Lei mi parla ancora RECENSIONE DI ROSSELLA POZZA
(sinossi e credits da cinematografo.it)
ITALIA – 2021
Sinossi : Nino e Caterina sono sposati da sessantacinque anni e si amano profondamente dal primo momento che si sono visti. Alla morte di Caterina, la figlia, nella speranza di aiutare il padre a superare la perdita della donna che ha amato per tutta la vita, gli affianca Amicangelo, un editor con velleità da romanziere, per scrivere attraverso i ricordi del padre un libro sulla loro storia d’amore. Amicangelo accetta il lavoro solo per ragioni economiche e si scontra subito con la personalità di un uomo che sembra opposta a lui. Ma il rapporto tra i due diventerà ogni giorno più profondo fino a trasformarsi in un’amicizia sincera.
- Regia:
- Attori:
– Nino,
– Caterina,
– Caterina giovane,
– Nino giovane,
– Amicangelo,
– Elisabetta,
– Bruno,
– Clementina,
– Agente letterario,
– Giulio
- Soggetto: Giuseppe Sgarbi – (romanzo), Pupi Avati, Tommaso Avati
- Sceneggiatura: Pupi Avati, Tommaso Avati
- Fotografia: Cesare Bastelli
- Montaggio: Ivan Zuccon
- Scenografia: Giuliano Pannuti
- Costumi: Beatrice Giannini
- Colore: C
- Genere: BIOGRAFICO, DRAMMATICO
- Tratto da: liberamente tratto dal romanzo omonimo di Giuseppe Sgarbi (ed. Skira)
- Produzione: SKY ORIGINAL, PRODOTTO DA BARTLEBYFILM, VISION DISTRIBUTION, IN COLLABORAZIONE CON ANTONIO AVATI, LUIGI NAPOLEONE, MASSIMO DI ROCCO PER DUEA FILM
- Distribuzione: VISION DISTRIBUTION
- Data uscita 8 Gennaio 2021
NOTE
– REALIZZATO CON IL SOSTEGNO DI EMILIA-ROMAGNA FILM COMMISSION.
– IN PRIMA ASSOLUTA SU SKY CINEMA E IN STREAMING SU NOW TV DALL’8 FEBBRAIO (2021).
RECENSIONE DI ROSSELLA POZZA
Pupi Avati torna ai suoi temi ed alle sue terre, e fa di nuovo ancora centro. Con una delle sue opere più ispirate e riuscite. Nel film il sogno e la nostalgia si alternano, si danno il testimone, danzano, aleggiano, incrociano di continuo i piani temporali fino a mescolarli, si parlano, si confortano, si coccolano, si baciano, si abbracciano, si sorridono, sulla via dell’immortalità. Quest’anima era già nello splendido libro del papà di Elisabetta e Vittorio, Giuseppe Sgarbi, al quale non fa alcun “tradimento”. Avati riesce ancora una volta ad ottenere dai suoi attori le loro migliori interpretazioni di sempre. Straordinario e sorprendente un immenso Renato Pozzetto. Avati cita e fa sua il Cesare Pavese de : “L’uomo mortale, non ha che questo d’immortale. Il ricordo che porta e il ricordo che lascia”, e con questo film si guadagna un altro bel pezzo della sua immortalità. Da non perdere.
VALUTAZIONE SINTETICA : 8