COMUNICATO STAMPA
“CORTO DORICO FILM FEST”
XVII EDIZIONE
DAL 20 al 28 marzo 2021
“METAMORFOSI”
TUTTI I VINCITORI
Premio Stamira
“A Disappearance” di Laura Spini e Laurence Brook
Premio Nie wiem – miglior corto d’impegno sociale
ZHENG di Giacomo Sebastiani
Short on rights / A corto di diritti
Amnesty international award
MARTA di Julien e Benoit Verdier
Premio Cgs Acec “Sentieri di cinema”
ZHENG di Giacomo Sebastiani
Premio del pubblico
MALE FADAU di Matteo Incollu
Coop for movies
INVERNO di Giulio Mastromauro
Giuria Giovani Nazareno Re
MALE FADAU di Matteo Incollu
Premio ass. culturale la locura / giuria giovani
REBEL di Pier-Philippe Chevigny
Ucca giovani / Salto in lungo
EASY LIVING – LA VITA FACILE di Orso e Peter Miyakawa
Roma, 28 marzo 2021 – Sono stati assegnati ieri sera attraverso una diretta facebook sulla pagina di Corto Dorico e youtube (Argowebtv) tutti i premi della XVII edizione del Corto Dorico Film Fest, una delle vetrine più importanti e autorevoli del settore, che vede alla co-direzione artistica il regista e direttore della fotografia, Daniele Ciprì e lo sceneggiatore Luca Caprara.
A Disappearance di Laura Spini e Laurence Brook è il vincitore del Premio Stamira, assegnato dalla giuria di qualità composta dai registi Manetti bros., dall’attrice Serena Rossi e dal produttore Carlo Macchitella scelto «Per la capacità, attraverso una storia avvincente e un’interpretazione sorprendente, di emozionare e stupire. Il tutto in una confezione degna di un film di successo», si legge nella motivazione.
Inoltre, la giuria, dopo aver visionato i 7 corti finalisti e complimentandosi con tutti gli autori per la qualità di tutte le loro opere, ha deciso di dare una menzione speciale a Alihan Turkdemir e Emir Dincer, i bambini protagonisti di Pilgrims di Ali Asgari e Farnoosh Samadi, «per essere riusciti, in una selezione di corti piena di ottime interpretazioni, ad essere i più veri e i più coinvolgenti».
Il Premio Nie wiem, al miglior corto d’impegno sociale, è andato a Zheng di Giacomo Sebastiani con la seguente motivazione: «In che cosa consiste l’impegno sociale all’interno di un’opera così particolare come è il cortometraggio? Ogni anno l’associazione Nie Wiem, nel decidere collegialmente l’assegnazione del Premio, si pone questo quesito ma mai come quest’anno la risposta è stata facile di fronte a un’evidenza incontestabile. Il tema dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo fino alla sua riduzione in schiavitù, analizzato per di più all’interno di una comunità tradizionalmente chiusa e impermeabile, “altra” per eccellenza e “aliena” per antonomasia, eppure così vicina, addirittura “prossima” alla nostra come quella cinese, fa sì che il Premio Nie Wiem all’impegno sociale vada, quest’anno, a “Zheng” di Giacomo Sebastiani. Un piccolo film che, senza sacrificare la qualità della recitazione e della sceneggiatura, e con un climax narrativo che lascia anche spazio a una possibilità di redenzione, riesce inoltre, nell’atto stesso di girare con attori cino-italiani, ad aggiornare le tradizionali tematiche legate all’immigrazione compiendo un atto concreto di integrazione».
Zheng ha anche vinto il Premio Sentieri di Cinema della Giuria CGS Marche/ACEC Marche.
Per la sezione internazionale in collaborazione con Amnesty International Italia il Premio Short on rights / A corto di diritti – Amnesty international award è stato assegnato al corto Marta di Julien e Benoit Verdier. E una menzione speciale è stata conferita a La Historia de Mateo di Malona P. Badelt. Mentre il Premio ass. culturale la locura / Giuria Giovani è andato a Rebel di Pier-Philippe Chevigny.
Arrivato in finale grazie al voto del pubblico conquistato nella sezione Corto slam (semifinale), “Male Fadau” di Matteo Incollu si è aggiudicato una doppia premiazione ovvero: il Premio del pubblico e il Premio Giuria Giovani Nazareno Re.
Inverno di Giulio Mastromauro è invece il vincitore del Premio Coop for movies. Il Premio al miglior lungometraggio opera prima Premio Ucca giovani / Salto in lungo è stato assegnato da oltre 70 studenti dei licei del capoluogo marchigiano a Easy Living – La Vita Facile di Orso e Peter Miyakawa.
La XVII edizione di Corto Dorico Film Fest, anche in versione digital, in cui si è potuto assistere ai film e cortometraggi sulla piattaforma Mymovies e vedere gli incontri online sulla pagina facebook di Corto Dorico e il canale youtube di Argowebtv, ha ottenuto ottimi risultati con oltre 36 incontri online e 91 corti e lungometraggi in 9 giorni: sono stati oltre 20.000 i voti arrivati sul sito di Corto Dorico (e circa 50.000 contatti unici) per le fasi delle semifinali e della finalissima e oltre 178.000 le persone raggiunte con i post social.
Realtà sempre più solida e riconosciuta in Italia come vetrina del cinema breve, questa edizione ha spaziato più che mai tra le tematiche trattate e le tipologie dei corti presentati, dalle anteprime alle proposte arrivate da tutto il mondo. Non sono ovviamente mancate lemasterclass, le collaborazioni tra Festival, i panel, i laboratori per bambini e molto altro.
Il tema “Metamorfosi”, scelto dalla direzione artistica, ha voluto rappresentare e sintetizzare il tempo che stiamo vivendo.
«Ce l’abbiamo fatta – ha detto il regista e direttore alla fotografia, Daniele Ciprì – Non siamo riusciti a fare il Festival in presenza ma siamo riusciti a resistere e questo grazie alla tenacia di tutte quelle persone che fanno di tutto per continuare con ogni mezzo a dare linfa al cinema. Fare cinema oggi è cosa piuttosto complessa ma lo è meno se c’è gente di passione e buona volontà. Questo vale ancora maggiormente se si parla di una vetrina di cinema indipendente. E il cinema breve è ormai il cinema indipendente, come concetto. Quello che si fa con pochi soldi e che lascia la libertà ad un autore di esprimersi. Quindi Festival come Corto Dorico sono fondamentali per i giovani e per continuare a raccontare storie anche attraverso i portali internet e con ogni mezzo. Meglio se al cinema».
«Mai parola è stata più centrata e centrale di quella che assieme a Daniele abbiamo scelto come tema di quest’anno: Metamorfosi – ha detto Luca Caprara -. E’ stato un Festival trasformato e come tutte le trasformazioni, sofferto, rimodulato e per certi versi anche folle. È stato un Corto Dorico “resistente”, pieno di suggestioni, di idee, di immagini e racconti sul mondo e sul cinema che verrà. Non è stato il Festival in presenza, con il pubblico e gli autori presenti, che tutti avremmo voluto fare e che appena possibile torneremo a fare ma un Festival che ha fatto sua la convinzione che l’esperienza di questa edizione digitale accompagnerà Corto Dorico nelle sue declinazioni future, senza soccombere al digitale ma utilizzandolo come elemento capace di ampliare il racconto del nostro Festival, le sue attività (scuole, laboratori, incontri) durante l’anno e quel territorio che felicemente in questo Festival crede e lo supporta. La metamorfosi è appena all’inizio».
Intanto i direttori artistici hanno anche annunciato che si sta pensando ad una breve versione in presenza a fine giugno, nella speranza che si sia ritrovata quella “normalità” a cui si auspica.
Numerosi, anche quest’anno, gli ospiti protagonisti di incontri e masterclass tra i quali il regista, sceneggiatore e produttore cinematografico Agostino Ferrente, il regista e sceneggiatore Giorgio Diritti, Paolo Bernardelli autore di “SanPa – Luci e tenebre di San Patrignano”, docufilm di successo su Netflix, i due fratelli registi Antonio e Marco Manetti, l’attrice Serena Rossi, il produttore cinematografico Carlo Macchitella, il produttore e autore Omar Rashid e molti altri.
Sempre più consolidata la collaborazione con Amnesty International Italia grazie alla quale è stato anche possibile vedere il film Let There Be Colour di Ado Hasanovic che racconta il primo Pride in Bosnia nel 2019. Tra gli eventi speciali si è potuto assistere a A Dog Called Money di Seamus Murphy, con protagonista PJ Harvey e dedicato al viaggio in Afghanistan e Kosovo che le fu di ispirazione per la realizzazione dell’album The Hope Six Demolition Project, il cortometraggio Zombie di Giorgio Diritti e nell’ambito della collaborazione con il Ka Festival, il film Sand Storm di Jason Wishnow che vede come attore il controverso artista cinese Ai Weiwei.
Nella vetrina di corti internazionali, Metamorfosi – Coming of Age, molte le proposte inedite in Italia, selezionate e premiate nei principali Festival internazionali. E’ stata rafforzata la collaborazione con uno dei più importanti Festival di videopoesia del mondo: con Best of Zebra è stato possibile fruire online di una selezione delle migliori videopoesie internazionali realizzate negli ultimi due decenni.
Inoltre quest’anno Corto Dorico ha avviato una collaborazione con il Ka Festival – Nuovo Immaginario Migrante, proponendo una selezione di 5 cortometraggi internazionali sul tema dell’acqua e della sostenibilità ambientale.
Il progetto Cinemaèreale, la finestra sul cinema documentario italiano contemporaneo con un laboratorio di Cinema sostenuto da Fondazione Cariverona, è stata molto presente anche in questa edizione con i cortometraggi di fine laboratorio a cui su è aggiunto come evento speciale Furgoncinema – Viaggio nelle terre mutate di Lorenzo Montesi Pettinelli e Luca Barchiesi (Associazione Aristoria – Furgoncinema), il racconto corale realizzato dai volontari dell’associazione Aristoria, che per tre anni hanno ripreso i luoghi e le testimonianze di coloro che, dopo il terremoto di Amatrice del 2016, hanno continuato a vivere in quelle terre.
Sempre in primo piano, infatti, il legame con il territorio. Il Premio Speciale Cinema di Poesia che è stato assegnato al collettivoALMA.animatori, realtà marchigiana conosciuta e premiata con le proprie opere in tutto il mondo. Per l’occasione si sono potute vedere una retrospettiva composta da 22 cortometraggi d’animazione. A cura di ALMA è anche la sigla della 17^ edizione di Corto Dorico, realizzata da Ahmed Ben Nessib. Con Officine Mattòli, Corto Dorico Film Fest ha presentato Pionierismi, una selezione di cortometraggi girati nelle Marche negli ultimi anni e un gruppo di nuovi cineasti la cui poetica si intreccia con elementi di immaginario regionale
Anche i bambini, come da tradizione, sono stati al centro del Festival con CineBimbi, un progetto di Corto Dorico e SAB Scuola delle Arti per Bambini di Nie Wiem, con il cortometraggio di fine laboratorio 2020: La scoperta. Disponibili alla visione anche gli altri due cortometraggi SAB Missione 007te del 2018 e La Nave dei Folli del 2019 coordinati da Natalia Paci e Juri Cerusico.
Il Festival Corto Dorico è co-organizzato dall’associazione Nie Wiem e dal Comune di Ancona con il contributo di Mibac Direzione Generale per il Cinema, Regione Marche, Università Politecnica delle Marche con il sostegno di Amnesty International Italia, Coop Alleanza 3.0.
Nel corso degli anni Corto Dorico ha avuto l’onore di avere come ospiti e giurati nomi come Gianni Amelio, Pupi Avati, Matteo Garrone, Ugo Gregoretti, Giuseppe Lanci, Marco Bechis, Maurizio Nichetti, Elio Germano, Matteo Rovere, Gabriele Mainetti, Piera Detassis, Matilde Barbagallo, Stefania De Santis, Marco Spoletini, Filippo Gravino, Giacomo Ciarrapico, Matteo Cocco, Claudio Giovannesi, Cristiano Travaglioli, Gianfranco Pannone, Alessandro Piva. Oltre ad aver ospitato con le loro opere prime autori come Bonifacio Angius, Ciro D’Emilio, Manuel Albertini, Beniamino Barrese.
Ufficio Stampa “Corto Dorico 2020”
Erika Barbacelli – 328.1950229 – erika.barbacelli3@gmail.com
Letizia Ricciotti – 328.1280461 – letizia.ricciotti@gmail.com
CREDITS
CORTO DORICO XVII EDIZIONE
Ancona | 20 – 28 marzo 2021
direzione artistica Daniele Ciprì e Luca Caprara
organizzato da Nie Wiem co-organizzato da Comune di Ancona, La Mole
con il contributo di Mibac Direzione Generale per il Cinema, Regione Marche, Università Politecnica delle Marche
con il sostegno di Amnesty International Italia Italia, Coop Alleanza 3.0
con il patrocinio di Fondazione Marche Cultura
partner Cinemaèreale Fondazione Cariverona
con il supporto di Leggi srl, La Locura
festival associato AFIC
in collaborazione con Festival KA – Nuovo Immaginario Migrante, Officine Mattòli, ALMA.animatori, Arci Ancona, Casa delle Culture, CGS Dorico, Cinema Azzurro, Marche Teatro, Museo Omero, Ucca, Zebra Poetry Film Festival, Amarcort, Cartoon Club Rimini, Malta Short Film Festival, AMAT, Comune di Pesaro, Furgoncinema, Aristoria, Cantina Malacari, UnipolSai – Assiadriatica srl
main media partner Rai Radio 3
media partner ArgoWebTV, Radio Arancia, Nerto, Ovov.it, Corriere Proposte, Urlo, Argo
main partner tecnico MyMovies
partner tecnici Salaud Morisset, FilmFreeway, Festhome, I Wonder Pictures, Istituto Luce, Wanted, Antani Distribuzione, Kio Film, CG Entertainment, PTA Film, Natia Docufilm, Omertà Pictures, Manifest Pictures, Miyu Distribution, Varicoloured, Associazione Un Ponte Per, Zen Movie, Elenfant Distribution, Premiere Film, Origine Film, Associak
Grazie per le Giurie Giovani agli IISS di Ancona Liceo Scientifico Galileo Galilei, Liceo Artistico Mannucci, Liceo Carlo Rinaldini, Liceo Savoia-Benincasa
PROGRAMMA di DOMENICA 28 MARZO
L’ultima giornata di Corto Dorico Film Fest propone alle ore 17.00 (in diretta online sulla pagina Facebook di Corto Dorico e canale Youtube di Argowebtv) l’incontro con Natalia Paci, Juri Cerusico e i bambini della SAB – Scuola delle Arti per Bambini in cui verrà presentato il corto di fine laboratorio “La scoperta”, realizzato da Jury Cerusico (Teapotfilm), insieme ai bambini e docenti della Scuola delle Arti per Bambini, anno creativo 2019/2020. Ogni anno, la Scuola propone a bambini e bambine dagli 8 agli 11 anni un viaggio alla ricerca della propria creatività attraverso i territori dell’arte, per approdare nel mondo del cinema. Ne ”La Scoperta”, dodici piccoli attori stanno per girare i nuovi Goonies sul Monte Conero quando irrompe la pandemia da coronavirus e interrompe le riprese. Il momento più drammatico del XXI secolo in un documentario che dà voce, finalmente, ai bambini: la loro scoperta è stata nella realtà, ben oltre la finzione, che l’amicizia vale più dell’oro. Disponibile alla visione su Mymovies.it, fino a mezzanotte del 28 marzo, insieme agli altri due cortometraggi SAB “Missione 007te” (2018) e “La Nave dei Folli”(2019).
Alle ore 21.00 (in diretta online sulla pagina Facebook di Corto Dorico e canale Youtube di Argowebtv) ecco svelato l’evento a sorpresa di chiusura del festival ovvero l’incontro con una delle giovani attrici più apprezzate del momento, Daphne Scoccia.
Daphne è stata scoperta per caso in un’osteria romana dal regista Claudio Giovannesi, che l’ha voluta come protagonista del suo film “Fiore” portandola come esordiente direttamente sulla Croisette alla Quinzaine des Realisateurs tra i più applauditi dell’edizione del Festival di Cannes 2016 . Il fortunato percorso di quest’opera la porta sui carpet più prestigiosi dei Festival più ambiti dal cinema Italiano tra cui la nomination come miglior attrice ai David di Donatello 2017 e la vincita del Premio Biraghi. Daphne torna nel 2019 al cinema con il film “Il colpo del cane” e la vedremo nel 2020 nella commedia “Nel Bagno delle Donne” regia di Marco Castaldi, “Niente di Serio” regia di Laszlo Barbo, con Claudia Cardinale e Jordi Mollà. Abbiamo visto Daphne al cinema in “Lontano, Lontano”,film di Gianni Di Gregorio in cui interpreta la figlia di Ennio Fantastichini. Sempre come protagonista l’abbiamo vista nel cortometraggio “Prenditi cura di me” di Mario Vitale e “La Via Lattea” regia di Valerio Rufo. Daphne è oggi la protagonista del film di Chiara Bellosi “Palazzo di Giustizia” prodotto da Tempesta e Raicinema presentato al Festival di Berlino 2020, presentato alla stampa italiana alla prossima Festa del Cinema di Roma. Attualmente disponibile su piattaforma anche il film “Nel Bagno delle Donne” regia di Marco Castaldi e presto al cinema nella nuova commedia di Ruffini e Umamii di Angelo Frezza. Daphne è uno spirito libero, una giovane donna con un misterioso mondo negli occhi.
Il film di chiusura di questa XVII edizione di Corto Dorico sarà “Celles Qui Restent” di Ester Sparatore, evento speciale della rassegna di Cinemaèreale (disponibile dalle ore12 alle ore 24 del 28 marzo su Mymovies.it – acquistabile separatamente dall’abbonamento). Il progetto Cinemaèreale, la finestra sul cinema documentario italiano contemporaneo con un laboratorio di Cinema sostenuto da Fondazione Cariverona, è presente anche in questa edizione con una piccola rassegna sul documentario italiano contemporaneo, genere che in questi ultimi anni sembra dare nuova linfa al cinema nostrano.
Il film è stato presentato nel Concorso lungometraggi del festival Visions du Réel e ha vinto il Premio della giuria al miglior film del Concorso Biografilm Italia.
Om El Khir è una donna tunisina che insieme ad altre connazionali conduce dal 2012 una battaglia per scoprire la verità su tutti quei mariti, figli e fratelli scomparsi nel tentativo di raggiungere l’Europa. Le “donne-fotografia” – così sono state chiamate per i ritratti dei loro cari che impugnano durante le loro manifestazioni – continuano a riunirsi davanti ai palazzi del potere per gridare la propria rabbia e il proprio dolore, rivendicando il diritto di conoscere che ne è stato dei propri famigliari: tra loro anche Nabil, il marito di Om El Khir, partito alla volta di Lampedusa quando lei era incinta del loro terzo figlio. Nonostante il dolore, la donna ricostruisce la sua vita, trovando la forza nella volontà di dare ai suoi figli un futuro migliore.
MOTIVAZIONI
PREMIO STAMIRA
miglior cortometraggio votato dalla giuria di qualità
(i registi Manetti bros., l’attrice Serena Rossi e il produttore Carlo Macchitella)
A Disappearance di Laura Spini e Laurence Brook
«Per la capacità, attraverso una storia avvincente e un’interpretazione sorprendente, di emozionare e stupire. Il tutto in una confezione degna di un film di successo».
MEZIONE SPECIALE
Ai giovani protagonisti del corto PILGRIMS di Ali Asgari e Farnoosh Samadi
PREMIO NIE WIEM
Al miglior cortometraggio di impegno sociale
“Zheng” di Giacomo Sebastiani
«In che cosa consiste l’impegno sociale all’interno di un’opera così particolare come è il cortometraggio? Ogni anno l’associazione Nie Wiem, nel decidere collegialmente l’assegnazione del Premio, si pone questo quesito ma mai come quest’anno la risposta è stata facile di fronte a un’evidenza incontestabile. Il tema dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo fino alla sua riduzione in schiavitù, analizzato per di più all’interno di una comunità tradizionalmente chiusa e impermeabile, “altra” per eccellenza e “aliena” per antonomasia, eppure così vicina, addirittura “prossima” alla nostra come quella cinese, fa sì che il Premio Nie Wiem all’impegno sociale vada, quest’anno, a “Zheng” di Giacomo Sebastiani. Un piccolo film che, senza sacrificare la qualità della recitazione e della sceneggiatura, e con un climax narrativo che lascia anche spazio a una possibilità di redenzione, riesce inoltre, nell’atto stesso di girare con attori cino-italiani, ad aggiornare le tradizionali tematiche legate all’immigrazione compiendo un atto concreto di integrazione».
PREMIO AMNESTY INTERNATIONAL AWARD
“SHORT ON RIGHTS – A CORTO DI DIRITTI”
“Marta” di Benoit e Julien Verdier
«Per aver rappresentato magistralmente, grazie all’eccellente interpretazione dell’attrice protagonista, in un’unica ripresa fissa, il dramma che coinvolge migliaia di donne vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale, che dalla Nigeria partono nella speranza di trovare condizioni di vita migliori, e si ritrovano ingannate, abusate e ricattate. Per aver espresso grazie al distacco della voce fuori campo, asettica e impersonale, il rischio che la relazione d’aiuto diventi essa stessa relazione d’abuso, e che le persone diventino casi, nella burocratizzazione degli iter processuali e dei procedimenti di accoglienza. Per aver mostrato la riattivazione dell’esperienza traumatica attraverso il silenzio della protagonista, attonita nell’ascolto della sua stessa storia, e l’incapacità da parte di chi instaura la relazione d’aiuto di mettersi nei panni dell’altro e di manifestare empatia».
Amnesty International Italia premia con una menzione speciale
“Mateo’s Story” di Malona P. Badelt
«Per aver raccontato, attraverso il linguaggio del documentario, il catastrofico impatto delle politiche introdotte dal decreto del presidente Trump in materia d’immigrazione, con l’immagine del volto di un bambino, separato dalla sua famiglia, spaesato e traumatizzato al punto di non riconoscere sua madre. Per aver documentato la detenzione illegale e la separazione dei bambini dalle famiglie richiedenti asilo alla frontiera Messico – Stati Uniti durante l’amministrazione Trump, nonché gli estenuanti tentativi di ricongiungimento familiare, ed aver rappresentato la crudeltà di misure che violano il diritto internazionale, con l’intento di scoraggiare i flussi migratori».
GIURIA GIOVANI “SHORT ON RIGHTS – CORTO DI DIRITTI”
vincitore Del Premio Ass. Culturale “La Locura”
“Rebel” di Pier-Philippe Chevigny
«Per aver trasmesso in maniera efficace la forza del rispetto innato della dignità umana di fronte alle ingiustizie, a prescindere dal contesto in cui si è inseriti e dall’educazione che si è ricevuta. Il protagonista è un “piccolo umano” che diviene un grande esempio per gli adulti incapaci di cambiare e ancorati a valori di ineguaglianza e ostilità. Le scene, incisive e coinvolgenti, suscitano un crescendo di emozioni intense, culminanti in un finale delicato e d’impatto. Fotografia e inquadrature del corto sono state particolarmente apprezzate, non meno della recitazione ed espressività dei protagonisti».
PREMIO UCCA GIOVANI – PREMIO SALTO IN LUNGO (opera prima)
“Easy Living – La Vita Facile” di Orso e Peter Miyakawa
«Easy living tratta la tematica dell’immigrazione in una maniera diversa dal solito. Con una leggerezza, che é però solo apparente. In tutto il film niente è come sembra al primo sguardo. Anche i personaggi e le loro storie. Tutti sono descritti attraverso un’ accurata caratterizzazione che li rende tridimensionali e realistici senza cadere mai nella banalità o nella pesantezza. La fotografia colpisce per la sua patina nostalgica e allo stesso tempo per i suoi colori accesi.
Sorprende una regia che è riuscita ad aggiungere un velo di ironia nonostante la complessità dei temi trattati».
PREMIO DEL PUBBLICO
“Male Fadau” di Matteo Incollu
PREMIO COOP FOR MOVIES
“Inverno” di Giulio Mastromauro
«Perché esprime al meglio i valori di solidarietà e cooperazione. Dal corto emergono i valori dell’appartenenza, dell’aiuto, del sostegno e della collaborazione ed in particolare ha colpito l’inizio e la fine del film quando il protagonista Timo è seduto su una giostra inizialmente ferma e che dopo il trauma della morte della mamma riparte. Quindi il concetto di ripartenza e di uno sguardo verso il futuro dopo una grossa sofferenza».
PREMIO GIURIA GIOVANI NAZZARENO RE
“Male Fadau” di Matteo Incollu
«Per aver saputo catturare l’attenzione dello spettatore in un tessuto narrativo ricco di indizi, esche, suggerimenti sottolineati da inquadrature in dettaglio, rese suggestive da forti contrasti tra luce ed ombra.
La storia porta con sé molte tematiche importanti inserite in un inusuale contesto sociale, quale quello sardo al tempo della seconda guerra mondiale, e l’utilizzo del dialetto come unica lingua immerge totalmente in una situazione fin da subito intrigante.
Viene poco a poco esplicitata l’interiorità del protagonista Salvatore: un’altalena tra dimensione della Realtà e dimensione dell’Immaginario, restituita da sequenze in movimento su piani temporali diversi, che lo intrappola nel trauma di un’infanzia “maledetta” dal lutto e dall’incomprensione dei pari, in una declinazione originale delle tematiche del rapporto tra fratelli e del bullismo.
L’instabilità dei movimenti della macchina da presa, specchio delle emozioni di Salvatore, la resa ben curata dei rumori, che rimandano spesso alla guerra, e della musica, che sottolinea i momenti inquietanti in cui riemergono i ricordi del protagonista, riescono a suscitare emozioni e lasciano spazio a riflessioni ed interpretazioni che proseguono anche dopo la visione.
La “magia” dell’accennata pacificazione finale di un lungo conflitto personale è una soluzione tanto inattesa quanto positiva».
PREMIO CGS ACEC
La Giuria CGS Marche/ACEC Marche, assegna il Premio Sentieri di Cinema al Cortometraggio: “Zheng” di Giacomo Sebastiani
«Per aver raccontato, con pudore e discrezione, tra luci e ombre, una piccola favola che rimanda alla necessità, tutta umana, di costruire rapporti interpersonali.
In un microcosmo dominato dall’interesse economico, dall’urgenza del profitto, dall’efficienza del lavoro purchessia, dallo straniamento dei rapporti e dalle fratture col proprio vissuto e le proprie origini, appare rivoluzionaria la scelta positiva del protagonista.
Il regista, anche autore di soggetto e sceneggiatura, rivela una discreta padronanza dei codici del racconto cinematografico: dalla messa in scena alla scelta delle inquadrature, dalla fotografia livida alla costruzione minimale dei personaggi, per restituire, con efficacia, un’immagine realistica allo spettatore».
“CORTO DORICO FILM FEST”
XVII EDIZIONE
TUTTI I VINCITORI
Premio Stamira – miglior cortometraggio
A DISAPPEARANCE di Laura Spini e Laurence Brook
Menzione speciale
Ai giovani protagonisti di PILGRIMS di Ali Asgari e Farnoosh Samadi
Premio Nie wiem – miglior corto d’impegno sociale
ZHENG di Giacomo Sebastiani
Short on rights / a corto di diritti
Amnesty international award
MARTA di Julien e Benoit Verdier
Menzione speciale
LA HISTORIA DE MATEO” di Malona P. Badelt
Cgs Acec “Sentieri di cinema”
ZHENG di Giacomo Sebastiani
Premio del pubblico
MALE FADAU di Matteo Incollu
Coop for movies
INVERNO – di Giulio Mastromauro
Giuria Giovani Nazareno Re
MALE FADAU di Matteo Incollu
Premio ass. culturale la locura / giuria giovani
REBEL di Pier-Philippe Chevigny
Ucca giovani / Salto in lungo
EASY LIVING – LA VITA FACILE di Orso e Peter Miyakawa