The Jump, RECENSIONE DI CATELLO MASULLO

FESTA DEL CINEMA DI ROMA 15 / 25 OTTOBRE 2020

Selezione Ufficiale

The Jump, RECENSIONE DI CATELLO MASULLO

Lituania, Lettonia, Francia 2020 84 min. Lingua: Lituano, Inglese Subtitle: Inglese

Regista

 

Giedrė Žickytė

Classe 1980, Giedrė Žickytė, documentarista e produttrice lituana, si è laureata in arti visive presso l’Accademia d’arte di Vilnius. I suoi film sono stati selezionati in numerosi festival internazionali. Il suo ultimo documentario, il corto I’m Not from Here (codiretto con M. Alberdi), ha ottenuto una nomination agli European Film Academy Awards nel 2016, mentre il lungometraggio Master and Tatyana è stato premiato per la miglior regia, fotografia e montaggio ai Lithuanian Film Academy Awards Silver Crane nel 2015. Nel 2016 ha ricevuto una statua di San Cristoforo dal consiglio comunale di Vilnius per i meriti conseguiti in ambito cinematografico ed è stata nominata ai Lithuanian Global Leaders Awards.

 

Sinossi

Negli anni settanta, durante la guerra fredda, una motovedetta americana e una nave sovietica si incontrano al largo della costa orientale degli Stati Uniti per parlare dei diritti di pesca nell’Atlantico. Nel frattempo, mentre i comandanti sovietici sono a bordo della nave della guardia costiera statunitense dove si tengono i colloqui, un marinaio lituano salta gli oltre tre metri di acqua gelida che separano le barche. Atterrando sul ponte della nave americana, chiede disperatamente asilo. Sebbene tentino, gli americani alla fine non riescono a fornirgli la protezione richiesta e ai sovietici è permesso di catturarlo e riportarlo sulla loro nave. Ma questo è solo l’inizio della storia.

NOTE DI REGIA La libertà è un tema ricorrente nei miei film. Forse perché sono figlia del periodo del cambiamento. Sono nata in Unione Sovietica ma il mio paese, la Lituania, è diventato indipendente quando avevo dieci anni. Da quel momento la vita mi è cambiata del tutto. È per questo che sto ancora cercando di capire come si vive all’interno di un sistema totalitario, attraverso le storie drammatiche di quello strano periodo, analizzandole alla luce dei tempi che viviamo. A volte mio figlio mi chiede: “Mamma, raccontami di quando la Lituania non era ancora libera”. Adesso ha la stessa età che avevo io allora. L’America, ad esempio, per chi viveva in Unione Sovietica sembrava un paradiso irraggiungibile. Per le persone che oggi vivono in Occidente queste storie possono sembrare episodi isolati, invece sono universali: racchiudono il dramma di chi trascorre una vita in cattività, il più semplice dei desideri, quello di aspirare a una vita migliore, e con questo il dramma di vivere quella speranza. La storia del marinaio simboleggia le storie delle migliaia di migranti di tutto il mondo che, allora come adesso, continuano a cercare la libertà e quella stessa speranza di un futuro migliore.

Cast and Crew

Regia: Giedrė Žickytė
Sceneggiatura: Giedrė Žickytė
Fotografia: Rimvydas Leipus,Valdis Celmins
Montaggio: Thomas Ernst, Danielius Kokanauskis
Musica: Giedrius Puskunigis
Suono: Jonas Maskvytis
Produttore: Uldis Cekulis, Giedrė Žickytė
Co-produttore: Catherine Simeon
Produzione: Moonmakers, VFS Films
Co-produzione: Faites un voeu
Distribuzione internazionale: MetFilm Sales

 

 RECENSIONE DI CATELLO MASULLO:

Una storia sconosciuta ai più, anche ai lituani. Di grande interesse. E molto significativa ed esemplare. Il protagonista e’ davvero incredibile. Di grande vitalità, ancora oggi. La giovane regista ci ha messo un anno e mezzo per avere il permesso dalle forze armate degli Usa per portare il protagonista sulla nave che fu oggetto della vicenda. E sulla quale si e’ scatenato in una ricostruzione spettacolare. Ne valeva davvero la pena. Da non perdere.  

Curiosità : ho chiesto alla regista : “quando la  vicenda si e’ svolta era già stata siglata e approvata da tutti i paesi la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, che sancisce il diritto per ogni essere umano di poter lasciare liberamente il proprio paese e potervi tornare. Un diritto che ha trovato applicazione con molte difficoltà. Crescenti nel tempo. La storia di questo film che insegnamento può essere per i migranti di oggi? “

La risposta di Giedrė Žickytė : “e’ questo l’aspetto triste della storia. Possiamo dichiarare che tutti hanno diritto di lasciare il proprio paese e farvi ritorno. In Usa, società democratica, c’e’ stata reazione a questa ingiustizia. Non abbiamo trovato le stesse reazioni in società non democratiche. In Usa c’e’ la possibilità  di dimostrare e parlare”.

VALUTAZIONE SINTETICA : 7.5/8