Il paradiso del pavone (Recensione di Catello Masullo)
(credits e sinossi da cinematografo.it)
ITALIA, GERMANIA – 2021
Sinossi: In un giorno d’inverno, Nena riunisce la famiglia nella casa davanti al mare per festeggiare il suo compleanno. Ci sono proprio tutti: il marito Umberto, i figli Vito e Caterina con la cugina Isabella, la nuora Adelina e l’ex genero Manfredi con la sua nuova fidanzata, Joana, la nipote Alma, la domestica Lucia con sua figlia Grazia. E poi c’è Paco, il pavone di Alma, che sorprendentemente si innamora della colombetta dipinta in un quadro del salotto: un amore impossibile che metterà in discussione i sentimenti di tutta la famiglia.
- Regia:
- Attori:
– Nena,
– Adelina,
– Caterina,
– Umberto,
– Manfredi,
– Vito,
– Joana,
– Isabella,
– Grazia,
– Alma,
– Lucia
- Sceneggiatura: Silvana Tamma, Laura Bispuri
- Fotografia: Vladan Radovic
- Musiche: Nando Di Cosimo
- Montaggio: Carlotta Cristiani, Jacopo Quadri
- Scenografia: Ilaria Sadun
- Costumi: Antonella Cannarozzi
- Altri titoli:
The Peacock’s Paradise
- Durata:89′
- Colore:C
- Genere:DRAMMATICO
- Produzione:MARTA DONZELLI, GREGORIO PAONESSA PER VIVO FILM CON RAI CINEMA, IN ASSOCIAZIONE CON COLORADO FILM, IN COPRODUZIONE CON MATCH FACTORY PRODUCTIONS
NOTE
– IN CONCORSO ALLA 78. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2021), NELLA SEZIONE ‘ORIZZONTI’.
– REALIZZATO CON IL SOSTEGNO DEL MIC – DIREZIONE GENERALE CINEMA E AUDIOVISIVO, FILM UND MEDIENSTIFTUNG NRW.
– PRODUTTORE ASSOCIATO ALESSIO LAZZARESCHI.
Recensione di Catello Masullo: Laura Bispuri afferma, film dopo film, il suo stile personalissimo, il suo marchio di fabbrica. Stile rigoroso, macchina a mano che sta addosso ai personaggi, programmaticamente anti spettacolare. Il film parte lentamente, quasi in sordina. Per crescere lentamente, ma inesorabilmente. Si afferma con una straordinaria poetica degli sguardi che dicono più di mille parole. Sono sguardi di complicità, d’amore, di accondiscendenza, di compassione (del padre anziano verso i figli, sorpresi di apprendere di un ménage a trois della loro madre, che dura da 40 anni), di sorpresa. Film di valore, con molteplici livelli di lettura (il pavone, simbolico per definizione, bello e vanesio, ma incapace di volare, se non per minimi tratti), che non esita a sfidare la sintassi cinematografica, come solo i registi con una solida padronanza del mezzo riescono a fare.
Valutazione Sintetica: 7/7.5