L’accessibilità tramite la sottotitolazione è un diritto
“Sottotitolare”, la professione del futuro
legata alla cultura, all’intrattenimento e all’inclusione
Un nuovo lavoro, un curriculum professionale ben preciso per entrare a far parte di un “diverso” e urgente nuovo modo di comunicare nel settore della cultura che va dal cinema, al teatro, ai musei, alla scuola. Il Progetto europeo LTA (Live Text Access), che coinvolge 8 partner internazionali particolarmente attivi nella ricerca volta a garantire ai soggetti con disabilità sensoriali la fruibilità di contenuti audiovisivi ed eventi dal vivo, sta lavorando alla progettazione del nuovo profilo curriculare.
La crescente emergenza dettata dal Covid 19 ha rivoluzionato il mondo della comunicazione in tutti i settori, ponendo anche l’annoso problema della inclusione delle persone con disabilità. In molti si sono trovati a dover organizzare eventi, festival, o anche semplici riunioni, incontri di lavoro, attività didattiche con tecnologie e professionalità non sempre idonee all’occasione.
Durante l’incontro “L’Accessibilità come Diritto Umano: la sottotitolazione intralinguistica in tempo reale e la prospettiva dell’utente finale”, organizzato da Sub-Ti Access, collegato al Progetto europeo LTA i relatori hanno, infatti, evidenziato come la pandemia del COVID-19 abbia accentuato la necessità di rendere i contenuti sempre più accessibili.
L’obiettivo del progetto LTA, co-finanziato dal programma Erasmus+ della Commissione Europea, è quello di promuovere una formazione uniforme nel campo della sottotitolazione intralinguistica in Europa, definendo un curriculum con competenze certificate per sottotitolatori intralinguistici che producono i sottotitoli in tempo reale. Grazie al progetto verranno creati anche materiali didattici specifici, che saranno resi disponibili a chiunque sia interessato a intraprendere tale percorso professionale.
Oltre ai partner del progetto sono intervenuti rappresentanti di importanti istituzioni europee come EDF (European Disability Forum), il forum europeo delle disabilità che comprende 100 organizzazioni di persone con disabilità e rappresenta circa un milione di persone disabili, EFHOH (European Federation of Hard of Hearing People), la federazione europea dei sordi, ed ACPA, associazione catalana per la promozione dell’accessibilità.
“I servizi di sottotitolazione live sono sempre più richiesti – ha spiegato Federico Spoletti di Sub-Ti Access – soprattutto dopo l’adozione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, il European Accessibility Act e la Direttiva sui Servizi di Media Audiovisivi(AVMSD). In Europa però gli standard formativi dei sottotitolatori dal vivo variano sensibilmente e la professione non è ancora riconosciuta ufficialmente.”
“L’art. 7 della Direttiva sui Servizi di Media Audiovisivi riguarda l’accessibilità dei contenuti dei media audiovisivi tradizionali, come le trasmissioni televisive, ma anche i media più recenti, come i servizi on-demand, tipo Netflix, Amazon Prime, ecc., che tutti noi utilizzano molto, soprattutto dall’inizio della pandemia… Purtroppo – ha osservato Mher Hakobyan dell’EFD– la direttiva non copre le piattaforme di condivisione, quindi chi pubblica video su Facebook non è tenuto a fornire sottotitoli, traduzione nella lingua dei segni, audiodescrizione ecc.”.
“Per gli eventi virtuali c’è bisogno di alcune linee guida (…) Servono anche linee guida per la sottotitolazione da remoto. Chi usufruisce della sottotitolazione intralinguistica ha bisogni diversi e ogni piattaforma dovrebbe offrire opzioni diverse”. ha segnalato Aïda Regel Poulsen dell’EFHOH -, molte aziende offrono un riconoscimento vocale automatico spesso non corretto e per questo serve la sottotitolazione intralinguistica in tempo reale(…) I sottotitolatori intralinguisti devono quindi essere qualificati. Se serve più sottotitolazione intralinguistica, allora serve una maggiore formazione per i sottotitolatori. È per questo che il progetto LTA è così importante”.
Joan Bestard dell’Associazione Catalana per la Promozione dell’Accessibilità ha parlato dell’importanza della promozione dei servizi accessibili, segnalando problemi e difficoltà legati ai sottotitoli e alle persone con disabilità uditive, emersi durante la pandemia. “Normalmente, le piattaforme per videochiamate venivano usate in contesti informali, ad esempio tra parenti. In questi ultimi mesi invece sono state utilizzate soprattutto per riunioni di lavoro e lezioni scolastiche. Come tutti sappiamo, molte piattaforme forniscono sottotitoli automatici tutt’altro che perfetti. Alcune informazioni, infatti, spesso si perdono per strada. Un tipico problema dei software di sottotitolazione automatica, ad esempio, è il riconoscimento dei nomi propri o dei linguaggi specialistici. Questi termini sono estremamente importanti all’interno dei contesti didattici e lavorativi. La sottotitolazione effettuata in tempo reale da un sottotitolatore, invece, è il modo migliore per ottenere sottotitoli di qualità”.
Tutti i relatori hanno riconosciuto l’importanza della sottotitolazione “live” svolta in modo professionale da parte di operatori specializzati, tenuto conto dei vari contesti in cui è richiesta, ad esempio le trasmissioni televisive – di cui ha parlato Julia Borchert di ZDF Digital– i festival cinematografici e altri eventi culturali – oggetto dell’intervento di Enrico Pigliacampo di Sub-Ti Access – il settore educativo– di cui ha parlato Silvia Velardi della SSML.
Della definizione dei nuovi profili professionali nella sottotitolazione in tempo reale, della creazione dei contenuti didattici e della valutazione dei materiali stessi hanno trattato rispettivamente Rocio Bernabé Caro della SDI-Hochschule für Angewandte Sprachen di Monaco di Baviera, Wim Gerbecksdi Velotype ed Estella Oncinsdell’UAB (Universitat Autònoma de Barcelona)