Sin Señas Particulares (recensione di Catello Masullo)

  1. TORINO FILM FESTIVAL (2020).

Sin Señas Particulares (recensione di Catello Masullo)

(Sinossi e credits da cnematografo.it)

MESSICO, SPAGNA – 2020

Sinossi : Magdalena non ha più notizie del figlio da quando, mesi prima, ha lasciato il Messico per andare negli Stati Uniti. Le autorità spingono perché Magdalena firmi un certificato di morte, ma l’incontro con un genitore in lutto spinge la donna a intraprendere un lungo viaggio per capire quale sia stato il destino del figlio. Magdalena incontrerà Miguel, un ragazzo costretto a rimpatriare dagli Stati Uniti, e con lui affronta la violenza e la desolazione di un paese profondamente cambiato.

  • Regia:

Fernanda Valadez

  • Attori:

Mercedes Hernández

Magdalena,

David Illescas

Miguel,

Juan Jesús Varela

Jesús

  • Altri titoli:

Identifying Features

  • Durata: 97′
  • Colore: C
  • Genere: DRAMMATICO
  • Specifiche tecniche: (1:2.35)
  • Produzione: JACK ZAGHA KABABIE, ASTRID RONDERO, FERNANDA VALADE,Z, YOSSY ZAGHA PER AVANTI PICTURES

NOTE

– PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA, MIGLIOR ATTRICE A MERCEDES HERNANDEZ AL 38. TORINO FILM FESTIVAL (2020).

RECENSIONE DI CATELLO MASULLO : Opera prima di Fernanda Valadez : un esordio fulminante. Un film secco, asciutto, durissimo. Senza fronzoli. Macchina fissa o poco mobile. Uno sguardo sincero e spietato al contempo. Che ritrae un Messico sanguinante e sanguinoso, aguzzino e criminale. Che impone enormi e supremi “sacrifici” ai suoi cittadini (potente la metafora secondo la quale la protagonista di chiami Madgalena ed il figlio di chiami Jesus). La cupezza della situazione e’ evocata da quelle di immagini. Sapienti. Dai colori sfumati. Con pochi e sobri richiami esoterici (con anche una significativa apparizione del diavolo). Straordinaria la protagonista Mercedez Hernandez, che aveva già lavorato con la regista, cui e’ andato il giusto riconoscimento con il Premio Speciale della Giuria quale migliore attrice. Da non perdere.

Curiosità, ho chiesto al regista : “Senza forzare l’eroismo dei suoi devastati personaggi, senza abusare dei dialoghi, con un buon uso dei luoghi reali e un’indubbia efficacia narrativa, Fernanda, concepisci una storia di dignità e integrità, una rivendicazione umanista in mezzo al dolore e all’orrore?”. La risposta di Fernanda Valadez : “Penso che il cinema in generale cerchi di collegarci ai personaggi attraverso una sensazione empatica. Certamente avere un rapporto empatico con la madre della persona scomparsa. Ma volevamo rappresentare la parte più scura, la violenza ed i rapimenti in Messico. La emergenza umanitaria ci ha portato a mostrare questa storia”.

VALUTAZIONE SINTETICA : 7.5