Citizen K (Recensione di Rossella Pozza)

Citizen K (Recensione di Rossella Pozza)

(sinossi e credits da cinematografo.it)

  • Citizen K

GRAN BRETAGNA, USA – 2019

 

Sinossi: Nel 2003 Mikhail Khodorkovsky, uno degli uomini più ricchi di Russia, fu arrestato e in seguito condannato a dieci anni di carcere, per frode ed evasione fiscale. In molti credono che la sua vera colpa sia stata aver sfidato Vladimir Putin, finendo per questo vittima della crociata del Presidente (eletto per la seconda volta nel 2004). E così la corsa ad abbracciare le regole del libero mercato, fino a diventare un autentico oligarca, hanno fatto sì che Khodorkovsky si ritrovasse condannato attraverso una serie di processi “teatrali” orchestrati da Putin. Durante la sua detenzione in una cella al confine con la Mongolia, “Citizen K” è diventato un dissidente noto in tutto il mondo. Oggi che vive in esilio a Londra, e sulla sua testa pende un’accusa di omicidio da parte delle autorità russe, Khodorkovsky continua a combattere Putin e il suo potere ormai ventennale.

  • Regia: 

Alex Gibney

  • Attori: 

Mikhail Khodorkovsky

– Se stesso,

Vladimir Putin

– Se stesso,

Leonid Nevzlin

– Se stesso,

Boris Berezovsky

– Se stesso,

Igor Malashenko

– Se stesso,

Anton Drel

– Se stesso,

Boris Yeltsin

– Se stesso,

Alexey Navalny

– Se stesso,

Tatyana Lysova

– Se stessa

  • Durata: 126′
  • Colore: C
  • Genere: DOCUMENTARIO
  • Produzione: JOHN BATTSEK. ALEX GIBNEY, P.J. VAN SANDWIJK, GEORGE CHIGNELL, ERIN EDEIKEN PER PASSION PICTURES, JIGSAW PRODUCTIONS, STORYTELLER PRODUCTIONS
  • NOTE

– FUORI CONCORSO ALLA 76. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2019).

Recensione di Rossella Pozza: Il 69enne New Yorkese Alex Gibney è un signor documentarista, 111 film da produttore, 54 da regista, 35 da sceneggiatore, premio Oscar per “Taxi to the Dark Side” del 2007, altri 31 premi vinti e 77 nominations. Fa ancora centro con questo “Citizen K”, sulla straordinaria vicenda di Mikhail Khodorkovsky, uno dei primi e più ricchi oligarchi russi, così come uno dei più perseguitati, ed anche uno dei maggiori oppositori allo strapotere dello Zar Putin. Un film impeccabile. Forse uno degli strumenti più efficaci per comprendere come è nata la Russia di Putin ed i meccanismi che la regolano. Venti ore di interviste e una copiosa messe di materiali inediti condensati sapientemente in poco più di due ore di film. Che volano via senza mai guardare l’orologio. Con un ritmo incalzante, una struttura da thriller e da spy story. La descrizione che Khodorkovsky fa nel film del suo autocrate persecutore vale da sola il prezzo del biglietto: “Siete di sinistra? Se parlate con Putin siete convinti che è di sinistra. Siete nazionalisti? Vi convincerà che anche lui lo è. Siete conservatori? Parlando con lui sarete convinti che è un vero conservatore. Un vero talento!”. Insomma lo descrive come un abilissimo trasformista, uno “Zelig” in salsa russa. Da non perdere.

Valutazione sintetica: 8