LISTEN 8 SETT 20
Resoconto a cura di Anna Piccini
Moderatrice Alessandra De Luca : l’urgenza di questo film nasce da una ragione personale di madre?
Regista Ana Rocha : l film esiste perché io come madre ho sentito la storia di una famiglia portoghese che subiva una adozione forzata. Il film non tratta quella storia particolare. Ma ho fatto ricerche. E mi hanno provocato grande dolore. Pensavo che dovessi fare un film su questo argomento. Mi piace raccontare storie di persone. Ed è anche una denuncia per cercare di cambiare qualcosa.
Lúcia Moniz , attrice protagonista : e’ la prima volta che vedo il film. Ho fato varie ricerche. Ho visto film e documentari. E poi ho messo il mio personaggio attraverso una terapia. Per me era molto importante, per capire come si sentiva e come si reagisce con un dramma del genere cercando di vivere il personaggio.
Regista Ana Rocha : abbiamo cercato di capire il meccanismo del sistema sociale.
Moderatrice Alessandra De Luca : andando avanti ci si continua a chiedere come sia possibile che cose del genere accadano. E che una volta avviata la adozione forzata non sia più possibile tornare indietro.
Regista Ana Rocha : sfortunatamente tutot qullo che si vede nel film e’ possibile. E si e’ verificato più volte. La legge stabilisce la protezione del minore. Quando c’è un dubbio, la legge non torna sui suoi passi. Anche in caso di errori e questo trovo difficile capirlo. Se la legge dovesse ammettere di aver fatto un errore dovrebbe chiedere al bambino di tornare in famiglia. La legge protegge il bambino anche da un prevedibile danno futuro. Come esseri umani facciamo sempre errori. Se la cosa e’ solo una previsione per il futuro, sorge il dubbio dell’errore giudiziario. La soluzione della separazione proposta dalla legge e’ molto discutibile. Invece penso che queste famiglie andrebbero aiutate e supportate. Per me e’ moto difficile capire perché’ il sistema protegge contro il danno emotivo e mentale ma creando danni emotivi e mentali.
Moderatrice Alessandra De Luca : scene con i minori, come sono state preparate?
Regista Ana Rocha : e’ stato molto difficile. In UK abbiamo molte restrizioni nel lavoro con i minori. Ma siamo stati molto fortunati. Mazy era straordinaria. Capiva quello di cui c’era bisogno. Anche James ha capito subito. Abbiamo costruito con loro il film in Portogallo. Con il neonato e’ stato invece ancora più difficile. I bambini piangono sempre.