Rosa pietra stella (Recensione di Catello Masullo)
ITALIA – 2020
(sinossi e credits da cinematografo.it)
Sinossi: Carmela ha trent’anni, ha una figlia di undici anni, Maria. Vivono insieme ad Anna, sua madre, a Portici, alla periferia di Napoli. Bella e indomita Carmela cerca di trovare da sola il modo per tirare avanti, giorno per giorno, tra mille lavori precari. Finché non le capita l’occasione di fare affari con gli immigrati che popolano il dedalo di vicoli del centro antico di Napoli. Un girone infernale in cui pur di avere un permesso di soggiorno si è disposti a pagare per lavorare. Carmela si fa aiutare come può dalla sorella Nunzia e da Tarek, un uomo algerino dal cuore gentile.
- Regia:
- Attori:
– Carmela,
– Maria,
– Tarek,
– Anna,
– Nunzia,
,
– Biberon,
– Valeria,
– Fabiana,
,
- Sceneggiatura: Marcello Sannino, Giorgio Caruso, Guido Lombardi
- Fotografia: Alessandro Abate
- Musiche: Riccardo Veno
- Montaggio: Giogiò Franchini
- Scenografia: Antonio Farina
- Costumi: Rossella Aprea
- Suono: Daniele Maraniello
- Durata: 96′
- Colore: C
- Genere: DRAMMATICO
- Specifiche tecniche: DCP
- Produzione: ANTONELLA DI NOCERA, GAETANO DI VAIO, PIER FRANCESCO AIELLO PER PARALLELO 41, BRONX FILM, PFA FILMS; IN COLLABORAZIONE CON RAI CINEMA
- Distribuzione: PFA FILMS
- Data uscita 27 Agosto 2020
NOTE
– REALIZZATO CON IL SOSTEGNO: REGIONE CAMPANIA (PIANO CINEMA 2017 – BANDO FONDI POC), FILM COMMISSION REGIONE CAMPANIA, COMUNE DI PORTICI, MIBACT (CONTRIBUTO PER LO SVILUPPO DI SOGGETTI).
Recensione di Catello Masullo :
La factory napoletana del cinema non finisce di stupire con la facondia e la alta qualità delle produzioni. E’ la vota dell’opera di esordio di Marcello Sannino, totalmente convincente. Una storia spietata di precarietà permanente in una esistenza di strenua lotta per la sopravvivenza. Con l’incombenza di un senso di ineluttabile inadeguatezza ai compiti imposti dalla responsabilità di essere madre. Il film rappresenta con una credibilità inscalfibile il rancore della piccola protagonista, la straordinaria Ludovica Nasti de “L’Amica Geniale”, che nutre, profondo, verso la madre, una altrettanto insuperabile Ivana Lotito, per le condizioni di vita che le impone. Fino a farle pronunciare nei suoi confronti un implacabile, durissimo, lancinante : “Tu non sai fare la mamma!”. Un film, scomodo, urticante, capace di tenere lo spettatore sempre fuori della zona di conforto. Anche con una accorta e virtuosa colonna sonora, fatta di musiche angosciose, costruite con cigolii, mugolii elettronici, che sottolineano, raccontano, valorizzano, esaltano i momenti di maggiore patos. Ricerca accurata del linguaggio cinematografico, come nella scena dell’amplesso della protagonista con il sempre impeccabile Fabrizio Rongione, una metafora potentissima, di una doccia lisciviante, per togliersi di dosso lo schifo del precedente rapporto con il ricattatore/approfittatore. Da non perdere.
Valutazione Sintetica : 7.5