VENEZIA 78: LA MACCHINA DELLE IMMAGINI DI ALFREDO C., il nuovo film di Roland Sejko

LA MACCHINA DELLE IMMAGINI DI ALFREDO C., il nuovo film di Roland Sejko (Anija – La nave, David di Donatello per il Miglior documentario), presente in prima mondiale alla Mostra del Cinema di Venezia, in Concorso Orizzonti Extra, prodotto e distribuito da Luce-Cinecittà, e interpretato da Pietro De Silva.
Il film passerà in proiezione ufficiale alla Mostra Venerdì 10 settembre.
 
Qui di seguito il link al trailer ufficiale del film
 
In allegato anche mini-pressbook e prime foto.
A presto e con un caro saluto
marlon
ALLA 78. MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA

Orizzonti Extra – Concorso

Istituto Luce-Cinecittà

presenta

La macchina

delle immagini

di Alfredo C.

 

 

un film di

Roland Sejko

con

Pietro De Silva

una produzione e distribuzione

Istituto Luce-Cinecittà

Un evento storico paradossale. Un gioco di specchi tra documento e finzioni. Un viaggio nei meccanismi della propaganda, della memoria, del potere micidiale delle immagini.

 
IN ALLEGATO PRIME FOTO E MINI-PRESSBOOK

 

In anteprima mondiale alla 78. Mostra del Cinema di Venezia, in concorso in Orizzonti ExtraLa macchina delle immagini di Alfredo C., il film di Roland Sejko (Anija/La nave, Miglior documentario ai David di Donatello) prodotto e distribuito da Istituto Luce-Cinecittà.

A partire da un clamoroso e misconosciuto evento storico, che vide coinvolti migliaia di italiani al termine della seconda guerra mondiale, e dal singolare destino di un tecnico del cinema, una riflessione sul potere onnipresente della propaganda. Un poema visivo sulla memoria, e sulla responsabilità personale e collettiva di chi crea immagini, e di chi le vede.

 

LOGLINE

La storia di Alfredo C., operatore di propaganda del fascismo, divenuto da un giorno all’altro operatore cinematografico del comunismo.

La storia di 27.000 italiani trattenuti in Albania.

 

E altre storie vere di finzione.

 

 

SINOSSI

Aprile 1939. L’Italia fascista occupa l’Albania. Migliaia di italiani, operai, coloni e tecnici, vengono trasferiti nel paese.

Novembre 1944, l’Albania è liberata. Il nuovo regime comunista chiude i confini e pone all’Italia decine di condizioni per il rimpatrio dei suoi concittadini.

Nel 1945 in Albania si trovano trattenuti ancora 27.000 italiani tra reduci e civili.

Tra di loro c’è anche un operatore cinematografico.

 

Alfredo C., operatore della propaganda fascista, ha girato per cinque anni l’Albania con la sua cinepresa. Prima, per quasi un ventennio, ha immortalato la capillare macchina del regime.

Ora, da un giorno all’altro, deve fare lo stesso, ma per un regime comunista.

 

Chiuso nel suo magazzino, circondato da migliaia di pellicole, Alfredo C. rivede su una vecchia moviola quello che ha girato. La sua storia.

 

È il suo film quello che vediamo. E forse, non solo il suo.

 

 

 

NOTA BREVE

La storia degli italiani trattenuti in Albania dal regime comunista è quasi dimenticata, coperta dalla valanga di eventi che ha travolto centinaia di migliaia di italiani in altri paesi.

La chiave per raccontare è arrivata, come spesso succede, per caso. Quando tra i documenti dell’Archivio Centrale d’Albania, in una richiesta di rimpatrio ho notato un nome che conoscevo: quello dell’operatore dell’Istituto Nazionale Luce in Albania, ora, in quelle carte, dipendente del Minculpop comunista.

La sua storia, intrecciata giocoforza con le immagini e le storie di altri, dava l’occasione per elaborare alcuni temi: l’onnipresenza e le tecniche della propaganda, l’incombenza degli eventi storici sui destini personali, la responsabilità della folla e quella dei singoli. E una riflessione sulla responsabilità – di oggi, come di ieri – di chi produce immagini, e di chi le vede. R.S.

 

 

 

ROLAND SEJKO

Nato e cresciuto in Albania, si laurea nel 1990 alla Facoltà di Storia e Filologia di Tirana. Dal 1991 vive a Roma e dal 1995 lavora per Istituto Luce Cinecittà dove attualmente è direttore della redazione editoriale dell’Archivio Storico Luce.

Ha scritto e diretto diversi documentari distinti in maggior parte dal riuso del cinema d’archivio.

Nel 2013 ha vinto il Premio David di Donatello con il suo documentario “Anija / La nave”.

È curatore artistico e autore dei filmati di numerose mostre di Istituto Luce Cinecittà. È uno dei curatori del MIAC, il Museo Italiano del Cinema e dell’Audiovisivo a Cinecittà.

 

 

La macchina delle immagini di Alfredo C.

 

Regia, soggetto e sceneggiatura Roland Sejko

montaggio Luca Onorati fotografia Niccolò Palomba musiche originali Riccardo Giagni scenografia Giulia Chiara Crugnola costumi Sabrina Beretta

 

con Pietro De Silva

 

operatore alla macchina Niccolò Palomba montaggio del suono Marco Furlani fonico di doppiaggio Vieri Martelli fonico di mix Roberto Cappannelli

colorist Ivan Tozzi effetti speciali Luigi Cammuca produzione esecutiva Maura Cosenza

 

Filmati di repertorio Archivio storico Luce

Archivio Centrale del Film d’Albania AQSHF

British Pathé, Imperial War Museum, Kaleidoscope Moscow, Critical Past, Cineteca di Milano

GIRATO A CINECITTÀ

Prodotto e distribuito da Istituto Luce Cinecittà

 

durata: 76’, colore e b/n, pellicola

Italia, 2021

 

Marlon PELLEGRINI

Ufficio stampa

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Capo Ufficio stampa

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