Napoli Eden (Recensione di Catello Masullo)
(credits e sinossi da cinematografo.it)
Napoli Eden
ITALIA – 2020
Sinossi: Annalaura di Luggo è un’artista che ama le sfide: alle prese con la sua ultima avventura e tra mille difficoltà tecniche e burocratiche, non si perde d’animo. Vuole realizzare quattro monumentali sculture in alluminio riciclato da installare nei luoghi più significativi della città di Napoli come simbolo di rinascita e riscatto. La necessità di un confronto con la città e con la sua stratificazione sono l’input da cui nascerà il progetto artistico e cinematografico “Napoli Eden”, volto a sensibilizzare, attraverso il linguaggio dell’arte, sull’importanza della tutela dell’ambiente e sull’inclusione sociale. Così, un colorato manipolo di “scugnizzi” dei Quartieri Spagnoli si troverà coinvolto dalla protagonista nella costruzione di uno stupefacente albero fatto di scarti in alluminio e lo stesso materiale di risulta si trasformerà in abiti scultura che appariranno magicamente nella storia. Intanto vedremo Annalaura intrufolarsi disinvoltamente nei vicoli suscitando incomprensioni della gente del posto disarmata dalla lucida follia e dall’estro creativo dell’artista la quale darà vita ad un’emozionante esperienza destinata a lasciare un segno!
- Regia:
- Attori:
,
,
,
,
,
,
- Soggetto: Annalaura di Luggo – (concept script)
- Sceneggiatura: Bruno Colella
- Fotografia: Blasco Giurato
- Musiche: Eugenio Bennato
- Montaggio: Mirco Garrone
- Durata: 74′
- Colore: C
- Genere: DOCUMENTARIO/DOCUFICTION
- Produzione: ANNALAURA DI LUGGO PER ANNYDI PRODUCTIONS
- NOTE
– TRA GLI INTERPRETI: I RAGAZZI DEI QUARTIERI SPAGNOLI.
Recensione di Catello Masullo: Bruno Colella è artista sopraffino. Che ti incanta e ti sorprende ad ogni sua nuova opera. Sempre diversa da quella precedente. Con la sua straordinaria capacità di cogliere la realtà del momento, come nel migliore degli esempi di cinema del reale, ma che è perfettamente costruita ed escogitata in modo chiaramente premeditato, come nei migliori e più riusciti film di finzione. Capace di proporre immagini di una bellezza sconvolgente. Momenti onirici sublimi, come l’incubo della creazione artistica. Immettere la vitalità vibrante di ottoni alla Bregovic in salsa partenopea. Una esperienza sinestetica ineguagliabile. Da non perdere.
Curiosità: davvero bella, e rappresentativa di tutta l’operazione ed anche della “eccezione Colella”, è la frase che il compagno dice alla straordinaria protagonista Annalaura: “Diceva uno scrittore napoletano, e molti altri, che la vita è quello che ti capita mentre ti occupi di altro!”.
Valutazione sintetica: 8