First Cow (recensione di Anna Piccini)

First Cow (recensione di Anna Piccini)

(credits e sinossi cinematografo.it)

First Cow

USA – 2019

Sinossi: Un cuoco solitario e taciturno in viaggio verso Ovest si unisce a un gruppo di cacciatori di pellicce dell’Oregon, ma l’unica persona con cui sente una reale affinità è un immigrato cinese, in cerca anche lui di fortuna. Presto i due scoprono come realizzare il loro “sogno americano”: derubare un ricco proprietario terriero del latte della sua preziosa vacca, la prima e unica del territorio, per fare deliziose frittelle da vendere al mercato… Una magnifica storia di amicizia e un ritratto autentico della vita di frontiera all’inizio del diciannovesimo secolo, descrivendo l’immensa e inquietante tranquillità dell’America rurale e interrogandosi sulle vere fondamenta sulle quali il paese è stato costruito.

  • Regia: 

Kelly Reichardt

  • Attori: 

John Magaro

– Cookie Figowitz,

Oriion Lee

– King Lu,

Toby Jones

– Chief Factor,

Scott Shepherd

– Lloyd,

Lily Gladstone

– Chief Factor’s Wife,

Gary Farmer

– Totillicum,

Lily Gladstone

,

René Auberjonois

NOTE

– IN CONCORSO AL 70.MO FESTIVAL DI BERLINO (2020).

– DISPONIBILE DAL 9 LUGLIO 2021 IN ESCLUSIVA SU MUBI.

Recensione di Anna Piccini:  C’è tutto il fascino, direi il profumo, il sentore, del cinema indipendente indie americano. Siamo in un ambiente western, ma lontanissimi dal western classico. Il mood è rarefatto, intimistico, di rara eleganza e sensibilità. Praticamente un ossimoro in un western. I due protagonisti, Otis “Cookie” Figowitz (John Magaro) e King-Lu (Orion Lee), sono dei veri outsiders, fuori contesto, quasi pesci fuor d’acqua. Due solitudini che si attraggono e che ci fanno compagnia e che creano complicità reciproca.  Significative le affermazioni dell’immigrato cinese: “L’inizio è sempre la cosa più difficile, …i poveri hanno bisogno di capitali per iniziare qualcosa, un miracolo, o un crimine”. E la citazione dai Proverbi Infernali di William Blake: “All’uccello un nido, al ragno una tela, all’uomo l’amicizia”. Un film che fa pensare, ma anche divertire, con la sua acuta ironia. Kelly Reichardt dirige e firma la sceneggiatura con il suo co-autore abituale Jonathan Raymond. Un film fuori del coro, con due solisti fuori del coro.

Valutazione sintetica: 7