Dal 15 novembre al 20 dicembre “A tutto Schermo”
– la manifestazione promossa da “La Rete degli Spettatori”
Porta 8 documentari in giro per l’Italia con proiezioni e incontri
– la manifestazione promossa da “La Rete degli Spettatori”
Porta 8 documentari in giro per l’Italia con proiezioni e incontri
Dalla camorra all’Iran passando per la lotta delle femministe curde solo alcuni dei temi trattati
Dal 15 novembre al 20 dicembre torna “A Tutto Schermo” la manifestazione, giunta al decimo anno e promossa da “La Rete degli Spettatori” che porta in giro per l’Italia proiezioni e incontri con gli autori. Un’iniziativa che sposa il ritorno in sala e che vuole sottolineare l’importanza del cinema documentario e del cinema indipendente come rinnovati strumenti per raccontare la realtà.
Saranno 8 i documentari selezionati ad essere proiettati in 12 sale che vanno dall’Emilia Romagna, alla Lombardia, passando il Veneto, il Piemonte, la Liguria, il Lazio e la Toscana.
A selezionare gli 8 documentari di “A tutto Schermo”: Valerio Jalongo, Paola Casella, Fabrizio Grosoli, Emanuele Rauco e Lorenzo Dionisi. L’obiettivo è stato individuare titoli che potessero illustrare la varietà, la profondità e la bellezza degli approcci che i cineasti italiani e stranieri, hanno nei confronti del cinema. Un obiettivo condiviso per portare il cinema e la cultura dove non arrivano, creando uno spazio sempre maggiore per il cinema indipendente e per il cinema del reale in particolare. Dalla camorra all’Iran passando per la lotta delle femministe curde solo alcuni dei temi trattati. Ma anche la vita del Premio Nobel Jaques Dubochet e del cantautore Charles Aznavour.
Le città e i cinema coinvolti nell’iniziativa, a partire dal 15 novembre, saranno: Brescia (Cinema Sereno), Torino (Cineteatro Baretti), Milano (Mexico e Palestrina) Modena (Cinema Truffaut e Astra) Roma (Apollo 11 e Cinema Farnese), Padova (Multisala Pio X) Tivoli (Giuseppetti), La Spezia (Cinema Nuovo), Pisa (Arsenale).
8 i documentari selezionati per “A Tutto Schermo” di cui, per la prima volta, 4 stranieri. Dall’Italia arrivano: Io resto di Michele Aiello che racconta come una piccola squadra di telecamere sia entrata nelle corsie dello Spedali Civili di Brescia, mentre drammaticamente si stava verificando il primo picco pandemico di Covid-19 a marzo 2020. Gelsomina Verde di Massimiliano Pacifico racconta la storia della giovane Gelsomina Verde, vittima della camorra, barbaramente torturata e uccisa a soli 21 anni durante la cosiddetta prima faida di Scampia.
L’occhio di vetro di Duccio Chiarini è il racconto di un viaggio nel tempo e nella memoria. Il regista, partendo dal diario scritto in guerra dal prozio, compone un mosaico inedito e sfaccettato della storia d’Italia attraveso la ricerca sul passato fascista di una famiglia.
Man kind Man di Iacopo Patierno, nell’intreccio di quattro storie, racconta l’intimità del mare e restituisce una testimonianza di chi lotta contro l’inarrestabile fluire degli eventi.
Sul fronte internazionale: Radiograph of a family di Firouzeh Khosrovani vede la cineasta iraniana, da sempre attenta ai fenomeni socio-politici del suo Paese, ripercorre la sua vita di figlia attraverso tasselli di memoria e i reperti dei genitori. Un documentario d’archivio i sulle origini e sui conflitti familiari che raccontano le mutazioni culturali di un Paese. Da Teheran alla Svizzera un commovente ritratto di famiglia. The other side of the river di Antonia Kilian il coraggioso e rivoluzionario percorso di Hala, femminista militante curda che sceglie di arruolarsi nell’esercito per proteggere le donne dall’oppressione e dalla tirannia. In Citizen Nobel di Stéphane Goël si ripercorre la storia di Jaques Dubochet, classe 1942, che nel 2017, ricevendo il premio Nobel per la chimica, vede la sua vita cambiare. Passato dall’anonimato alla celebrità, dalla quiete dei laboratori alla luce della ribalta internazionale, la sua presenza improvvisamente è richiesta ovunque.
Le Regard de Charles di Marc Di Domenico è un ritratto intimo del famoso cantautore francese di origine armena, Charles Aznavour. Nel 1948 Édith Piaf regala a Charles la sua prima cinepresa, utilizzata fino 1982 e il cui girato forma questo diario in video.
4 infine le anteprime di A Tutto Schermo” che hanno preceduto la regolare programmazione della manifestazione coinvolgendo le città di Modena e Brescia in un’ideale percorso di avvicinamento alla rassegna. A Brescia il 10 novembre la proiezione di Gelsomina Verde di Massimiliano Pacifico. A Modena, in collaborazione con il Modena Viaemili@docfest 2021, il 12 novembre quella di Man kind Man di Iacopo Patierno e il 13 novembre quella de L’occhio di vetro di Duccio Chiarini, mentre il 4 novembre c’era stata sempre a Modena la proiezione di Io resto di Michele Aiello.
Saranno 8 i documentari selezionati ad essere proiettati in 12 sale che vanno dall’Emilia Romagna, alla Lombardia, passando il Veneto, il Piemonte, la Liguria, il Lazio e la Toscana.
A selezionare gli 8 documentari di “A tutto Schermo”: Valerio Jalongo, Paola Casella, Fabrizio Grosoli, Emanuele Rauco e Lorenzo Dionisi. L’obiettivo è stato individuare titoli che potessero illustrare la varietà, la profondità e la bellezza degli approcci che i cineasti italiani e stranieri, hanno nei confronti del cinema. Un obiettivo condiviso per portare il cinema e la cultura dove non arrivano, creando uno spazio sempre maggiore per il cinema indipendente e per il cinema del reale in particolare. Dalla camorra all’Iran passando per la lotta delle femministe curde solo alcuni dei temi trattati. Ma anche la vita del Premio Nobel Jaques Dubochet e del cantautore Charles Aznavour.
Le città e i cinema coinvolti nell’iniziativa, a partire dal 15 novembre, saranno: Brescia (Cinema Sereno), Torino (Cineteatro Baretti), Milano (Mexico e Palestrina) Modena (Cinema Truffaut e Astra) Roma (Apollo 11 e Cinema Farnese), Padova (Multisala Pio X) Tivoli (Giuseppetti), La Spezia (Cinema Nuovo), Pisa (Arsenale).
8 i documentari selezionati per “A Tutto Schermo” di cui, per la prima volta, 4 stranieri. Dall’Italia arrivano: Io resto di Michele Aiello che racconta come una piccola squadra di telecamere sia entrata nelle corsie dello Spedali Civili di Brescia, mentre drammaticamente si stava verificando il primo picco pandemico di Covid-19 a marzo 2020. Gelsomina Verde di Massimiliano Pacifico racconta la storia della giovane Gelsomina Verde, vittima della camorra, barbaramente torturata e uccisa a soli 21 anni durante la cosiddetta prima faida di Scampia.
L’occhio di vetro di Duccio Chiarini è il racconto di un viaggio nel tempo e nella memoria. Il regista, partendo dal diario scritto in guerra dal prozio, compone un mosaico inedito e sfaccettato della storia d’Italia attraveso la ricerca sul passato fascista di una famiglia.
Man kind Man di Iacopo Patierno, nell’intreccio di quattro storie, racconta l’intimità del mare e restituisce una testimonianza di chi lotta contro l’inarrestabile fluire degli eventi.
Sul fronte internazionale: Radiograph of a family di Firouzeh Khosrovani vede la cineasta iraniana, da sempre attenta ai fenomeni socio-politici del suo Paese, ripercorre la sua vita di figlia attraverso tasselli di memoria e i reperti dei genitori. Un documentario d’archivio i sulle origini e sui conflitti familiari che raccontano le mutazioni culturali di un Paese. Da Teheran alla Svizzera un commovente ritratto di famiglia. The other side of the river di Antonia Kilian il coraggioso e rivoluzionario percorso di Hala, femminista militante curda che sceglie di arruolarsi nell’esercito per proteggere le donne dall’oppressione e dalla tirannia. In Citizen Nobel di Stéphane Goël si ripercorre la storia di Jaques Dubochet, classe 1942, che nel 2017, ricevendo il premio Nobel per la chimica, vede la sua vita cambiare. Passato dall’anonimato alla celebrità, dalla quiete dei laboratori alla luce della ribalta internazionale, la sua presenza improvvisamente è richiesta ovunque.
Le Regard de Charles di Marc Di Domenico è un ritratto intimo del famoso cantautore francese di origine armena, Charles Aznavour. Nel 1948 Édith Piaf regala a Charles la sua prima cinepresa, utilizzata fino 1982 e il cui girato forma questo diario in video.
4 infine le anteprime di A Tutto Schermo” che hanno preceduto la regolare programmazione della manifestazione coinvolgendo le città di Modena e Brescia in un’ideale percorso di avvicinamento alla rassegna. A Brescia il 10 novembre la proiezione di Gelsomina Verde di Massimiliano Pacifico. A Modena, in collaborazione con il Modena Viaemili@docfest 2021, il 12 novembre quella di Man kind Man di Iacopo Patierno e il 13 novembre quella de L’occhio di vetro di Duccio Chiarini, mentre il 4 novembre c’era stata sempre a Modena la proiezione di Io resto di Michele Aiello.
“A Tutto Schermo” è un’iniziativa promossa da La Rete degli Spettatori con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione generale Cinema e audiovisivo.
https://www.facebook.com/rete.spettatori
#atuttoschermo2021
https://www.retedeglispettatori.it/news/2021/01/12/a-tutto-schermo-2021
Ufficio Stampa Storyfinders – Lionella Bianca Fiorillo press.agency@storyfinders.it – 340.7364203