Lezioni di Persiano (Recensione di Catello Masullo )
Sinossi e credits da cinematografo.it
Lezioni di Persiano
Persischstunden
GERMANIA, BIELORUSSIA, RUSSIA – 2020
Sinossi : 1942. Siamo nella Francia occupata. Gilles viene arrestato da soldati della SS insieme ad altri ebrei, e trasportato in un campo di transito in Germania. Riesce a salvarsi, giurando alle guardie che non è ebreo, ma persiano. Questa bugia salva temporaneamente Gilles, ma lo trascina in una impresa che potrebbe costargli la vita: insegnare il farsi a Koch, l’ufficiale responsabile delle cucine del campo, che sogna di aprire un ristorante in Iran appena la guerra sarà finita. Grazie ad un trucco ingegnoso, Gilles riesce a sopravvivere inventando ogni giorno parole di persiano e insegnandole a Koch. L’insolita relazione fra i due uomini solleva le gelosie di altri prigionieri e di altre guardie delle SS nei confronti di Gilles. E mentre i sospetti di Koch aumentano di giorno in giorno, Gilles si rende conto che non sarà in grado di mantenere a lungo il suo segreto…
- Regia:
- Attori:
– Gilles,
– Klaus Koch,
– Max,
– Elsa,
– Comandante,
– Jana,
– Paul,
– American Soldier,
– American Investigator,
– Marco
- Soggetto: Wolfgang Kohlhaase – (racconto)
- Sceneggiatura: Ilja Zofin
- Fotografia: Vladislav Opelyants
- Musiche: Evgueni Galperine, Sacha Galperine
- Montaggio: Vessela Martschewski, Thibault Hague
- Scenografia: Dmitriy Tatarnikov, Vlad Ogai
- Costumi: Alexey Kamyshov
- Suono: Boris Voyt
- Altri titoli:
Persian Lessons
- Durata: 127′
- Colore: C
- Genere: DRAMMATICO
- Specifiche tecniche: (1:2.39)
- Tratto da: racconto “Erfindung einer Sprache” di Wolfgang Kohlhaase
- Produzione: ILYA STEWART, MURAD OSMANN, PAVEL BURIA, ILYA ZOFIN, VADIM PERELMAN, TIMUR BEKMAMBETOV, RAUF ATAMALIBEKOV PER HYPE FILM, LM MEDIA, ONE TWO FILMS, BELARUSFILM
- Distribuzione: ACADEMY TWO
- Data uscita 5 Novembre 2020
NOTE
– PRESENTATO NELLA SEZIONE ‘SPECIAL’ AL 70.MO FESTIVAL DI BERLINO (2020).
(RECENSIONE DI CATELLO MASULLO ): “Si pensa che sull’olocausto degli ebrei nei campi di sterminio (e non solo) si sia scritto, detto, rappresentato e filmato tutto. Salvo ricredersi ogni volta che ci si trova di fronte ad una nuova opera originale. Che racconta una storia nuova o rappresenta un diverso punto di vista. Non fa eccezione questo splendido “Lezioni di persiano”. Costruito con una drammaturgia precisa ed impeccabile, con la struttura del thriller, risulta avvincente e coinvolgente. Con una pregevole dose di humour raffinato e pungente. Riesce a toccare le corde dell’anima come pochi, con una apoteosi emozionale nel finale, da antologia. Poderosa metafora sulla necessità di mantenere viva la memoria sull’olocausto. E anche una ulteriore lezione : investire (molto) sulla educazione, sulla formazione e sulla cultura delle proprie genti , come fanno gli ebrei da oltre duemila anni, e’ il migliore investimento che si possa fare. La cultura ti può salvare la vita. Da non perdere.
Valutazione sintetica : 7.5/8