a San Vito Lo Capo dal 18 al 24 luglio
A Fishy Business in Saint-Pierre et Miquelon
dalla Francia in anteprima italiana
Saranno 6 i lungometraggi a concorrere per il miglior film, tutti accomunati dal tema del viaggio nelle sue numerose declinazioni: reali, vissute e metaforiche.
Dall’Italia, Assandira di Salvatore Mereu con Gavino Ledda, Anna König, Marco Zucca Corrado Giannetti, Samuele Mei. Intriso d’acqua fin dentro alle ossa, Costantino si avvita sul pagliaio come un vecchio legno restituito alla terra dal mare in burrasca. La pioggia torrenziale ha appena finito di spegnere il fuoco che si è mangiato in una notte sola l’agriturismo in mezzo al bosco, Assandira. Ma la pioggia non ha spento il dolore, il rimorso bruciante per il figlio che è morto in mezzo alle fiamme e che non è riuscito a salvare. All’alba, i primi ad arrivare sono i carabinieri e il giovane magistrato: Costantino prova a raccontare loro cosa è successo in quell’ultima notte, a spiegare come tutto è cominciato…
Dalla Francia in anteprima italiana: A Fishy Business in Saint-Pierre et Miquelon di Christian Monnier con Céline Mauge, Jules Sitruk, Philippe Rebbot, Claire Nadeau, Patrick Bouchitey. Céline, viene assunta dal famoso regista Milan Zodowski per interpretare un misterioso film girato a Saint-Pierre et Miquelon. Arriva lì per scoprire che la troupe è composta solo da un tecnico del suono e un capo unità e che Milan si rifiuta ostinatamente di lasciare la cabina in cui si è rinchiuso. Céline si rende conto che le riprese non avranno luogo. Quindi sceglie di affrontare il suo destino. Questo tuffo nella realtà la costringe ad aprirsi a se stessa e agli altri.
Dall’India arriva Khape di Suchita Bhatia con Aditya Lakhia, Chirag Modi, Karan Patel. Ali, 9 anni, vive in un mondo in cui l’istruzione non ha valore. I suoi amici lavorano come operai. Nonostante viva in una comunità in cui si disapprova dell’istruzione, il padre di Ali insiste affinché venga istruito per le opportunità che offre.
Sempre dall’Italia troviamo Miss Marx di Susanna Nicchiarelli con Romola Garai, Patrick Kennedy (II), John Gordon Sinclair, Felicity Montagu, Karina Fernandez. Il film, reduce dalla vittoria ai Nastri d’Argento vede protagonista la brillante, colta, libera e appassionata Eleanor, la figlia più piccola di Karl Marx. Tra le prime donne ad avvicinare i temi del femminismo e del socialismo, partecipa alle lotte operaie, combatte per i diritti delle donne e l’abolizione del lavoro minorile. Quando, nel 1883, incontra Edward Aveling, la sua vita cambia per sempre, travolta da un amore appassionato ma dal destino tragico.
Nour di Maurizio Zaccaro con Sergio Castellitto, Linda Mresy, Valeria D’Obici, Thierry Toscan, Raffaella Rea. Il film racconta la storia di una bambina di dieci anni, che da sola ha compiuto un duro viaggio per giungere in Europa. Il suo nome è Nour (Linda Mresy) e, dopo aver attraversato il Mediterraneo ed essere uscita indenne a un violento naufragio, è arrivata a Lampedusa, dove viene soccorsa dal medico Pietro Bartolo (Sergio Castellitto). L’uomo diventa il suo eroe, si occupa di lei e cerca di ricostruire tassello dopo tassello la storia di Nour e allo stesso tempo prova a darle un presente e un futuro sereno, come dovrebbero avere tutti i bambini della sua età.
Siberia di Abel Ferrara con con Willem Dafoe, Dounia Sichov, Simon McBurney, Cristina Chiriac, Daniel Giménez Cacho. Il film girato tra Italia, Germania e Messico vede protagonista Clint, un uomo tormentato alla ricerca di se stesso che si è ritirato in una baracca isolata tra i ghiacci, nella speranza di ritrovare la serenità. Clint gestisce un piccolo locale, frequentato dai rari viaggiatori di passaggio e dai pochi abitanti della zona. L’isolamento non serve però a fargli trovare la pace. Una sera, con la sua slitta e i suoi cani, si mette in viaggio verso il mondo che un tempo conosceva, nel tentativo di affrontare se stesso. È un viaggio nei sogni, nella memoria e nell’immaginazione, alla ricerca della sua vera natura.
Fuori concorso El silencio del rio del regista colombiano Carlos Tribiño Mamby con Johnny Forero Gómez e Hernán Méndez. Protagonista della pellicola è Anselmo, un bambino costretto a diventare adulto dopo aver sfiorato la morte e le sue conseguenze. Il film è, però, anche il ritratto di Epifanio, un tranquillo contadino. Due storie che si sfiorano e incontrano in un tragico epilogo.
Il festival annovera 4 sezioni competitive fedeli alla linea della manifestazione: oltre al Concorso internazionale documentari; un Concorso internazionale lungometraggi di finzione, un Concorso internazionale cortometraggi (di finzione e documentari) e un Concorso internazionale dedicato all’animazione.
Come ogni anno, oltre ai premi in denaro per ogni sezione competitiva, offerti da Arpa Sicilia, saranno assegnati il Premio AAMOD, il Premio “Diritti Umani” conferito da Amnesty International Italia e il Premio “Ambiente” conferito da Greenpeace Italia.
L’edizione 2021 del festival, nel pieno rispetto delle normative vigenti in materia di Covid–19, si svolgerà in presenza. SiciliAmbiente Film Festival è realizzato grazie al sostegno della Regione Siciliana, Assessorato Turismo Sport e Spettacolo, Dipartimento Turismo Sport e Spettacolo – Sicilia Film Commission, nell’ambito del progetto Sensi Contemporanei e dal MiC. È promosso dal Comune di San Vito Lo Capo, da Demetra Produzioni e da Associazione culturale Cantiere 7, con la collaborazione di ARPA Sicilia, Amnesty International Italia, Greenpeace Italia e AAMOD, con il sostegno di SCENA UNITA, Fondazione Cesvi, La Musica che Gira e Music Innovation Hub. SCENA UNITA – per i lavoratori della Musica e dello Spettacolo è un fondo privato gestito da Fondazione Cesvi – organizzazione umanitaria italiana laica e indipendente, fondata a Bergamo nel 1985 – in collaborazione con La Musica Che Gira e Music Innovation Hub.
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