Sad Film (Recensione di Assunta Masullo)
(sinossi e credits da cinematografo.it)
Sad Film
MYANMAR, OLANDA – 2021
Sinossi: Un coraggioso cortometraggio autobiografico, realizzato da un regista anonimo, per raccontare il clima di terrore che si vive sotto la giunta militare in Myanmar e su come riuscire a fare film, cosa che è diventata praticamente impossibile dopo il Colpo di stato messo in atto dalle forze armate birmane la mattina del 1 febbraio 2021 per rovesciare il governo di Aung San Suu Kyi, che ha cambiato le sorti del Paese.
- Regia:
- Sceneggiatura: Vasili
- Montaggio: Petr Lom
- Durata:12′
- Colore:C
- Genere:CORTOMETRAGGIO
- Produzione:CORINNE VAN EGERAAT
NOTE
– FUORI CONCORSO ALLA 78. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2021), SEZIONE ‘CORTOMETRAGGI’.
Recensione di Assunta Masullo: Il Myanmar, che una volta chiamavamo Birmania, non è esattamente sotto i riflettori della attenzione mondiale, concentrata soprattutto su pandemia, Afghanistan e terrorismo. Ma è una parte del mondo davvero sofferta. Che, dopo decenni di feroce dittatura ed un decennio di timide prove generali di democrazia, torna nel buco più nero. Ce ne informa un coraggioso regista. Che ha rischiato non poco nel fare questo film. Che, fortunatamente, ci arriva, grazie alla Mostra di Venezia, e ci permette di squarciare il velo piuttosto pesante che la dittatura militare è riuscita di nuovo a calare sulle sorti di milioni di persone in sofferenza. Film è prezioso ed imperdibile. Condensa il suo messaggio nel commento fuori campo dello stesso autore : “Non voglio essere reincarnato in Birmania, o ovunque ci siano dittature. Vorrei essere reincarnato dove c’è libertà artistica”. Bellissime anche le scene in cui il regista prova ad occultarsi per sfuggire ad una eventuale irruzione delle forze militari nei modi più insoliti: dento un pensile di cucina, coperto da casse di acqua minerale, o, nell’ultima inquadratura, all’interno di una valigia, che sogna, probabilmente, possa essere spedita all’estero con lui dentro. Davvero un film triste. Per l’intera umanità.
Valutazione Sintetica: 8