: Laurent Tirard
- Fotografia: Emmanuel Soyer
- Musiche: Mathieu Lamboley
- Montaggio: Valérie Deseine
- Scenografia: Arno Roth (Arnaud Roth)
- Costumi: Maïra Ramedhan Levi
- Suono: Éric Devulder, Alexandre Fleurant, Olivier Dô Hùu
- Aiuto regia: Laurent Tirard
- Altri titoli:
The Speech
Il discorso
- Durata: 88′
- Colore: C
- Genere: COMMEDIA
- Specifiche tecniche: SCOPE
- Tratto da: romanzo “Il discorso” di Fabrice Caro (ed. Nottetempo)
- Produzione: OLIVIA LAGACHE PER LES FILMS SUR MESURE, LE PACTE, FRANCE 2 CINÉMA, SCOPE PICTURES
- Distribuzione: I WONDER PICTURES UNIPOL BIOGRAFILM COLLECTION
- Data uscita 23 Dicembre 2020
NOTE
– SELEZIONE UFFICIALE AL 73. FESTIVAL DI CANNES (2020).
– SELEZIONE UFFICIALE ALLA XV FESTA DEL CINEMA DI ROMA (2020).
– REALIZZATO CON IL SOSTEGNO DI: TAXSHELTER DU GOUVERNEMENT FÉDÉRAL BELGE VIA SCOPE INVEST ; CON LA PARTECIPAZIONE DI: CANAL+, C8, CINÉ+, LE PACTE, CINEVENTURE 5, LA BANQUE POSTALE IMAGE 13, CINÉMAGE 14, CINÉCAP 3.
RECENSIONE DI ROSSELLA POZZA
La Festa di Roma ci regala un altro film selezionato per il festival di Cannes 2020 e che non abbiamo potuto vedere a causa della pandemia. Un commedia brillantissima. Piena di trovate davvero gustose, il protagonista che parla direttamente in camera o fuori campo, mentre si trova con gli altri comprimari, che vengono magicamente congelati, senza alcun effetto speciale, ma solo grazie al loro essere grandi attori. Il pianoforte che commenta con le sue sonorità che appare e scorre nelle scene, ecc. il film gioca bene con i toni del surreale con venature di grottesco e di farsesco. La tecnica di mettere in scena l’imbranato imbarazzato e’ efficace come quella della vecchia buccia di banana, lo spettatore scoppia a ridere automaticamente, perché istintivamente si compiace di non essere caduto sulla buccia di banana e di non trovarsi nel ruolo dell’imbarazzo dell’imbranato. Da non perdere.
Curiosità, ho detto al regista e protagonista : “vorrei ringraziarvi per questo film scoppiettante, ironico che mi ha fatto diventare più comprensiva verso i tic e le piccole manie degli altri e che mi ha fatto vedere anche i miei difetti di nonna e di madre, come vedersi in uno specchio. Nell’ascoltare rapita il ripetere continuo degli stessi aneddoti da parte del marito, si capisce il segreto di un amore così longevo”. Questo il commento del protagonista Benjamin Lavernhe : “Grazie. Abbiamo passato 15 giorni a tavola a mangiare agnello e torte al cioccolato. Eravamo stanchi. L’agnello alle 8 di mattina…. avevamo 4 giorni di discorsi in una sala con un vero pubblico. Due scene del discorso incubo e quello brillante. C’era già nella sceneggiatura. Erano scene in cui ho capito che avrei potuto improvvisare. Dovevo scegliere un percorso. Adoro improvvisare. Abbiamo anticipato al parte ginnica del mio intervento. Tutto era previsto. E’ stato deciso che potevo anche fare il mago. Per essere ancora più brillante. Era l’occasione per divertirsi e cercare un percorso da seguire. Ho cercato su internet i discorsi catastrofici. Avevo scritto piccole tappe su un pezzo di carta e poi Laurent mi ha lasciato improvvisare. Anche a tavola mi e’ piaciuto, ma la macchina era vicina. Era più strutturata”.
VALUTAZIONE SINTETICA : 7.5