QUERIDO FIDEL (Recensione di Catello Masullo)
(sinossi e credits da cinematografo.it)
ITALIA – 2020
Sinossi: Emidio, un socialista tanto appassionato da aver trasformato casa sua in una roccaforte del Socialismo Reale, scrive a Fidel Castro regolari rapporti sul suo esperimento e riceve sempre una puntuale risposta. In famiglia la moglie Elena e la nipotina Celia appoggiano con amore la sua battaglia. Ma il figlio Ernesto è la dolorosa spina nel fianco: è un devoto del sogno americano. Sono gli albori di una nuova era e mentre il mondo festeggia la fine della Guerra Fredda, nella famiglia Tagliavini imperversa la battaglia.
- Regia:
- Attori:
– Emidio,
– Elena,
– Ernesto,
– Celia bambina,
– Celia,
– Agnese,
– Carmela,
– Tommaso,
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- Soggetto: Viviana Calò
- Sceneggiatura: Viviana Calò
- Fotografia: Emilio Costa
- Musiche: Valerio Virzo, Giacomo Fabbrocino
- Montaggio: Niccolò Andenna
- Scenografia: Francesca Garofalo
- Costumi: Francesca Garofalo
- Effetti: Mario Liuzzi
- Suono: Davide Mastropaolo– (mix)
- Durata:91′
- Colore:C
- Genere:COMMEDIA
- Specifiche tecniche:2K
- Produzione:VIVIANA CALÒ, AGAMENÓN QUINTERO PER TELEAUT PRODUZIONI, ESKIMO, AUDIOIMAGE, IN COLLABORAZIONE CON AGAMENON FILMS
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Recensione di Catello Masullo: Un fulminante esordio alla regia, quello di Viviana Calò. Non era scontato, dopo 9 anni di (dis)avventure produttive. Dapprima in auto produzione pura, poi dopo 3 o quattro anni di riprese a pezzi e bocconi, si aggiunge un giovanissimo produttore, Davide Mastropaolo, a sua volta esordiente nel ruolo. Fino al completamento della squadra produttiva con la sapienza e la saggezza di Dario Formisano, che ha consentito di portare finalmente in porto la nave. Un film ironico, irresistibile. Che sa toccare con leggerezza temi alti, come quelli della memoria e dell’utopia. Attori insuperabili, su di tutti un gigantesco Gianfelice Imparato. Imperdibile. Viviana Calò promossa a pieni voti.
Curiosità, ho chiesto alla regista: “Viviana, dalle note biografiche mi pare di aver capito che questo per te è l’opera prima. Esordire al cinema in Italia è sempre un po’ da sconsiderati e da eroi. Come è stata l’avventura produttiva? Dalla prima idea alla realizzazione quali atti di eroismo sono stati necessari? Quali gli ostacoli da superare? Hai avuto i mezzi necessari grazie a produttori coraggiosi e sensibili come Dario Formisano?”.
La risposta di Viviana Calò: “non so se sia stato eroico. Certo molto coraggioso. All’inizio ero seguita da una piccola casa di produzione che non se l’è sentita di fare un ‘opera prima. Ed allora l’ho fatta io. Conquista metro dopo metro. Poi ho incontrato Davide e mi sono sentita meno sola. Siamo andati avanti in modo tragicomico. È molto complesso. Se sei figlio di nessuno è molto complesso. Per avere un film ed essere riusciti ad aver questo e averlo bello e portato qui. La saggezza di Dario ci ha messo su una buona carreggiata, non proprio scappati di casa.”
È poi intervenuta l’attrice protagonista, Alessandra Borgia: ”conosco la sceneggiatura da molto tempo. Ho immaginato questo molto. La cosa che mi ha meravigliato più di tutto che è molto raro che un film con quelle difficoltà che ha passato rispecchi la sceneggiatura in modo così. Di solito si verifica che la sceneggiatura nel percorso produttivo varia. Questo invece è fantastico, rispecchia perfettamente la sceneggiatura. E sono passati 9 anni dal momento uno. Un viaggio molto accidentato. La Colombia è stata una avventura che è un film a parte. Precorso accidentato dal punto di vista produttivo, burocratico. Anche umanamente. La fortuna era che la sceneggiatura è stata così bella da far innamorare tante persone. Entusiasmo. Unità. Il film questo lo restituisce tutto.”
Ed il protagonista Gianfelice Imparato: “Viviana mi ha cucito un abito su misura. Ho convissuto di meno le vicissitudini preliminari. Mi sono goduto molto le riprese. Viviana ha ottenuto una squadra molto affiatata. Al pubblico arriva un’onda emotiva. Anche se non riesce a decodificarla. Si avverte la completezza. Il personaggio di Elena è morto ad un certo punto perché non c’erano più soldi… lei insisteva che voleva essere pagata tutti i giorni…”
Davide Mastropaolo (produttore): “questa idea degli scappati di casa è tenera ed ironica. Si è fatta una operazione molto interessante, siamo produttori giovanissimi. Vengo dalla musica. Per noi la sfida è: possiamo fare un film dalla nostra parte? Perché dobbiamo elemosinare dal produttore che non ci risponde? Io ho incontrato Viviana il terzo o quarto anno che girava. Il primo anno del bando Campania esce la lista, c’erano tutti i nomi e anche Viviana Calò. Mi dice un amico che era una bravissima sceneggiatrice. Ero incuriosito. Il primo tassello di grande qualità. Poi lei è riuscita a mettere assieme un cast incredibile. E ci siamo rimboccati le maniche. Ed abbiamo imparato a fare tutto. Ed abbiamo scoperto dei meccanismi. Ci siamo sempre detti che non dovevamo rinunciare al sogno di fare un film di qualità. Giochiamo a fare i produttori, ma restiamo umani. Troupe con tanti esordienti. Il film spariglia le carte da tanti punti di vista. La soddisfazione di dire che il film ci piace. Siamo piccoli esordienti. Ringrazio Dario che è un amico con il quale avevo lavorato. In altro ruolo. L’ho sempre stimato. Per me è stata la consacrazione. È proprio un film indipendente. “
Infine il produttore Dario Formisano: “aggiungo, visto che Catello mi aveva chiamato in causa, che il film è decisamente eroico. Non c’ero quando hanno cominciato. Ho visto una autrice giovane ma consapevole. C’erano contributi, quindi credibilità conseguita presso le istituzioni. Ho meriti minimi. Non conoscevo Viviana. Non era un film eroico. Ma una bella cosa. Una opera prima con una drammaturgia. Sfida alla nostra memoria. Nei due livelli di storie. Messi insieme con leggerezza, ironia profonda, per il pubblico. Il film è stato girato nel 2019. Ha pazientemente atteso che girasse la buriana, senza chiudere la pratica su una piattaforma. L’avventura della distribuzione è ancora più sfidante della produzione. Vederla al Bifest con sala piena e la commozione finale e le risate, mi è piaciuto molto. Spero che il passa parola porti il pubblico al film. Questo mi ha guidato in questa piccola avventura.”
Valutazione sintetica: 7.5/8