Lezioni di Persiano, recensione di Luciana Burlin
- Regia: Vadim Perelman
- Attori: Nahuel Pérez Biscayart= Gilles, Lars Eidinger= Klaus Koch,
- Soggetto: Wolfgang Kohlhaase– (racconto)
- Sceneggiatura: Ilja Zofin
- Fotografia: Vladislav Opelyants
- Musiche: Evgueni Galperine, Sacha Galperine
- Montaggio: Vessela Martschewski, Thibault Hague
- Scenografia: Dmitriy Tatarnikov, Vlad Ogai
- Costumi: Alexey Kamyshov
- Suono: Boris Voyt
- Durata:127′
- Genere:DRAMMATICO
- Tratto da:racconto “Erfindung einer Sprache” di Wolfgang Kohlhaase
- Produzione:ILYA STEWART, MURAD OSMANN, PAVEL BURIA, ILYA ZOFIN, VADIM PERELMAN, TIMUR BEKMAMBETOV, RAUF ATAMALIBEKOV PER HYPE FILM, LM MEDIA, ONE TWO FILMS, BELARUSFILM
- Distribuzione:ACADEMY TWO
La storia è tratta da un bel racconto di Wolfgang Kohlhaase e nonostante abbia dell’incredibile, emoziona ed affascina anche per la bravura dei due protagonisti abilmente diretti dal regista ucraino Vadim Perelman. Gilles è un ebreo belga, che viene arrestato dalle SS e trasportato in un campo di transito in Germania. Durante il percorso scambia per pietà con un altro prigioniero il suo panino con un libro di poesie in persiano, gesto che lo salverà perché giurerà alle guardie che non è ebreo, ma persiano. La bugia però lo trascina in una incredibile lotta per la sopravvivenza. Infatti al campo l’ufficiale responsabile delle cucine, Koch, vorrebbe aprire, a guerra finita, un ristorante tedesco a Teheran e per questo vuole imparare il farsi. Gilles quindi per sopravvivere è costretto ad inventarsi, a ricordare continuamente parole per insegnarle al comandante fino ad arrivare ad una vera e propria conversazione. L’importanza di una lingua, la memoria, la capacità di trovare soluzioni anche apparentemente folli nei momenti di difficoltà sono i temi principali di questo bel film, la lingua è conoscenza dell’altro e di se stesso, è comunicazione vera, la memoria è ricordo di come ero prima della perdita dell’umanità. Per questo Perelman non si limita a parlare di nazismo, ma di cosa potrebbe accadere in ogni luogo ed in ogni momento in una situazione simile. Luciana Burlin