Comedians
(Recensione di Catello Masullo)
(sinossi e credits da cinematografo.it)
Comedians
ITALIA – 2021
Sinossi: Sei aspiranti comici stanchi della mediocrità delle loro vite, al termine di un corso serale di stand-up si preparano ad affrontare la prima esibizione in un club. Tra il pubblico c’è anche un esaminatore, che sceglierà uno di loro per un programma televisivo. Per tutti è la grande occasione per cambiare vita, per alcuni forse è l’ultima. Le esibizioni iniziano e ogni comico sale sul palco con un grande dilemma: rispettare gli insegnamenti del proprio maestro, devoto a una comicità intelligente e senza compromessi o stravolgere il proprio numero per assecondare il gusto molto meno raffinato dell’esaminatore? O forse cercare una terza strada, di assoluta originalità?
Regia: Gabriele Salvatores
Attori: Ale , Franz , Natalino Balasso, Marco Bonadei, Walter Leonardi, Giulio Pranno, Vincenzo Zampa, Christian De Sica, Demetra Bellina, Elena Callegari, Aram Kian, Riccardo Maranzana
Soggetto: Trevor Griffiths – (testo teatrale)
Sceneggiatura: Trevor Griffiths, Gabriele Salvatores
Fotografia: Italo Petriccione
Montaggio: Massimo Fiocchi
Scenografia: Rita Rabassini
Costumi: Patrizia Chericoni
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Tratto da: omonima opera teatrale di Trevor Griffiths
Produzione: FABRIZIO DONVITO, BENEDETTO HABIB, MARCO COHEN PER INDIANA PRODUCTION E RAI CINEMA
Distribuzione: 01 DISTRIBUTION
Data uscita 10 Giugno 2021
NOTE
– REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DEL MIC; CON IL SOSTEGNO DI FRIULI VENEZIA GIULIA FILM COMMISSION.ITALIA – 2020
Recensione di Catello Masullo: Gabriele Salvatores, premio Oscar per Mediterraneo, non è mai banale. Non delude mai. Porta sul grande schermo “Comedians”, la pièce del drammaturgo britannico Trevor Griffiths, che lo stesso Salvatores aveva messo in scena all’Elfo di Milano nel 1985, con Claudio Bisio e Silvio Orlando nel cast, e, due anni dopo, ne trasse ispirazione per il suo lungometraggio “Kamikazen”. Dopo trentacinque anni ha sentito l’urgenza di portarlo al grande pubblico della sala. Ed ha chiamato l’autore teatrale Trevor Griffiths ad essere suo complice nella trasposizione. Scoprendo che il testo originario è molto più attuale di quanto si potesse pensare. Chiariamo subito che non è un film comico, ma un film sul comico. Anche se si ride, e molto. Ma, la comicità è una cosa seria, lo diceva già Pirandello. E Salvatores fa sua la lezione. Costruisce un film di rara eleganza. Di grande profondità. Scegliendo attori che meglio non potevano rappresentare i loro ruoli. Su tutti i due protagonisti che sono l’opposto l’uno dell’alto. Natalino Balasso, l’insegnante, che teorizza una comicità colta, coerente, corrosiva, che faccia riflettere, una comicità morale, che possa persino cambiare la realtà. Chistian De Sica, che invece è il comico di successo, pragmatico, bada solo a far ridere, fa del suo slogan, “due battute sono meglio di una”, il suo manifesto, e arriva subito al pubblico con battute facili ed efficaci, come “chi è stupefacente, non ha bisogno di stupefacenti!”. Salvatores ha adottato il metodo delle prove teatrali prima di girare. E si vede. I suoi attori vanno come treni, non li fermi mai. Un film da non perdere.
Curiosità: nell’aula dove Natalino Balasso tiene le sue lezioni ai comici, c’è una grande lavagna con una citazione da Macbeth (Atto V, Scena V) – William Shakespeare: “La vita è solo un’ombra che cammina, un povero attorello sussiegoso che si dimena sopra un palcoscenico per il tempo assegnato alla sua parte, e poi di lui nessuno si ricorderà più nulla”.
Valutazione Sintetica: 7.5/8