VERSO LA NOTTE (Recensione di Catello Masullo)
(sinossi e credits da cinematografo.it)
ITALIA – 2020
Sinossi: Maryam, una ragazza iraniana, sta realizzando un documentario su Anna, una donna che vive per le strade di Roma. La giovane regista è rimasta profondamente colpita da questa donna che si esprime attraverso visioni e presagi, con un’eleganza nei modi che stride con la sua condizione di senzatetto. Nel frattempo Maryam conosce Hesam, anche lui iraniano: i due iniziano a lavorare insieme, finendo per innamorarsi. Maryam ed Hesam sono due anime che si sono finalmente ritrovate, riconosciute e consegnate l’una all’altra. Ma il senso di appartenersi diventa, dopo non molto tempo, un confine scomodo.
- Regia:
- Attori:
– Maryam,
– Anna,
– Hesam,
– Mehran,
– Keivan,
– Francesco,
– Massimo,
– Adrian,
– Stefano,
– Leonardo
- Sceneggiatura: Vincenzo Lauria
- Fotografia: Gianluca Sanseverino
- Musiche: Giuseppe Bonafine
- Montaggio: Keivan Abivar
- Scenografia: Cecilia Ceccarelli, Ida Beyti
- Costumi: Erminia Melato
- Suono: Silvestro Suppa– (presa diretta)
- Durata:97′
- Colore:C
- Genere:DRAMMATICO
- Produzione:VLN FILM PRODUCTION
- Distribuzione:CINECLUB INTERNAZIONALE DISTRIBUZIONE (2021)
- Data uscita9 Dicembre 2021
- NOTE
– FUORI CONCORSO AL 66° TAORMINA FILM FEST, HA VINTO IL PREMIO DEL PUBBLICO DI MYMOVIES.
Recensione di Catello Masullo: Un esordio alla regia, quello di Vincenzo Lauria, che offre più di uno spunto di interesse. Per l’originalità dello spunto narrativo e della messa in scena. Per la particolarità del punto di vista e per la straordinaria conoscenza del mondo e della cultura degli iraniani in Italia, cosa rara per un italiano. Per la straordinaria veridicità del racconto che quasi porta ad annullare i confini tra cinema verità e cinema di finzione. Una storia d’amore singolare, strana, e per questo, intrigante. Con riflessioni per nulla banali sui meccanismi di nascita, crescita ed affievolimento del sentimento amoroso e del suo rapporto con l’evolvere del tempo. Significativa la frase pronunciata dalla protagonista Duné Medros: “il tempo è come una pietra, come diceva quella donna, e questa pietra non te la devi legare al collo quando attraversi il fiume della vita”. E piace ricordare ancora quello che dice la donna cui si riferivano, e che è l’oggetto del film che stanno girando in collaborazione i due protagonisti, interpretata da Paola Toscano: “Tutto diventa nostalgia. Quando la morte si avvicina, anche il dolore diventa nostalgia!”. Stile autoriale ed anti-spettacolare, macchina a mano sempre sui protagonisti, non tutti gli snodi narrativi sono perfetti, ma è da vedere.
Valutazione sintetica: 6.5/7