Tu me ressembles (recensione di Anna Piccini)
(credits e sinossi cinematografo.it)
EGITTO, FRANCIA, USA – 2021
Sinossi: I traumi culturali e generazionali di due sorelle che vivono nella periferia di Parigi. Dopo che le due ragazzine sono state separate, Hasna, la più grande, cerca con forza la propria identità per poi compiere una scelta che sconvolgerà il mondo.
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- Sceneggiatura: Dina Amer, Omar Mullick
- Fotografia: Omar Mullick
- Musiche: Saunder Jurriaans, Daniel Bensi
- Montaggio: Keiko Deguchi, Jake Roberts
- Suono: Carolina Santana, Nicolas Becker, Tom Paul
- Altri titoli:
You Resemble Me
- Durata:94′
- Colore:C
- Genere:DRAMMATICO
- Produzione:DINA AMER, KARIM AMER, ELIZABETH WOODWARD PER THE OTHRS, VICE/ RYOT, IN COPRODUZIONE CON SOL GUY, HIND MEDDEB, KELSEY FALTER PER HAMEDA’S STORIES, DARTAGNAN
NOTE
– IN CONCORSO ALLA 18. EDIZIONE DELLE ‘GIORNATE DEGLI AUTORI’ (VENEZIA 2021).
– PRODUTTORI ESECUTIVI: SPIKE LEE, SPIKE JONZE, ALMA HAR’EL, ABIGAIL E. DISNEY, MARNI GROSSMAN, JAMIE WOLF, GERALYN DREYFOUS, CHARLES DE ROSEN, HALA MNAYMNEH, REGINA K. SCULLY, NATALIE FARREY, SUROOSH ALVI, DANNY GABAI, ANGIE WANG.
Recensione di Anna Piccini: Non è facile avere tra i produttori Spike Lee, Spike Jonze, una Disney, un Grossman. In qualche modo, è una garanzia. In effetti il tema è di quelli che fanno molto discutere: il progressivo processo di radicalizzazione di giovani nati e vissuti nei paesi democratici occidentali, tra i più ricchi e democratici del mondo. Paesi in cui l’accesso dei giovani alle pari opportunità è sancita per legge, almeno sulla carta. I pregiudizi ed il relativo processo di esclusione (esattamente contrario a quello sbandierato della inclusione) sono carburanti della progressiva marginalizzazione, uscita dal ciclo produttivo, in definitiva dal vivere civile. Il film prova a raccontare questo perverso meccanismo. Ma forse perde l’occasione di farlo con compiutezza ed approfondimento, dedicando, una parte preponderante al romanzo di formazione, per poi tirare via sulla seconda e fondamentale parte. Sacrificando qualche snodo narrativo, meritevole di maggiore sviluppo. Peccato.
Valutazione sintetica: 7