Senza fine (Recensione di Rossella Pozza)

Senza fine (Recensione di Rossella Pozza)

 (credits e sinossi da cinemtografo.it e wikipedia)

ITALIA – 2021

 

Sinossi: Una località termale fuori dal tempo, un hotel anni ’40, un luogo che sposta il presente chissà dove. Non la vita di Ornella Vanoni ma la rivelazione della sua intimità esibita. L’energia, il carattere, la musica, le sue bizze da diva che costringono la troupe a fermarsi più volte. Elisa, la regista, che riprende tutto, senza risparmiare niente, nemmeno le discussioni. Poi gli incontri. Amici, musicisti, la tromba di Paolo Fresu che risuona negli spazi vuoti del grande albergo dove tra giornate identiche scandite da cure e trattamenti prende spazio il racconto, la memoria, ma anche il futuro mentre Ornella si prepara a diventare creatura fantastica, destinata all’eternità.

  • Regia: 

Elisa Fuksas

  • Attori: 

Ornella Vanoni

,

Elisa Fuksas

,

Paolo Fresu

,

Vinicio Capossela

,

Samuele Bersani

NOTE

– EVENTO SPECIALE ALLA 18. EDIZIONE DELLE ‘GIORNATE DEGLI AUTORI’ (VENEZIA, 2021).

 

Recensione di Rossella Pozza: Ornella Vanoni è un monumento della storia della musica leggera italiana. A quasi 90 anni si permette ancora una seconda giovinezza, pubblicando un long playing di inediti, partecipa a serate, trasmissioni televisive. Gode di una eccellente salute: “Sto vivendo una vecchiaia per niente angosciante… intanto sono viva… che è una cosa già molto importante!”, dichiara. Giusto dedicargli un documentario biografico come fa Elisa Fuksas. Che la ritrae durante un soggiorno dedicato a trattamenti benessere, in cui si esprime a ruota libera. Le immagini sono alternate al repertorio, soprattutto in bianco e nero in formato quattro terzi. Nel montato trovano posto una sorta di ”dietro le quinte” del documentario, che danno il sapore del work in progress. Devo però dire che questo film, pur importante e necessario, mi lascia quel retrogusto amarognolo che sa un po’ di delusione. Il film è molto avaro circa la sua enorme carriera da artista, per lasciare posto soprattutto al suo oggi, alla sua fisicità, ai suoi trattamenti terapeutici. Una scelta che appare mortificare le aspettative e, in definitiva, far concludere che si tratta di una occasione mancata.

Valutazione Sintetica: 6.5