Amo la tempesta RECENSIONE DI ANNA PICCINI
(credits e sinossi da cinematografo.it )
Sinossi : Nord Italia. Angelo è uno dei tanti padri che negli ultimi anni hanno visto i loro figli fuggire all’estero in cerca di opportunità lavorative e un futuro migliore, lontano da un Paese decadente e in crisi economica. Autista di scuolabus, vessato sul lavoro, Angelo vaga alla ricerca di un impiego per il figlio, non arrendendosi alla speranza di farlo tornare a casa e vivere accanto a lui. Durante le ricerche scopre che l’insopprimibile senso per l’unità familiare non è sopravvissuto solo in lui, ma in tutta la gente che lo circonda. Un intero quartiere, composto da genitori abbandonati, si sta mobilitando per compiere un’impresa disperata quanto immaginifica: rapire e riportare in Italia i propri figli, che per talento e qualifiche potrebbero riavviare la macchina produttiva italiana. Rapirne uno per attirarne cento. Parte quindi alla volta della Germania verso il più inaspettato viaggio della sua vita.
- Regia:
- Attori:
– Angelo,
– Marina,
– Politico,
– Vincenzo, padre,
– Carlo, padre,
– Tato,
– Madre di Federico,
– Padre di Laura,
– Parroco,
– Padre di Andrea,
– Libero,
,
– Andrea,
– Sofia,
– Laura,
– Isabella,
– Federico,
– Giulio,
– Eduardo, padre
- Soggetto: Maurizio Losi
- Sceneggiatura: Maurizio Losi
- Fotografia: Fabio Possanzini
- Montaggio: Maurizio Losi
- Scenografia: Andrea Parisi
- Costumi: Valentina Carcupino
- Suono: Tommaso Danisi
- Durata: 102′
- Colore: C
- Genere: COMMEDIA, DRAMMATICO
- Produzione: EXEN FILMS S.R.L. IN COLLABORAZIONE CON LOMBARDIA FILM COMMISSION E BAYERN FILM COMMISSION
- Distribuzione: DERIO DI PUMPO
- Data uscita 6 Agosto 2020
RECENSIONE DI ANNA PICCINI: Opera prima di Maurizio Losi, girato nel 2015 e messo nel freezer con altri film che non sono mai arrivati alla distribuzione. Ci voleva una pandemia mondiale per scongelarlo e dare occasione di visibilità a questa opera di esordio promettente. Che gioca con sapienza i toni del grottesco, del surreale, del favolistico. Con un approccio originale e non banale. Una grande occasione per il noto comico caratteristico Nando Paone, per la prima volta assurto a protagonista assoluto in un ruolo drammatico. Scommessa vinta, con il dono della sottrazione. Cui non e’ estraneo un apprezzabile condimento di ironico straniamento. Gustosi alcuni camei di altri campioni del nostro cinema, ancorché un po’ sopra le righe. Merita una visione.
VALUTAZIONE SINTETICA COMPLESSIVA : 7