LA BEFANA VIEN DI NOTTE 2 – Le origini (Recensione di Catello Masullo)
(Sinossi e credits da cinematografo.it)
- Regia:
- Attori:
– Dolores,
– Paola,
,
Herbert Ballerina (Luigi Luciano)
– Marmotta,
,
– Barone De Michelis
- Sceneggiatura: Nicola Guaglianone, Menotti
- Fotografia: Gherardo Gossi
- Scenografia: Francesco Frigeri
- Costumi: Mary Montalto
- Effetti: Marcello Buffa
- Colore:C
- Genere:COMMEDIA
- Produzione:ANDREA OCCHIPINTI PER LUCKY RED CON RAI CINEMA, IN COLLABORAZIONE CON SKY
- Distribuzione:01 DISTRIBUTION
- Data uscita30 Dicembre 2021
Sinossi: XVIII secolo. Paola, una ragazzina di strada, truffaldina e sempre a caccia di guai, si trova inavvertitamente a intralciare i piani del terribile Barone De Michelis, un omuncolo gobbo sempre scortato dal fidato e bistrattato Marmotta, con una sconfinata sete di potere e uno smisurato odio verso le streghe. L’intervento della dolce e potentissima Dolores, una strega buona che dedica la sua vita ai bambini, salva Paola da un rogo già acceso. Tra un magico apprendistato, inseguimenti, incredibili trasformazioni e molti, molti, guai, Paola scoprirà che il destino ha in serbo per lei qualcosa di davvero speciale… Che la leggenda abbia inizio!
Recensione di Catello Masullo: Nicola Guaglianone era stato autore del soggetto e della sceneggiatura de “La Befana vien di Notte”, uscito a dicembre 2018, per la regia di Michele Soavi e la interpretazione di Paola Cortellesi. Quel film fu la dimostrazione che Paola Cortellesi è capace di interpretare qualsiasi ruolo, ma quello fu l’unico buono e bello di quel film, che, nella sua elementarità, suonò come sgradevolmente manicheo, con una netta suddivisione tra “buoni buoni” e “cattivi cattivi”, pure tra i bambini, senza un minimo di sfumatura, con un regista che sembrò aver perso il contatto con il cinema, restando su atmosfere e tempi televisivi, nel senso più negativo del termine. Con questo prequel, “La Befana vien di Notte 2 – Le Origini”, la musica cambia totalmente. Pur sempre con la scrittura di Guaglianone, affiancato per l’occasione da Menotti, la regia di Paola Randi conferisce al film una spettacolarità ed uno spessore tutto cinematografico. Anche in questo film il “cattivo” è affidato ad un comico puro, Fabio de Luigi, come lo era Stefano Fresi nel film del 2018. Ed anche questa volta ti viene da ridere appena lo vedi, un cattivo poco credibile, ma spassoso, come è giusto per un film per piccoli e famiglie. Ma la scena la ruba a tutti, anche ad una sempre fascinosa Monica Bellucci, che meno nasconde le rughe più diventa splendente, la giovanissima Zoe Massenti. Arrivata al grande schermo a furor di social, con una dote di 3 milioni di followers su tik tok (avete letto bene, “tre milioni”!). Una freschezza prorompente. Che sarà la vera atout del film. Regia sicura ed inventiva, interpretazioni di livello, confezione eccellente e musiche bellissime. Un signor intrattenimento per le festività.
Curiosità, ho chiesto allo sceneggiatore Nicola Guaglianone ed alla Regista Paola Randi: “Nicola, leggo nei titoli di coda che firmi la regia della seconda unità, si tratta di un esordio alla regia dopo tantissimi copioni scritti? Alcune curiosità sulla sceneggiatura, quando Zoe chiede alla scopa: “e vieni, che te costa”, fai un omaggio al Massimo Troisi di Ricomincio da tre? Ed il bacio di Zoe ad Achille con l’antidoto è una citazione della bella e la bestia? Per Paola Randi. Come hai lavorato con le musiche davvero straordinarie di Braga?”.
La risposta di Guaglianone: “sono anche produttore creativo, devo ringraziare Lucky Red. Occorre sempre accettare compromessi. Tutto è intorno alla scrittura. La seconda unità, mi dicevano che non c’era tempo di girare alcune scene ed allora ho detto le giro io. Con Fabio e 50 bambini incatenati. Ho avuto panico. Ho girato le scene dell’inizio, con gli zampognari. La scena di Fabio quando si trasforma. Il discorso dal balcone. Ho fatto anche il macellaio come attore. Ho anche lavorato in sartoria. Si ha paura di ciò che non si conosce. Avevo fatto corti. La sera chiamavo la Randi per dire cosa volevo fare e mi diceva “meraviglioso!”. Forse non aveva tempo di darmi retta. Forse tra un anno, un anno e mezzo, magari la faccio. Si, quella battuta è un omaggio a Massimo Troisi.
La risposta della regista: “La colonna sonora. Michele ha fatto un lavoro pazzesco. Una cosa che non si fa spesso, lavorare sulla partitura emotiva delle scene fa crescere moltissimo il film. Ha bisogno di una colonna sonora coinvolgente. Un lavoro eccezionale. Sono onorata di aver tenuto a battesimo la esperienza di regia di Nicola. Ci sono incontri fortunati. Abbiamo avuto uno scambio divertente. Un grande gusto”.
Valutazione Sintetica: 7/7.5